Il Forex Trading e altre attività di investimento speculativo stanno andando incontro a una rapida diffusione. Ciò non toglie, però, che gli approcci più consolidati e “antichi” siano in grado di fare ancora la parte del leone. Per esempio, sono ancora tantissimi coloro i quali, in barba a valute e criptovalute, intendono investire nelle azioni. Queste rappresentano un ever green, nonché una reale occasione per accrescere il proprio capitale.
Investire nelle azioni è difficile, proprio come investire in qualsiasi altro asset. Anzi, forse un po’ di più, se si guarda alla volatilità dei titoli.
Dunque, è bene, soprattutto a uso e consumo dei meno esperti, elencare qualche consiglio utile e facile da seguire. Consigli che riguardano sia l’operatività che la strategia, nonché la mentalità e l’approccio migliori da adottare.
Non seguire il gregge
E’ forse questa la vera differenza che corre tra un investitore occasionale e un investitore professionista. Sia chiaro, investire come fanno gli altri, ossia seguire il gregge è un comportamento legittimo, e per altro promosso anche dalle attività consulenziali delle banche. Tuttavia, se questo approccio paga in tempi di vacche grasse, si rivela disastroso in tempi di vacche magre.
Il consiglio, quindi, è di prendere in mano le redine del proprio investimento. Dunque, investire come e quando suggerisce non la massa, bensì le evidenze raccolte in prima persona. E’ certamente più difficile, complicato; certamente richiede molto tempo, ma – se si è in possesso delle giuste competenze – è l’approccio migliore.
Anche perché, come diceva il leggendario investitore Warren Buffet: “E’ meglio avere paura quando gli altri sono avidi, ed essere avidi quando gli altri hanno paura”.
Informati sempre, informati bene
Tutte le attività di investimento dovrebbero basarsi su un approccio razionale, ovvero in una operativa che procede dallo studio dei dati. Per fortuna, chi investe nelle azioni, ha a disposizione un numero incredibile di dati. Basta sapere dove cercare e cosa studiare. E, ovviamente, avere le competenze necessarie per interpretare le informazioni.
Il consiglio è di informarsi sempre sull’ambiente economico, sull’andamento dell’economia – che influisce direttamente sui titoli. E, ovviamente, sulle performance della società emittente: qual è il suo fatturato? Che risultati ha conseguito di recente? Qual è il suo stato patrimoniale? Cosa dice il bilancio? Sono domande che vi dovete porre e a cui dovete dare una risposta. Non è particolarmente difficile, dal momento che la pubblicazione di queste informazioni è imposta dalla legge.
Non fare il passo più lungo della gamba
Questo è un consiglio che riguarda la mentalità, l’approccio generale al tema degli investimenti. Dunque, è valido per ogni forma di trading.
Si tratta di una grande verità: spesso, un po’ per avidità, un po’ per un eccesso di sicurezza o perché si segue il gregge, i trader tendono a entrare in mercati che conoscono poco. Un errore madornale, il cui conto viene presentato in tempi brevi.
Se non si conoscono le dinamiche di un settore, non è possibile prevedere l’andamento dei prezzi e programmare una risposta ai sommovimenti che, specie nell’azionario, seguono sempre a stretto giro.
Dunque, non fate il passo più lungo della gamba. Prima di provare qualcosa di nuovo, informatevi bene.
Sii disciplinato
Anche questo è un consiglio che potrebbe valere per tutti i trader, e non solo per quelli impegnati nell’azionario. Ebbene, la disciplina è una qualità morale che tutti gli investitori dovrebbero possedere, a prescindere dal loro grado di competenza, dalle risorse finanziarie etc. La disciplina, infatti, è uno degli elementi che separano un trading consapevole da un trading “d’azzardo”, e quindi sempre inefficace.
Disciplina a cosa? A se stessi, ovviamente. Nello specifico, alla strategia elaborata, al piano di trading etc.
Non farti dominare dalle emozioni
Questo consiglio si lega al precedente. Le emozioni non dovrebbero avere cittadinanza nel trading azionario (come in qualsiasi altro trading del resto). O, per meglio dire, andrebbero neutralizzate. Anche perché un trading senza emozioni è forse impossibile, dal momento che l’investitore è pur sempre un essere umano.
Tuttavia, tanto le emozioni positive quanto quelle negative generano effetti pessimi, in quanto riducono lo spazio per la lucidità. Chi si fa dominare dalle emozioni, nel trading come nella vita, non riesce a prendere decisioni efficaci.
Come neutralizzare le emozioni? Semplice, con la disciplina e con la strategia. Le emozioni si amplificano durante l’operatività, ma se questa è praticamente scritta a tavolino, non vi è rischio che facciano danno. Almeno sulla carta.
Diversifica
Questo è il consiglio aureo per tutti gli investimenti. Per quelli azionari, però, vale doppio. La diversificazione, infatti, è l’antidoto contro il rischio, e nello specifico contro la volatilità. La diversificazione consente di proteggere il capitale in caso di turbolenza, in quanto se un titolo crolla, il portafoglio viene sostenuto da un titolo che, di contro, mette a segno buone performance.
Nell’azionario, le regole della diversificazione non sono diverse da quelle di altre tipologie di trading: alternare titoli sicuri ma dal basso rendimento, a rendimenti rischiosi ma dall’altro rendimento; puntare sulle correlazioni, coprire un orizzonte – in termini di segmenti di mercato – discretamente ampio.
Non porti obiettivi irrealistici
Questo consiglio va di pari passo con quello che mette in guardia dal “passo più lungo della gamba”. Alcuni trader, specie i neofiti e i principianti assoluti, si pongono obiettivi troppo ambiziosi. I motivi sono i più svariati, anche se spesso questa cattiva pratica ha a che vedere con l’avidità, con la volontà di diventare ricchi nel più breve tempo possibile.
Spesso, però, questo approccio è stimolato da un capitale troppo risicato, che quasi esige la ricerca di rendimenti elevati. In questo caso, per scongiurare questa deriva, si potrebbe attendere ancora un po’ prima di entrare nel mercato, in modo da racimolare (nella vita reale) il capitale sufficiente.
Investi solo il surplus
Questo è un consiglio che può essere adottato o ignorato, a seconda del grado di sicurezza che vi caratterizza e dalle vostre risorse economiche. In linea di massima, è un consiglio da seguire per coloro che non hanno grossi capitali a disposizione e hanno paura di perdere, in poche operazioni andate a male, buona parte delle loro sostanze.
Investire solo il surplus vuol dire limitare i danni sempre e comune, almeno rispetto alla situazione di partenza.
Monitora sempre
E’ un consiglio da seguire nella maniera più assoluta. I titoli azionari, infatti, si caratterizzano per una eccessiva volatilità. Forse sono tra gli asset più volatili in assoluto (dopo le criptovalute), quindi non si può prescindere da un monitoraggio attento o continuo.
Ciò vale anche, ovviamente, per le notizie economiche, le quali influenzano in maniera inequivocabile le quotazioni dei titoli.
Rifuggi l’approccio “just in time”
Con questo termine si intende l’approccio che fa riferimento agli orizzonti temporali ristretti, al trading a breve termine. Il ché, traslato nel trading azionario, vuol dire essere sempre al posto giusto e al momento giusto. Lo scopo, questo è palese, è anticipare i movimenti del mercato e trarre il maggior profitto possibile.
Ebbene, è una tecnica molto difficile da mettere in pratica, impegnativa anche per i trader più esperti. Anche perché, come abbiamo già specificato, il mercato azionario è imprevedibile, a tratti emotivo.