Il numero di persone single in Italia è in costante aumento. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat, tra il 2022 e il 2023, il numero di individui che conducono una vita da single è passato da 8.364.000 a 8.846.000. Attualmente, coloro che non sono coniugati, separati o vedovi che non hanno contratto un nuovo matrimonio costituiscono il 15% della popolazione italiana. Questo fenomeno porta con sé diverse implicazioni, soprattutto dal punto di vista economico. Il costo della vita per chi risiede da solo è significativamente più elevato: si stima che un single debba affrontare spese mensili superiori di circa 564 euro rispetto a una coppia che condivide i costi. Secondo le analisi condotte da Moneyfarm, la scelta o la condizione di vivere da soli comporta un impatto finanziario rilevante, con un’incidenza particolarmente marcata su spese essenziali come l’abitazione, le bollette e l’acquisto di beni alimentari.
I Single Sono Molto Più Svantaggiati Rispetto Alle Coppie
Sempre più persone scelgono essere single per mantenere la propria indipendenza, ma questa scelta comporta costi più elevati. Secondo Moneyfarm, dividere le spese con un partner consente di ridurre il peso economico, mentre chi vive da solo deve affrontare costi nettamente superiori. Nel 2023, un single ha speso in media 1.972 euro al mese, con una variazione tra i 1.825 euro per gli over 65 e i 2.156 euro per chi ha tra i 35 e i 64 anni. Una coppia, invece, ha sostenuto un costo totale di 2.816 euro mensili, pari a 1.408 euro a testa.
La spesa più gravosa riguarda l’abitazione: il single paga circa 345 euro in più al mese (+65%) per affitto, mutuo e utenze rispetto a chi divide questi costi con un partner. Aggiungendo arredamento e servizi domestici, un single spende mediamente 949 euro al mese, mentre una persona in coppia solo 587 euro. Anche il tempo libero e la spesa alimentare risultano più costosi per chi è solo. Una cena al ristorante costa mediamente 100 euro al mese per un single, contro i 71 euro di chi divide la spesa. La spesa per cibo e bevande è più alta per chi vive da solo (337 euro mensili) rispetto a chi è in coppia (266 euro a testa), a causa dei costi maggiori per le piccole quantità.
Quanto Fa Risparmiare La Convivenza Rispetto Ad Essere Single?
Vivere da soli comporta non solo spese più elevate, ma anche maggiori difficoltà nel risparmiare. Al contrario, chi condivide le spese con un partner ha la possibilità di accantonare più denaro, e il risparmio cresce proporzionalmente alla durata della convivenza. Prima si sceglie di vivere in coppia, più si riducono le uscite tipiche di un single, aumentando di conseguenza la capacità di mettere da parte risorse finanziarie. Un’analisi di Moneyfarm ha stimato quanto potrebbe risparmiare una persona entro i 50 anni in base all’età in cui decide di iniziare una convivenza:
- Chi si trasferisce con il partner a 45 anni accumula 33.839 euro.
- Chi inizia a convivere a 35 anni arriva a 101.516 euro.
- Chi sceglie di farlo a 25 anni raggiunge i 169.194 euro.
Se poi i 564 euro mensili risparmiati venissero investiti, il capitale finale potrebbe crescere in modo significativo. Sempre secondo Moneyfarm, chi va a convivere a 45 anni potrebbe trovarsi con un capitale tra 34.889 e 36.850 euro a seconda del rischio dell’investimento. Chi inizia a 35 anni potrebbe disporre di una cifra compresa tra 105.533 e 122.679 euro, mentre chi sceglie la convivenza già a 25 anni potrebbe accumulare tra 182.227 e 240.268 euro entro i 50 anni.