Il Dollar Index (DXY), che misura la forza del dollaro statunitense rispetto a un paniere di valute principali, è sceso a quota 98,30, il livello più basso da marzo 2022. Questo ribasso riflette l’aumento delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina, che hanno generato preoccupazioni tra gli investitori e indebolito il sentiment generale sui mercati finanziari.
Escalation tariffaria USA-Cina: cosa sta succedendo?
Tariffe USA aumentate drasticamente, Pechino risponde con misure analoghe
Negli ultimi giorni, gli Stati Uniti hanno incrementato significativamente le tariffe doganali sui prodotti cinesi, portandole dal precedente 54% all’attuale 125%. La Cina ha reagito immediatamente, imponendo dazi dell’84% su tutte le importazioni provenienti dagli USA. Questa escalation improvvisa ha alimentato timori di una prolungata guerra commerciale, spingendo gli investitori a ridurre l’esposizione al dollaro come valuta rifugio.
Impatto economico e rischi per la crescita globale
Secondo Jerome Powell, presidente della Federal Reserve (Fed), l’introduzione di nuove tariffe potrebbe avere effetti negativi sull’economia statunitense e globale. Powell ha sottolineato che queste misure potrebbero aumentare l’inflazione e rallentare la crescita economica, complicando ulteriormente le future decisioni di politica monetaria della banca centrale americana.
La Fed adotta un approccio prudente: cosa aspettarsi dai tassi d’interesse?
Powell invita alla cautela in attesa di maggiore chiarezza
Nelle sue recenti dichiarazioni, Powell ha ribadito che la Fed adotterà un atteggiamento attendista prima di procedere con ulteriori modifiche ai tassi d’interesse. “Siamo in una posizione tale da poter attendere ulteriori sviluppi prima di agire”, ha affermato il presidente della Fed.
Daly (Fed San Francisco): inflazione limita spazio per tagli aggressivi
Anche Mary Daly, presidente della Fed di San Francisco, ha espresso cautela riguardo alle prossime mosse sui tassi. Daly ha dichiarato che sebbene “uno o due tagli possano essere appropriati”, i rischi inflazionistici derivanti dalle tensioni geopolitiche e commerciali potrebbero limitare lo spazio per interventi più aggressivi. Queste dichiarazioni aggiungono ulteriore incertezza ai mercati valutari già volatili.
Analisi tecnica del Dollar Index (DXY)
Sul grafico tecnico a 2 ore, il Dollar Index ha rotto al ribasso il supporto chiave posto a quota 98,38 (pivot), aprendo la strada a ulteriori ribassi. Attualmente il DXY si trova appena sopra il livello psicologico dei 98 punti.
- Resistenze immediate: 99,02 e successivamente 99,70.
- Supporti chiave: se il livello di 98 dovesse cedere, i prossimi obiettivi ribassisti sarebbero 97,78 e poi 97,27.
- Indicatori tecnici: la media mobile esponenziale (EMA) a 50 periodi si trova sopra i prezzi attuali a quota 99,56; la EMA a 200 periodi è ancora più alta a quota 101,50. Questo ampio gap ribassista conferma una struttura tecnica negativa per il dollaro.
GBP/USD: sterlina britannica in rialzo grazie alla debolezza del dollaro
La coppia valutaria GBP/USD continua a mostrare forza rialzista ed è salita fino a quota 1,3404 dopo aver superato con decisione la resistenza posta a 1,3366.
- Tendenza rialzista confermata: supportata dalla EMA a 50 periodi situata attualmente a quota 1,3252; la EMA a 200 periodi rimane ben più bassa (1,3075).
- Prossimi target rialzisti: resistenza immediata posta a quota 1,3448; successivamente possibile estensione verso area 1,3498.
- Livelli di supporto: primo supporto ora fissato a quota 1,3366; supporto più solido individuabile intorno al livello di breakout precedente (1,3302).
A meno che non si verifichi una brusca inversione accompagnata da volumi elevati o segnali tecnici negativi evidenti sul grafico giornaliero o intraday, il trend rialzista della sterlina appare destinato a proseguire nel breve termine.
EUR/USD: euro in accelerazione rialzista contro il dollaro USA
Anche la coppia valutaria EUR/USD beneficia della debolezza generalizzata del dollaro americano. Attualmente scambia intorno al livello di 1,1539 dopo aver superato con decisione la resistenza posta precedentemente a quota 1,1497.
- Tendenza fortemente rialzista: sostenuta dalla EMA a 50 periodi e dalla trendline ascendente che passa vicino al livello di supporto dinamico posto intorno a quota 1,1377.
- Prossime resistenze: primo ostacolo tecnico individuabile in area 1,1563; successivamente target rialzista più ambizioso posto intorno al livello psicologico di 1,1603.
- Punti chiave al ribasso: primo supporto ora fissato sul precedente livello di breakout (1,1497); secondo supporto più profondo individuabile intorno alla zona di prezzo di 1,1437.
L’attuale movimento rialzista dell’euro appare solido dal punto di vista tecnico e fondamentale. A meno che non si verifichi una forte reazione negativa nei pressi della resistenza immediata (1,1563), è probabile che questa tendenza positiva continui nel breve periodo.
Sintesi finale: prospettive future per i mercati valutari
L’attuale scenario caratterizzato da crescenti tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina sta pesando significativamente sul dollaro americano. Gli investitori dovranno monitorare attentamente gli sviluppi geopolitici e le dichiarazioni dei funzionari della Fed per comprendere meglio le future direzioni dei mercati valutari globali. Nel frattempo, valute come euro e sterlina britannica sembrano ben posizionate per sfruttare ulteriormente eventuali debolezze del biglietto verde nel breve termine.
Fonte: Fxempire.com