Abbiamo spedito delle domande a Paolo Luini. Lui, un po’ per deformazione professionale ma soprattutto per puro spirito didattico, ha deciso di ricavare un video. Molto interessante, anche perché è riuscito ad ampliare l’orizzonte imposto dal “format intervista”, proponendo contenuti pertinenti a quella che è la sua missione (coaching) e pertinenti allo scopo dell’intervista, che era riportare una esperienza e attraverso quella fornire informazioni specifiche su un mondo (il Forex) nel quale si addensano spesso ingiustificati pregiudizi.

Paolo Luini inizia descrivendo ciò che fa. Le sua attività sono molteplici e rivelano una personalità poliedrica capace di spaziare in vari ambiti. E’ stato un giocatore di poker professionista, che si è avvalso della sponsorizzazione di importanti realtà del settore come TitanBet. E’ un coach da oltre venticinque anni, insegna Forex e tecniche di investimento. Fa parte persino dell’UCEE, un organismo europeo che promuove l’eccellenza italiana a livello continentale. Ha un progetto molto interessante, StrumentiForex, che si focalizza sull’utilizzo di tool per automatizzare l’attività di trading.

Vieni dal mondo del poker. Che differenze o punti di incontro individui con il Forex?

Luini presenta un ritratto esaustivo e completo del poker e del Forex. I punti in comune sono la flessibilità e il rapporto tra redditività e merito. Insomma, a differenza del lavoro classico, più sei bravo più guadagni. Un tratto tipico del Poker è la libertà di “uscire” quando si vuole. Il Forex è invece più rigido perché, soprattutto nello scalping, il trader deve seguire le operazioni fino a quando è necessario. In più, il Forex dà la possibilità di automatizzare l’operatività, quindi di far lavorare i soldi al posto del trader (previa attenta pianificazione strategica), per mezzo di tecnologie particolari.

Il termine “evoluzione finanziaria” è ricorrente nel tuo blog. Cosa intendi precisamente?

Luini contrappone il concetto di “libertà finanziaria” con quello di “evoluzione finanziaria”. La libertà finanziaria tende verso un obiettivo irraggiungibile e poco auspicabile: guadagnare senza fare nulla, solo con le rendite. Irraggiungibile perché è appannaggio di pochissimi. Poco auspicabile perché, una volta raggiunto, è seguito da uno stato di noia che va contro la natura di ogni persona. Auspicabile è invece l’evoluzione finanziaria, che consiste nel guadagnare facendo ciò che ci piace, automatizzare le attività e passare a fare qualcos’altro che incontra il nostro interesse. E’ proprio quello che ha fatto lui.

Che cosa hanno i tuoi video corsi in più rispetto agli altri che popolano la rete?

Paolo Luini non ha dubbi. I suoi corsi hanno il pregio di offrire almeno uno strumento pratico. In giro si fa una “gran teoria”, spesso con informazioni che sono reperibili direttamente in rete. Lui invece introduce poche regole e infine fornisce una tecnologia per iniziare fin da subito, senza rischi.

Le strategie che proponi a cosa servono? A predire i prezzi?

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Paolo Luini ripudia il termine “predire”. Semplicemente, utilizza modelli statistici per individuare una serie di scenari possibili e analizzarne le relative probabilità. Le sue strategie incoraggiano, in virtù di queste valutazioni, la creazione di un piano A ma anche di un piano B, C, D, in modo da riuscire a cadere sempre “in piedi”.

Secondo la tua esperienza, qual è il broker migliore? E la piattaforma più efficiente?

Paolo Luini non si sbottona più di tanto. Non fa nomi. Consiglia, tuttavia, di affidarsi ai nomi più conosciuti, solidi e liquidi (garanzie questa di efficienza). Mette in guardia da quei broker, che lui definisce “pusher”, che con insistenza “spacciano” offerte. Sintomo, questo, di una disperazione che tradisce incapacità e inefficienza. Per quanto riguarda la piattaforma, cita MetaTrader 4. Non tanto perché sia la migliore, quanto perché è la più utilizzata dai broker. Una scelta obbligata, insomma.

Secondo te, il Forex può migliorare la vita delle persone?

Secondo Paolo Luini, il Forex è in grado di dare molto alle persone. Quand’anche si abbandonasse la carriera del trading, si conserverebbero nozioni ed esperienze importanti, validi per molti ambiti. Dalla forma mentis alla capacità di pratica l’analisi tecnica. Quest’ultima, infatti, funziona allo stesso modo a prescindere dagli asset. E’ una conoscenza spendibile in tutti gli ambiti della finanza.

Qual è la lezione più importante che un aspirante trader dovrebbe imparare?

“Divertirsi”. In linea con il concetto di “evoluzione finanziaria”, Paolo Luini crede che gli aspiranti trader dovrebbero trarre piacere da ciò che fanno. E’ il requisito minimo per far bene. Un altro consiglio è quello di evitare la frustrazione, quindi di concentrarsi su se stessi e suoi propri obiettivi, senza scoraggiarsi guardando i risultati altrui.