La recente volatilità dei mercati finanziari, scatenata dall’annuncio di nuove tariffe commerciali tra Stati Uniti e Cina, ha spinto gli investitori a rivedere rapidamente le proprie strategie. Dal 3 al 8 aprile 2025, l’indice Morningstar Global Markets, che misura l’andamento delle azioni globali, ha registrato una perdita dell’11%. In questo scenario turbolento, gli investitori hanno cercato rifugio in strumenti finanziari considerati più sicuri, ma non tutti gli asset tradizionali hanno offerto protezione.

Flussi ETF: quali categorie hanno attratto più capitali?

Nonostante il clima di incertezza, gli ETF statunitensi hanno raccolto circa 18 miliardi di dollari nella settimana dal 3 al 7 aprile. Tuttavia, un’analisi più approfondita rivela che gli investitori sono stati molto selettivi: ben 59 categorie Morningstar hanno subito deflussi netti, mentre solo 40 hanno registrato afflussi positivi.

ETF azionari USA: S&P 500 domina le preferenze

Gli ETF che replicano l’indice S&P 500 sono stati i principali beneficiari della fuga verso la qualità. In particolare, due fondi si sono distinti:

  • SPDR S&P 500 ETF (SPY), con rating Silver di Morningstar;
  • Vanguard S&P 500 ETF (VOO), con rating Gold.

Questi due ETF da soli hanno attirato oltre 19 miliardi di dollari, mentre altri ETF azionari hanno complessivamente perso circa 5 miliardi. Il Vanguard S&P 500 ETF continua a confermarsi leader assoluto del mercato, avendo raccolto oltre 150 miliardi di dollari dall’inizio del 2024 e non registrando deflussi mensili dal lontano 2022.

ETF Value e Dividend: una scelta difensiva

Nella fase ribassista causata dalle tensioni commerciali, gli investitori hanno preferito titoli value rispetto ai growth. Gli ETF orientati al valore e ai dividendi hanno attratto circa 800 milioni di dollari, grazie alla loro esposizione a settori difensivi come beni di consumo primario, sanità e utilities. Tra questi spicca lo Schwab US Dividend Equity ETF (SCHD), con rating Gold, che ha raccolto da solo circa 500 milioni di dollari.

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Categorie ETF penalizzate dalla volatilità

ETF settoriali: deflussi generalizzati

I fondi settoriali sono stati tra i più colpiti dalla volatilità. Complessivamente, questa categoria ha perso quasi 7 miliardi di dollari. I deflussi hanno riguardato sia settori ciclici come energia e finanza (oltre un miliardo ciascuno), sia settori tradizionalmente difensivi come sanità e utilities.

ETF sulla Cina: effetto guerra commerciale

Anche gli ETF focalizzati sulla regione cinese hanno subito forti deflussi (-735 milioni di dollari). Le nuove tariffe imposte dall’amministrazione Trump e le conseguenti misure di ritorsione cinesi hanno spinto molti investitori americani a ridurre la propria esposizione verso Pechino. Un esempio emblematico è il KraneShares CSI China Internet ETF (KWEB), che ha perso circa 300 milioni di dollari, invertendo drasticamente la tendenza positiva del primo trimestre.

ETF obbligazionari: fuga verso la sicurezza e qualità creditizia elevata

Nell’ambito obbligazionario, gli investitori si sono orientati verso strumenti con basso rischio creditizio:

  • Titoli governativi USA (Treasury)
  • Treasury Inflation-Protected Securities (TIPS)
  • Obbligazioni ultrashort-term

ETF Ultrashort Bond: liquidità e sicurezza in primo piano

I fondi ultrashort bond hanno attratto quasi 2 miliardi di dollari. In particolare:

  • SPDR Bloomberg 1-3 Month T-Bill ETF (BIL): +3,5 miliardi USD;
  • iShares 0-3 Month Treasury Bond ETF (SGOV): +1,1 miliardi USD.

Tuttavia, non tutti gli ultrashort bond sono stati premiati: il Janus Henderson AAA CLO ETF (JAAA), specializzato in collateralized loan obligations (CLO), ha perso oltre un miliardo di dollari a causa del suo profilo di rischio più elevato rispetto ai concorrenti.

Treasury e TIPS: rifugio tradizionale in tempi incerti

I fondi governativi USA e TIPS hanno raccolto complessivamente circa 4,2 miliardi di dollari. Tra i più popolari:

  • iShares 7-10 Year Treasury Bond ETF (IEF): +2,6 miliardi USD;
  • SPDR Portfolio Intermediate Term Treasury ETF (SPTI): +1,6 miliardi USD.

Categorie obbligazionarie penalizzate: alto rischio creditizio sotto pressione

I fondi obbligazionari ad alto rendimento (high-yield) e quelli legati ai prestiti bancari (bank loans) sono stati fortemente penalizzati:

  • High-yield bond ETFs: -3,6 miliardi USD;
  • Bank-loan ETFs: -2,3 miliardi USD;
  • Corporate bond ETFs: -800 milioni USD.

L’SPDR Bloomberg High Yield Bond ETF (JNK) ha perso da solo quasi 900 milioni di dollari, mentre l’Invesco Senior Loan ETF (BKLN) ha visto uscire oltre un miliardo.

Tendenze speculative e oro: strategie divergenti degli investitori retail

“Buy the Dip”: scommesse speculative su tecnologia e semiconduttori

I trader più aggressivi hanno puntato su un rimbalzo dei titoli tecnologici tramite strumenti leveraged come ProShares UltraPro QQQ (TQQQ) (+3 miliardi USD) e Direxion Daily Semiconductor Bull 3X ETF (SOXL) (+2,2 miliardi USD). Tuttavia, questi strumenti altamente speculativi presentano rischi elevati ed è consigliabile evitarli per strategie d’investimento prudenti.

L’oro perde appeal dopo un trimestre brillante

Dopo aver guadagnato il 19% nel primo trimestre del 2025 ed essere stato protagonista assoluto tra i beni rifugio, l’SPDR Gold Shares (GLD) ha subito deflussi per circa un miliardo di dollari nella prima settimana di aprile. Probabilmente molti investitori hanno preferito monetizzare i guadagni accumulati per reinvestirli in asset azionari ormai deprezzati.

Fonte: Morningstar.com