Il dollaro statunitense (USD) ha iniziato la settimana con un tono positivo, spinto da segnali incoraggianti provenienti dalle relazioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. L’indice del dollaro USA (DXY), che misura la forza del biglietto verde rispetto a un paniere di sei valute principali, si è attestato intorno a quota 99,57 durante le prime ore della sessione asiatica di lunedì.
Gli investitori restano tuttavia prudenti, in attesa di importanti dati macroeconomici statunitensi previsti nei prossimi giorni, che potrebbero influenzare significativamente le aspettative sulle future mosse della Federal Reserve.
Distensione commerciale USA-Cina sostiene il dollaro
La recente decisione della Cina di concedere esenzioni tariffarie su alcuni prodotti importati dagli Stati Uniti ha alimentato l’ottimismo sui mercati finanziari. Pechino ha infatti annunciato venerdì scorso l’eliminazione temporanea delle tariffe del 25% su una selezione di merci americane, segnale interpretato come un possibile passo avanti verso una distensione commerciale tra le due maggiori economie mondiali.
Anche Washington ha confermato una parziale riduzione delle tariffe, con il presidente Donald Trump che ha suggerito l’esistenza di negoziati in corso. Tuttavia, un portavoce dell’ambasciata cinese negli Stati Uniti ha smentito tali affermazioni, invitando gli USA a “non creare confusione”. Nonostante questi segnali contrastanti, il sentiment generale dei mercati rimane positivo.
Secondo Brooke Rollins, Segretario all’Agricoltura degli Stati Uniti, diversi accordi commerciali sarebbero “vicini alla finalizzazione”, elemento che contribuisce ulteriormente al sostegno del dollaro.
Dati economici USA sotto i riflettori: PIL, inflazione PCE e NFP
L’attenzione degli operatori si sposta ora sui dati macroeconomici statunitensi in uscita questa settimana:
- PIL preliminare del primo trimestre (Q1 GDP)
- Dati sull’inflazione PCE di marzo, indicatore preferito dalla Fed per valutare l’andamento dei prezzi
- Rapporto sull’occupazione non agricola (Non-Farm Payrolls – NFP) relativo al mese di aprile
Questi indicatori saranno cruciali per comprendere lo stato di salute dell’economia americana e per anticipare eventuali cambiamenti nella politica monetaria della Federal Reserve.
Analisi tecnica USD Index (DXY)
Livelli tecnici chiave da monitorare
L’indice DXY si trova attualmente intorno a quota 99,57, mantenendosi al di sopra della linea di tendenza rialzista e del pivot point situato a 99,42. Le resistenze immediate sono individuate a 99,91, seguite da 100,39, con un livello più significativo posto a 100,78. Sul fronte ribassista, i supporti principali sono collocati a 99,42, poi a 98,86 e infine a 98,44.
La media mobile esponenziale (EMA) a 50 periodi si trova vicino al livello attuale (99,43), offrendo un supporto dinamico nel breve termine. La EMA a 200 periodi è invece posizionata più in alto (100,50), rappresentando una resistenza dinamica importante per eventuali rally più ampi.
Un breakout deciso sopra quota 99,91 potrebbe aprire la strada verso ulteriori rialzi fino a 100,39. Al contrario, una rottura ribassista sotto il supporto chiave di 99,42 potrebbe riportare rapidamente l’indice verso quota 98,86. I trader dovrebbero monitorare attentamente questi livelli tecnici per cogliere eventuali opportunità operative.
Analisi tecnica GBP/USD: consolidamento in attesa di catalizzatori
Sterlina in fase laterale: livelli tecnici da osservare
La coppia GBP/USD sta consolidando intorno al livello di 1,3311, mantenendosi sopra il supporto dinamico rappresentato dalla trendline ascendente posta vicino a 1,3272. La prima resistenza significativa è individuata a 1,3347, seguita da ulteriori target rialzisti posti rispettivamente a 1,3424 e 1,3494. Sul lato ribassista troviamo invece supporti chiave a 1,3272, seguito da un livello più profondo situato a 1,3204.
L’EMA a 50 periodi (1,3305) funge da supporto dinamico immediato mentre la EMA a 200 periodi (1,3184) rafforza il quadro tecnico rialzista nel medio termine. La sterlina appare intrappolata in una formazione triangolare che suggerisce imminenti movimenti direzionali significativi.
I trader dovrebbero prestare attenzione ai dati economici USA in arrivo: una rottura decisa sopra quota 1,3347 potrebbe accelerare il movimento rialzista verso nuovi massimi relativi; viceversa una discesa sotto il supporto critico di 1,3272 potrebbe aprire la strada ad ulteriori ribassi.
Analisi tecnica EUR/USD: test cruciale della resistenza dinamica
L’euro cerca conferme tecniche prima dei dati USA
L’EUR/USD scambia attualmente intorno al livello di 1,1364, testando la parte superiore di una trendline discendente che limita i recenti tentativi rialzisti. La prima resistenza significativa è posta a quota 1,1418, con obiettivi successivi situati più in alto verso area 1,1544. Sul fronte ribassista troviamo invece supporti immediati rispettivamente a quota 1,1309, seguito da un livello più profondo posto intorno a 1,1264.
L’EMA a 50 periodi (1,1376) offre una resistenza dinamica immediata mentre la EMA a 200 periodi (1,1263) rappresenta un solido supporto nel medio-lungo termine. La coppia EUR/USD appare compressa all’interno di una formazione triangolare discendente che preannuncia un imminente breakout direzionale.
I trader dovrebbero monitorare attentamente i livelli tecnici indicati: una rottura decisa sopra quota 1,1418 potrebbe favorire un’accelerazione rialzista; al contrario una discesa sotto il supporto chiave posto intorno a 1,1309 rischierebbe di riportare rapidamente l’euro verso minimi recenti.