Guadagnare con le case è ancora possibile, oggi, in pieno 2023? Il riferimento è in particolare a chi vuole porre in affitto un immobile di sua proprietà e quindi monetizzarlo, creando una sorta di rendita stabile. La risposta è affermativa, anzi, alla luce dei cambiamenti nel mercato del credito si può affermare che affittare oggi sia più redditizio di quanto non lo sia stato negli anni passati.
Ne parliamo qui, fornendo una panoramica generale e soprattutto offrendo consigli per chi vuole guadagnare con le case, affittando.
Guadagnare con le case… Possibile anche nel 2023
Guadagnare con le case è un concetto insito nella cultura italiana. Il caro vecchio mattone, pur avendo deluso i più speranzosi e ottimistici in passato, vanta ancora un certo fascino. La “casa” è considerata come un bene rifugio, tanto da chi la acquista per viverci dentro, tanto da chi acquista per crearsi un reddito aggiuntivo, per l’appunto mediante le locazioni.
Per quanto concerne il 2023, vi sono alcuni elementi che fanno pensare a una crescita del mercato delle locazioni. A dimostrarlo sono innanzitutto i numeri: le locazioni sono aumentate dal 5 al 10% nel 2022, e in maniera tutto sommato trasversale. A fare la parte del leone sono le grandi città industriali e i centri universitari, ma una certa espansione del mercato è stata rilevata anche nei centri più piccoli.
I motivi di questa crescita sono almeno due. In primo luogo, il 2022 è stato il primo anno più o meno libero dalla pandemia, e ciò ha incentivato la mobilità delle persone, che si sono spostate più volentieri per lavoro o per studio. In secondo luogo, il mercato delle compravendite, pur segnando un’espansione anch’esso, è stato frenato dall’aumento dei tassi di interesse e quindi della spesa economica per la gestione dei mutui.
Quest’ultima dinamica è destinata a pesare ancora di più nel 2023, e probabilmente anche nel 2024. D’altronde, la Banca Centrale Europea ha annunciato la volontà di proseguire sulla strada dell’aumento dei tassi.
In buona sostanza, si compra un po’ di meno, si affitta un po’ di più, e ciò va a tutto beneficio di chi vuole guadagnare con le case, ponendo in locazione le sue proprietà.
Consigli per chi vuole affittare e far fruttare un investimento immobiliare
Guadagnare con le case, e più specificatamente con gli affitti, significa porre in essere tutte le condizioni per una serena gestione della locazione. Il rischio è di trasformare una possibile fonte di reddito in una gravosa fonte di guai. La prospettiva della morosità, e quindi della necessità di intraprendere azioni legali, è sempre viva e non rappresenta una eventualità rara.
Sicché, ecco qualche consiglio utile per gestire serenamente le locazioni e quindi trasformare le ipotesi di guadagno in realtà.
Selezionare con cura l’inquilino
E’ il primo passo, ma anche il più importante. L’inquilino dovrebbe essere selezionato sulla scorta di criteri specifici: reddito, prospettive di solvibilità, persino carattere e tendenze comportamentali. Non bisogna dimenticare che affittare un immobile significa affidare un proprio bene a terzi.
Chiedere un corposo deposito cauzionale
Per quanto le premesse di solvibilità possano risultare buone, problemi di tipo economico possono sempre emergere. E’ allora è bene guardarsi le spalle imponendo un deposito cauzionale. A quanto dovrebbe ammontare? Le opinioni a tal proposito sono discordanti, ma due mesi potrebbero andare bene.
Scegliere con cura la tipologia contrattuale
La questione riguarda la fiscalità ma anche l’orizzonte temporale che l’inquilino garantisce. Per quanto concerne il primo aspetto, va operata un’analisi tra costi e benefici: da un lato c’è la possibilità di accedere alla cedolare secca al 10%, dall’altro l’obbligo di impostare un canone basso. Se il canone atteso non è molto lontano dalla soglia imposta dalla normativa, la cedolare secca al 10% rappresenta una soluzione utile.
Stabilire i termini di disdetta
La questione è importante in quanto tutela tutte le parti in causa. Il proprietario può tornare in possesso del proprio immobile in tempi certi, l’inquilino non rischia di essere sbattuto senza un preavviso sufficiente.
Stabilire regole sulle attività di manutenzione e riparazione
Un aspetto importante, questo, e che molto spesso causa litigi e incomprensioni. E’ meglio inserire nel contratto regole precise circa le attività di manutenzione e riparazione, rispondendo alle domande: chi è deputato a chiamare il professionista? Chi paga cosa?
Inserire clausole di rispetto delle norme condominiali
E’ un consiglio importante, ma spesso disatteso. Il risultato? Il rischio che il comportamento dell’inquilino susciti proteste da parte dei condomini, e che questi intentino azioni legali nei confronti del proprietario.
Mantenere buoni rapporti
Anche qualora si rispettassero queste indicazioni, il rischio imprevisti rimarrebbe comunque elevato. Ora, gli imprevisti possono essere risolti solo mediante collaborazione. Da qui, la necessità di mantenere sempre e comunque dei buoni rapporti con l’inquilino.
Consigli per chi vuole affittare ma deve ancora comprare casa
E per quanto concerne chi ancora deve acquistare un immobile per poi porlo in affitto? In questo caso, a tenere banco è la scelta dell’immobile stesso.
A valore sono innanzitutto i consigli “di sempre”, quelli che riguardano la compravendita in generale: l’immobile dev’essere libero da ipoteche, in buone condizioni o anche bisognoso di ristrutturazioni, se venduto a un prezzo congruo.
Un capitolo importante, tuttavia, riguarda la “location”, ovvero la posizione geografica, la città e persino il quartiere in cui l’immobile da acquistare dovrebbe essere situato.
In buona sostanza, è bene ragionare con largo anticipo sulla domanda di affitti. Andrebbero preferiti immobili inseriti in contesti ad alta densità lavorativa o vicino alle Università. Insomma, la zona deve attrarre lavoratori o studenti da fuori. Certo, c’è il mercato delle “famiglie”, ma la domanda da parte di queste ultime è abbastanza anelastica, ovvero tende a essere sempre uguale a se stessa, se si eccettuano le dinamiche di rialzo dei tassi che abbiamo trattato a inizio articolo.
Alla luce di queste riflessioni, potrebbe essere utile ragionare su un acquisto sì più dispendioso dal punto di vista economico, ma capace di vantare una potenzialità più elevata sul fronte locazioni. Insomma, il consiglio è di non lasciarsi ammaliare da un prezzo basso, se questo corrisponde a un immobile con scarsa profittabilità.