Al centro del dibattito politico degli ultimi tempi rientra la riforma sulle pensioni e di come esse cambieranno dopo la riduzione delle aliquote IRPEF. All’interno della riforma fiscale si attende anche quella sulle forme previdenziali, in particolare sulle modalità di uscita anticipata dal mondo del lavoro, grazie all’ipotetica introduzione di quota 41. Ma come cambieranno gli importi degli assegni previdenziali con una riduzione delle aliquote IRPEF?
Riforma Pensioni, Possibile Risparmio Nel 2024 Con Nuove Aliquote IRPEF
Oltre alla riforma sulle pensioni, con introduzione della misura chiamata “Quota 41”, il governo ha come obiettivo di effettuare una riforma fiscale importante. L’ultima vera e propria riforma sul fisco risale agli anni ’70. Quest’obiettivo avrà effetti importanti sugli assegni di coloro che sono già usciti dal mondo del lavoro. Questo tema è particolarmente caldo in questo periodo, con il governo al lavoro per definire le linee guida a favorire il passaggio da 4 a 3 aliquote IRPEF in estate. Si precisa che le nuove norme entrerebbero a pieno regime nel prossimo anno.
Riforma fiscale e pensioni nelle principali preoccupazioni dell’attuale governo, ma restano ancora da definire numerose regole in modo da disciplinare al meglio questi argomenti. Con queste riforme si va ad impattare positivamente sui redditi più bassi, i quali vedrebbero alzarsi il primo scaglione da 15.000 euro a 28.000 euro.
Riforma Pensioni E Aliquote IRPEF, Gli Effetti Sulle Pensioni
Con questa nuova riforma fiscale e delle pensioni, i primi che sentiranno gli effetti sono proprio i pensionati che percepiscono un reddito minore o uguale ai 28.000 euro annui. Infatti, l’aliquota passerebbe al 23% e coloro che prima superavano i 15.000 euro avranno un effetto importante sul loro assegno. L’aumento di reddito che potrebbe procurare questa riforma oscilla tra i 20 e i 260 euro ogni anno.
Nello specifico, per i redditi fino a 16.000 euro l’incremento sarebbe di 20 euro; superata questa soglia e fino a 20.000 il risparmio annuale arriverebbe a 100 euro all’anno, risparmio fino a 200 euro con i redditi fino a 25.000 euro e 260 euro per i redditi fino a 28.000 euro. Altra ipotesi è quella di rimanere invariato il primo scaglione, ma estendere il secondo ai redditi fino a 35.000 euro, con aliquota che dovrebbe passare al 27% invece del 25% precedente. In quest’ultimo caso, i redditi che riceverebbero un risparmio fiscale sarebbero quelli intorno ai 40.000 euro, con un risparmio oscillante tra i 100 e i 120 euro l’anno. Le novità apportate dalla riforma possono portare una nuova ventata fresca per le famiglie italiane, oppure la misura non avrà gli effetti sperati?