A dicembre, l’inflazione annuale nell’Eurozona ha segnato un incremento per il terzo mese consecutivo, attestandosi al 2,4%, come riportato da Eurostat. Questo valore preliminare corrisponde alle attese degli economisti intervistati da Reuters e rappresenta un aumento rispetto al 2,2% di novembre. L’inflazione di base è rimasta stabile al 2,7% per il quarto mese di fila, mentre quella relativa ai servizi è lievemente salita al 4% dal 3,9%.

Dettagli sui Dati Inflazionistici

L’aumento dell’inflazione generale era previsto dopo il minimo del 1,7% registrato a settembre, dovuto alla riduzione degli effetti di base legati ai prezzi energetici. La Banca Centrale Europea (BCE) monitorerà attentamente l’entità e la persistenza dell’inflazione nei servizi e di base, in vista di una possibile riduzione dei tassi d’interesse dal 3% al 2%, attraverso vari tagli nel corso dell’anno.

Impatto sui Mercati e Previsioni

In Germania, la maggiore economia dell’Eurozona, l’inflazione a dicembre ha superato le attese raggiungendo il 2,9%. In Francia, invece, si è registrata un’inflazione del 1,8%, inferiore alle previsioni degli analisti che indicavano un 1,9%. L’euro ha mantenuto i suoi guadagni mattutini contro il dollaro USA, con un aumento dello 0,33%, scambiato a $1.0424 alle 10:43 a Londra. Gli operatori stanno valutando se l’euro possa scendere alla pari con il dollaro quest’anno, in caso di una politica monetaria significativamente più restrittiva da parte della Federal Reserve degli Stati Uniti rispetto alla BCE.

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Commenti degli Esperti e Prospettive Future

Haig Bathgate di Callanish Capital ha dichiarato su CNBC’s “Squawk Box Europe” che i policymaker della BCE non sarebbero eccessivamente preoccupati da una lettura mensile dell’inflazione più elevata, purché fosse in linea con le aspettative. Jack Allen-Reynolds, vice capo economista per l’Eurozona presso Capital Economics, ha evidenziato che la persistenza dell’inflazione nei servizi suggerisce che la BCE “probabilmente continuerà a tagliare i tassi d’interesse solo lentamente anche mentre le prospettive economiche rimangono deboli”.

Implicazioni Economiche e Politiche

L’allentamento del mercato del lavoro, la decelerazione della crescita salariale e le prospettive economiche incerte caratterizzano l’attuale scenario economico dell’Eurozona. Nonostante una crescita dello 0,4% nel terzo trimestre, l’instabilità politica e la debolezza continua nel settore manifatturiero, insieme al potenziale per un’intensificazione delle tensioni commerciali sotto la nuova amministrazione del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, offuscano le prospettive per il 2025.

In conclusione, questi dati e analisi offrono una visione dettagliata della situazione inflazionistica attuale in Eurozona e delle possibili mosse future della BCE in termini di politica monetaria.

Fonte: Cnbc.com