Il prezzo del Bitcoin (BTC) è tornato a scendere bruscamente, attestandosi intorno ai 76.900 dollari, spinto al ribasso da voci insistenti sulla possibile liquidazione di parte delle riserve detenute da Strategy. Gli analisti, tuttavia, prevedono una ripresa significativa non appena le tensioni macroeconomiche globali si attenueranno.

Bitcoin in calo del 9% dopo l’annuncio del “Liberation Day” di Trump

Dopo aver toccato brevemente quota 80.200 dollari l’8 aprile, il Bitcoin ha subito una correzione significativa, perdendo oltre il 9% del suo valore in pochi giorni. Nelle ultime 24 ore, il prezzo è sceso fino a un minimo intraday di 74.250 dollari, cancellando circa il 3% della capitalizzazione totale della criptovaluta.

Tensioni USA-Cina: mercati finanziari in stallo

La recente volatilità è stata amplificata dalle crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. Il 7 aprile, Pechino ha venduto titoli del Tesoro USA per un valore complessivo di 50 miliardi di dollari, come risposta alle tariffe imposte dagli Stati Uniti. Washington ha reagito immediatamente con un aumento drastico delle tariffe doganali sui prodotti cinesi, portandole al 104%. Questa escalation ha generato incertezza generalizzata sui mercati finanziari globali, compreso quello delle criptovalute.

Rumors sulla possibile liquidazione di Bitcoin da parte di Strategy

A peggiorare ulteriormente il sentiment degli investitori sono state le indiscrezioni secondo cui Strategy, la società che detiene la più grande riserva aziendale di Bitcoin al mondo, potrebbe essere costretta a vendere parte dei suoi BTC per coprire debiti e obbligazioni finanziarie.

Documento SEC alimenta le preoccupazioni degli investitori

Secondo un documento (modulo 8-K) depositato presso la SEC il 7 aprile scorso, Strategy potrebbe essere obbligata a liquidare parte delle sue riserve se il prezzo del Bitcoin dovesse continuare a scendere ulteriormente. Inoltre, il fondo iShares Bitcoin Trust (IBIT) gestito da BlackRock ha venduto ben 3.296 BTC l’8 aprile scorso, registrando così la terza maggiore uscita giornaliera nella storia del fondo.

Analisi tecnica BTC/USD: segnali di possibile inversione rialzista?

Sul grafico a 4 ore del Bitcoin, l’indicatore RSI (Relative Strength Index) si trova attualmente intorno al livello 40, suggerendo che la criptovaluta si sta avvicinando alla zona di ipervenduto senza però averla ancora raggiunta completamente. Un ulteriore calo dell’RSI potrebbe indicare una potenziale inversione rialzista imminente.

Bollinger Bands e livelli chiave da monitorare

Anche le Bollinger Bands mostrano segnali interessanti: il prezzo del Bitcoin ha recentemente toccato la banda inferiore dell’indicatore, segnale che spesso anticipa un rimbalzo tecnico nel breve termine. Tuttavia, per confermare una ripresa più solida sarà necessario che BTC recuperi almeno la banda centrale situata intorno ai 78.900 dollari. In caso contrario, il trend ribassista potrebbe prolungarsi ulteriormente.

Gli investitori dovrebbero prestare particolare attenzione alla resistenza psicologica posta intorno agli 80.000 dollari, livello cruciale per determinare eventuali movimenti rialzisti più consistenti.

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Santiment e CryptoElites prevedono una rapida ripresa dopo la fase ribassista

L’agenzia di analisi Santiment ha recentemente dichiarato che i tradizionali indicatori tecnici potrebbero non comportarsi come previsto fino a quando non ci sarà maggiore chiarezza sulla situazione tariffaria globale o finché gli investitori retail non inizieranno ad assumere posizioni short aggressive o a vendere massicciamente i propri asset digitali. Finora nessuno dei due scenari si è concretizzato pienamente.

Anche CryptoElites ha espresso ottimismo su X (ex Twitter), affermando che il Bitcoin sarebbe entrato nella cosiddetta “bottom zone“, ovvero una fase di accumulazione ideale per nuovi acquisti strategici. Secondo gli analisti della piattaforma, il mercato avrebbe già ridotto significativamente la leva finanziaria e potrebbe presto assistere a un nuovo ciclo rialzista.

Cosa aspettarsi nei prossimi giorni?

Sebbene le condizioni attuali siano caratterizzate da forte volatilità e incertezza generale, molti esperti concordano sul fatto che una volta risolte o attenuate le tensioni macroeconomiche internazionali – in particolare quelle tra Stati Uniti e Cina – il mercato delle criptovalute potrebbe assistere a una ripresa rapida e decisa.

Tuttavia, fino ad allora gli investitori devono prepararsi a oscillazioni significative dei prezzi e adottare strategie prudenti per gestire al meglio i rischi associati all’attuale contesto geopolitico ed economico globale.

Fonte: Coinspeaker.com