Nel corso della settimana appena conclusa il dollaro si è indebolito contro quasi tutte le valute principali, e solamente lo Yen ha avuto una performance peggiore.

Un’eventuale inversione di trend è ancora da confermare ovviamente, ma si spera che i prossimi giorni possano darci un’indicazione più chiara così da consentirci di impostare (finalmente) un posizionamento che vada oltre il breve periodo.

L’aumento progressivo dei tassi di interesse da parte della Fed è destinato, tranne clamorose retromarce, a trascinare anche le altre Banche centrali. Le quali per ora traccheggiano, ma prima o dopo dovranno anch’esse alzare i tassi andando a modificare i rapporti di forza fra le valute. Il problema è che non è chiara la tempistica.

I grandi operatori sui mercati delle valute attendono un qualche segnale in tal senso, per posizionarsi tempestivamente e sfruttare quel periodo che va dalle intenzioni alle decisioni ufficiali dando un trend al mercato. Comprendere le loro mosse darà buone opportunità anche a noi. Ma vediamo intanto quali sono le prospettive immediate.

Eur/Usd

La coppia Eur/Usd ha rotto la resistenza mettendo il naso fuori dal rettangolo nel quale oscillava da tempo. Dopo aver toccato quota massima 1,180 ha leggermente ripiegato. Lo si vede nel grafico.

Eur/Usd grafico settimanale

Più chiaro il grafico daily, che mostra piuttosto bene il test di quel supporto in area 1,173 che ha fatto da resistenza per parecchie settimane.

Eur/Usd grafico daily

Si tratta ora di verificare che non sia il classico fuoco di paglia. Se proseguisse il movimento con un ulteriore allungo, e ci azzardiamo a propendere per questa ipotesi, dovrebbe diventare un trend long di medio periodo. La conferma, a nostro avviso, sarà il superamento del massimo recente (1,180 appunto), o quantomeno la tenuta del già citato supporto 1,173. Se viceversa rientrasse nel rettangolo, il quadro tornerebbe a farsi confuso e imprevedibile.

Aud/Usd

Trascuriamo per ora la sterlina, che sta mostrando un comportamento a dir poco irrazionale esattamente quanto le trattative sulla Brexit. Il rafforzamento dell’ultimo mese è stato in buona parte riassorbito dal crollo di venerdì contro tutte le valute ed è meglio ignorare la moneta britannica fin quando verrà messa la firma su uno straccio di documento ufficiale.

Decisamente più “tecnico” e interessante Aud/Usd, che si è diretto sparato sulla trend line già evidenziata. Avevamo messo in conto una correzione che avevamo definito “di più ampio respiro”, ma non ce la aspettavamo così repentina e decisa.

Aud/Usd grafico settimanale

Difficile dire se la resistenza dinamica riuscirà a respingere il prezzo facendolo nuovamente ripiegare in direzione short verso nuovi minimi. Ci troviamo in area 0,730 proprio all’incrocio di due linee di resistenza che, di norma, costituisce un ostacolo arduo da superare. Ma è anche vero che, se superato, difficilmente tornerà indietro.

Xau/Usd

Nessuna grande novità rispetto alla coppia Xau/Usd, che ancora non ne vuole sapere di abbandonare il binario compreso fra 1183 e 1214. Attualmente il prezzo si trova proprio nel mezzo fra supporto e resistenza, come si evince dal grafico.

Xau/Usd grafico settimanale

Ancora più evidente l’esitazione osservando il grafico daily: se è vero che l’oro non ha la forza per bucare la resistenza, lo è altrettanto che non riesce a fare registrare nuovi minimi significativi. Una risalita decisa oltre 1214, che sinceramente aspettiamo con una certa impazienza, ci consentirebbe di puntare su una prospettiva (long) quantomeno di medio periodo. Viceversa, la rottura del supporto a 1183 andrebbe a sporcare il quadro tecnico e ci costringerebbe a rivedere le previsioni.

Xau/Usd grafico daily

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Articolo pubblicato da Burf – Trader e fondatore di Ilmioforex.com