Il trading è un’attività molto complicata, non solo dal punto di vista tecnico ma anche emotivo. Sull’incidenza della sfera psicologica nel mercato si parla sempre poco, eppure essa gioca un ruolo di primo piano, in quanto capace di esercitare una influenza significativa sulle prospettive di guadagno. Nella peggiore delle ipotesi, il trader soffre di disturbi della psiche nel vero senso della parole. Pensiamo all’ansia, che è una vera e propria patologia e come tale va gestita.

Un po’ più in basso, in una ipotetica scala di gravità, si trova l’affaticamento emotivo. In questo articolo affrontiamo l’argomento, spiegando cosa sia, quali siano le sue cause e come possa essere risolto.

Cos’è l’affaticamento emotivo

Con il termine “affaticamente emotivo” si intende una condizione in cui è difficile gestire le emozioni. Una condizione che, a dire il vero, nel trading è incredibilmente frequente. Ciò non deve stupire: il mercato mette il trader di fronte a scelte gravide di conseguenze, che certamente sono in grado di generare sommovimenti emotivi. Sia chiaro, nel bene e nel male: anche l’incapacità di gestire le emozioni positive, come l’euforia che segue un trade vincente, è sintomo di affaticamento emotivo.

Tutti, nella vita e non solo nel trading, hanno sperimentato uno o più momenti di stanchezza mentale. Ciò accade, appunto, nei periodi particolarmente densi di impegni, o importanti per la carriera, gli affetti etc. Nel trading, però, come si manifesta l’affaticamento emotivo? I trader che soffrono di questo disturbo, in genere, registrano i seguenti comportamenti.

Sensibilità marcata agli eventi. In condizioni normali, un trader riesce a gestire le emozioni in maniera abbastanza efficiente. Ovviamente, non le rimuove (ciò è fisiologicamente impossibile) ma certamente ne mitiga gli effetti. Chi soffre di affaticamento, vive gli eventi come se fossero amplificati. Insomma, diventa più sensibile. Nella vita di tutti i giorni, tutto ciò pone in essere il rischio di fallire i propri obiettivi. Nel trading… Anche.

Scarsa lucidità. E’ una diretta conseguenza della marcata sensibilità. E’ un meccanismo che tutti sono in grado di comprendere: chi vive le emozioni in modo burrascoso, riduce lo spazio per la razionalità, con tutte le conseguenze sull’efficacia dell’azione di trading.

Stress. E’ una delle conseguenze che si “apprezzano” quando l’affaticamento emotivo non viene curato, diventa stress. Quest’ultimo causa una sofferenza addirittura maggiore e può essere decisivo, in negativo, sull’efficacia dell’investimento e sulle prospettive di guadagno. Anche quando l’affaticamento emotivo non degenera, si avverte comunque una sensazione di stress in sottofondo, anch’essa pericolosa, sebbene in misura minore.

Le cause dell’affaticamento emotivo vanno rintracciate nelle dinamiche insite del trading. Da un certo punto di vista, si tratta di un disturbo quasi fisiologico. Certo, a peggiorare la situazione, e aumentare le probabilità di contrarre questo disturbo, spiccano due fattori.

Predisposizione. Alcune persone sono sensibili di altre. I più fortunati sono dotati naturalmente di sangue freddo. Fermo restando che la resistenza emotiva va considerata alla pari di un muscolo, e in quanto tale si può allenare. Ad ogni modo, chi è emotivo di carattere, ha una probabilità ben più alta si sviluppare l’affaticamento emotivo.

Frequenza eccessiva. A prescindere dalla predisposizione, se un trader investe in maniera compulsiva, e quindi con una frequenza superiore al normale o semplicemente alle sue possibilità, rischia di affaticarsi dal punto di vista emotivo. La stanchezza, in primis mentale, è quindi un fattore di cui tenere conto.

Se parliamo invece di conseguenze, se non trattato l’affaticamento emotivo può generare effetti piuttosto gravi, al limite della patologia. Abbiamo parlato dello stress come conseguenza principale di un affaticamento emotivo non curato. Non si tratta però della conseguenza peggiore. Nella peggiore delle ipotesi, infatti, si sviluppa una vera e propria ansia.

L’ansia è uno stato psichico che spesso assume lo status di patologia vera e propria. Genera preoccupazione costante, paura, riduce fortemente lo spazio per la lucidità. Per un trader si tratta di una vera e propria catastrofe.

L’ansia, nella vita come nel trading, è difficile da curare, e certamente richiede l’aiuto di un esperto. Dunque, è bene evitare questa condizione e agire, se possibile, in una fase precedente. Insomma, è bene fare della prevenzione, ossia risolvere sul nascere l’affaticamento emotivo.

Come risolvere l’affaticamento emotivo

Come abbiamo già specificato, l’affaticamento emotivo non è una condizione grave, anche perchè tutto sommato psicologica. Spesso, poi, è del tutto passeggera. L’importante è non ignorarla, dunque non farla degenerare. Per risolvere sul nascere l’affaticamento emotivo sono utili alcuni accorgimenti in particolare.

Prendersi una pausa. Il trading è faticoso. Lo è, ovviamente, a livello mentale. La mente, però, come tutti sanno, ha bisogno di riposo proprio come il corpo. Dunque, se soffrite di affaticamente emotivo, è questa la soluzione. Non ce ne sono altre altrettanto efficaci. Ovviamente questo può costare denaro, poiché tenersi fuori dal mercato vuol dire perdere occasioni.

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Ripensare il trading. Se non volete perdere le occasioni, almeno non tutti, potete procedere con un’altra soluzione, certo più complicata dal punto di vista cognitivo: ridurre l’importanza che ha il trading per se stessi. Come farlo? Beh, l’unica strada è interiorizzare certi pensieri, ossia quelli che pongono il trading in una posizione non prioritaria rispetto agli altri fatti della vita. Certo, una via potrebbe essere quella ridurre l’esposizione, che è certamente più facile ma anche un po’ meno efficace e, soprattutto, se non vi sono condizioni economiche che giustificano ciò, più dispendiosa.