Introduzione al Fenomeno

Nel terzo trimestre del 2024, la percentuale di titolari di carte di credito che effettuano solo il pagamento minimo è salita al 10,75%, il valore più alto registrato dal 2012. Questo dato emerge da un report della Federal Reserve di Philadelphia, che evidenzia anche un incremento della quota di titolari con ritardi superiori ai 30 giorni, passata dal 3,21% al 3,52%, segnando un aumento superiore al 10%.

Contesto e Implicazioni Economiche

Nonostante l’aumento del tasso di morosità, questo rimane ben al di sotto del picco del 6,8% raggiunto durante la crisi finanziaria del 2008-09, indicando che le tensioni nel sistema non sono ancora considerate gravi. Tuttavia, l’incremento continuo dei pagamenti minimi dal 2021 suggerisce una crescente pressione finanziaria sui consumatori, aggravata da tassi di interesse medi in rapida ascesa.

Impatto dell’Inflazione e delle Condizioni di Mercato

Nonostante l’inflazione abbia raggiunto il picco più alto degli ultimi quarant’anni a metà del 2022, i consumatori hanno continuato a spendere. Goldman Sachs riporta che la spesa dei consumatori, aggiustata per l’inflazione, è cresciuta del 2,9% su base annua a novembre. Tuttavia, si prevede un rallentamento nel 2025, con una crescita reale stimata al 2,3%.

Le Difficoltà nel Settore delle Carte di Credito

I tassi medi delle carte di credito sono saliti al 21,5%, con un aumento del 50% rispetto a tre anni fa. Questi tassi elevati influenzano notevolmente i bilanci dei consumatori: il debito su credito rotativo è aumentato del 52,5% dal secondo trimestre del 2021, raggiungendo i 645 miliardi di dollari.

Uso delle Carte per Necessità Primarie

Secondo un sondaggio di NerdWallet, il 48% dei rispondenti ha dichiarato di utilizzare le carte di credito per acquisti essenziali. Inoltre, circa il 22% ammette di effettuare solo il pagamento minimo. Con un saldo medio della carta di credito di $10,563, pagare solo il minimo può tradursi in 22 anni di debito e $18,000 di interessi accumulati.

Risvolti sul Mercato Immobiliare

Anche il settore immobiliare risente della situazione: le originazioni dei mutui hanno toccato il punto più basso degli ultimi dodici anni nel terzo trimestre. Con tassi ipotecari che hanno recentemente superato il 7%, sia la domanda che l’accessibilità alla proprietà immobiliare sono fortemente compromesse.

Conclusioni e Prospettive Future

Il panorama finanziario attuale mostra segnali misti: da un lato la resilienza dei consumatori, dall’altro crescenti difficoltà dovute agli alti tassi d’interesse e all’inflazione sostenuta. Monitorare questi trend sarà essenziale per prevedere le future dinamiche economiche e finanziarie.

In conclusione, mentre alcuni indicatori mostrano segni positivi, l’aumento delle difficoltà finanziarie tra i consumatori potrebbe portare a cambiamenti significativi nei comportamenti di spesa e nelle strategie finanziarie personali.

Fonte: Cnbc.com