Contesto e Decisioni Recenti
L’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio e i suoi alleati, noti collettivamente come OPEC+, sembrano orientati a mantenere il piano corrente che prevede un incremento graduale della produzione a partire da aprile. Questa decisione è attesa in seguito alla riunione del Comitato Ministeriale Congiunto di Monitoraggio, che si terrà lunedì alle 13:00 GMT. Nonostante le pressioni del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, per una riduzione dei prezzi del petrolio, le fonti interne all’OPEC+ indicano che non si prevedono raccomandazioni per un aumento della produzione superiore a quello già pianificato.
Impatto delle Tariffe Internazionali
La riunione arriva in un momento di tensione commerciale elevata, seguita all’annuncio da parte del Presidente Trump di imporre dazi significativi su Messico, Canada e Cina, i principali partner commerciali degli USA. Questa mossa ha causato turbolenze nei mercati finanziari e ha fornito un certo sostegno ai prezzi del petrolio all’inizio della settimana.
Dinamiche e Strategie Diplomatiche
Secondo Helima Croft, analista di RBC Capital Markets, l’intenzione dell’OPEC+ sarebbe quella di mantenere il corso attuale. Tuttavia, si prevede una “danza diplomatica delicata” per assicurare che l’organizzazione e i vari stati membri non finiscano nel mirino di ritorsioni.
Effetti delle Sanzioni USA e Previsioni sui Prezzi del Petrolio
Le sanzioni statunitensi contro la Russia hanno spinto i prezzi del petrolio a 83 dollari al barile il 15 gennaio, il livello più alto da agosto. Da allora, i prezzi sono scesi sotto i 77 dollari, ma hanno registrato un aumento all’inizio della settimana corrente a causa delle preoccupazioni che le tariffe possano causare interruzioni nell’offerta.
Piani Futuri e Implicazioni Globali
L’OPEC+ sta attuando un taglio alla produzione di 5.85 milioni di barili al giorno (bpd), pari a circa il 5.7% dell’offerta globale, concordato in una serie di fasi dal 2022. A dicembre, l’organizzazione ha esteso l’ultimo strato di tagli fino al primo trimestre del 2025, posticipando un piano per iniziare ad aumentare la produzione ad aprile. Questo rinvio è l’ultimo di una serie dovuta alla domanda debole e all’aumento dell’offerta al di fuori del gruppo. Basandosi su questo piano, lo smantellamento di 2.2 milioni di bpd di tagli – l’ultimo strato – e l’inizio dell’aumento per gli Emirati Arabi Uniti inizieranno ad aprile con un incremento mensile di 138,000 bpd, secondo i calcoli di Reuters. Gli aumenti continueranno fino a settembre 2026.
In conclusione, mentre l’OPEC+ naviga tra pressioni politiche esterne e dinamiche interne complesse, il mercato globale del petrolio rimane attentamente osservato da investitori e analisti, data la sua cruciale influenza sull’economia mondiale.
Fonte: Finance.yahoo.com