I prodotti postali, nonostante un panorama – quello del risparmio – in crescita e in via di differenziazione – sono ancora tra i preferiti degli italiani. Tale preferenza potrebbe essere frutto dell’abitudine, visto che Poste Italiane rappresenta da parecchi decenni la meta privilegiata dai risparmiatori. Potrebbe essere frutto, però, anche di condizioni oggettivamente appetibili.

In particolare questa seconda ipotesi è avvalorata dalle caratteristiche dei prodotti postali 2019, che non sfigurano affatto rispetto a quelli delle altre banche. Anzi, se si prendono in considerazione determinati criteri, essi rappresentano quanto di meglio il mercato ad oggi possa offrire.

Nei paragrafi che seguono faremo una panoramica dei prodotti postali 2019 e descriveremo quelli che, a detta dello scrivente, appaiono davvero meritevoli di attenzione: i Buoni Fruttiferi Postali e PostaFuturo Per Te.

Perché i prodotti postali

Prima di trattare approfonditamente i buoni fruttiferi postali e PostaFuturo Per Te, è bene fare il punto della situazione. Ovvero, elencare i motivi per cui Poste Italiane debba essere presa in considerazione da chi intende mettere a frutto i propri risparmi.

Condizioni su misura del piccolo risparmiatore. I prodotti fiscali che intendiamo descrivere in questo articolo, ma in generale tutti o quasi i prodotti di Poste Italiane, sono pensati per essere a misura del piccolo-medio risparmiatore. Il motivo è duplice: da un lato si segnala una certa facilità di gestione, demandata interamente o quasi interamente all’istituto; dall’altro una spiccata garanzia di sicurezza. Insomma, se non siete investitori nel senso stretto del termine ma semplice risparmiatori che vogliono mettere a frutto il proprio capitale, i prodotti postali potrebbero fare per voi.

Basso rischio. E’ il corollario del punto precedente. Il piccolo-medio risparmiatore, a differenza dell’investitore in senso stretto, non ama particolarmente il rischio. E Poste Italiane offre esattamente questo: prodotti a basso rischio, almeno in riferimento ai buoni fruttiferi postali e a PostaFuturo Per Te. Sia chiaro, non si parla di rischio zero, concetto che nel mercato del risparmio e degli investimenti non esiste, ma semplicemente di rischio stimato al ribasso. Anche perché, in alcuni casi, i prodotti postali sono garantiti dallo Stato Italiano. Inoltre, sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti.

Bassi costi. Alcune banche, specie quelle online, impongono spese di gestione molto basse. Tuttavia, Poste Italiane, pur non ponendosi a quel livello, si difendono molto bene. Il riferimento non è tanto alle spese di gestione, che si posizionano nella mediana degli istituti bancari, bensì al regime fiscale. Nella maggior parte dei casi, soprattutto se si parla di buoni fruttiferi, i prodotti vengono tassati come se fossero titoli di Stato, quindi al 12.50%. In un’epoca di rendimenti bassi, che rischiano di essere erosi quasi del tutto dal prelievo fiscale, questa è senz’altro una buona notizia.

I Buoni Fruttiferi Postali

I Buoni Fruttiferi Postali rappresentano una vecchia conoscenza per i risparmiatori in italiani. Hanno raggiunto il proprio picco di popolarità negli anni Settanta e Ottanta quando, complice anche una inflazione molto alta, proponevano rendimenti elevatissimi. Di recente, a seguito di una opera di ammodernamento, sono ritornati in auge.

Tra i punti di forza di Poste Italiane, come si legge nella pagina dedicata del sito ufficiale troviamo:

Sicurezza. I Buoni Fruttiferi Postali sono emessi dalla Cassa Depositi e Prestiti e sono garantiti dallo Stato Italiano. Se cercate prodotti a basso rischio, per cui stare tranquilli e attendere la maturazione del rendimento, i BFP potrebbero fare al caso vostro.

Zero costi. I Buoni Fruttiferi Postali sono anche strumenti, almeno sulla carta, convenienti. Non sono infatti previste spese o commissioni per la sottoscrizione, e men che meno per la gestione. Sono inoltre comodissimi da sottoscrivere, anche perché da qualche tempo è possibile optare per la versione dematerializzata.

Fiscalità agevolata. La tassazione è al 12,50%, proprio come i titoli di Stato (ovviamente a essere tassati sono gli interessi). I BFP, inoltre, non scontano alcuna imposta di successione. Il basso prelievo fiscale fa il paio con dei rendimenti che, seppur non altissimi, risultano davvero appetibili.

Poste Italiane, attualmente, mette a disposizione ben quattro varianti dei Buoni Fruttiferi Postali. E nello specifico…

Buono Ordinario. La scadenza massima è di 20 anni. I rendimenti sono fissi e crescenti. Ovvero, più tempo si investe, maggiore è il rendimento. E’ sempre possibile riscattare il buono, sebbene gli interessi siano riconosciuti a partire dal secondo anno. Nella migliore delle ipotesi, ovvero se si opta per la scadenza massima, il rendimento annuo lordo è pari al 2,85%.

Buono 3×4. La scadenza massima è di 12 anni (da qui il nome “3×4”). Gli interessi diventano effettivi ogni tre anni. Dunque, è possibile riscattare il buono dopo 3, 6 o 9 anni, se si intende godere degli interessi maturati. Nella migliore delle ipotesi, il rendimento annuo lordo è del 2,25%.

Buono 3×2. La scadenza massima è di 6 anni. Tuttavia, è possibile riscattare il buono compreso degli interessi maturati già dopo 3 anni. Il rendimento annuo, nella migliore delle ipotesi (ovvero se il buono viene riscattato dopo 6 anni) è pari all’1,50%.

Buono 3 anni Plus. E’ una delle novità dei prodotti postali 2018-2019. Infatti, consente un investimento a breve-medio termine, dalla durata di soli 3 anni. Anche in questo caso, il rendimento è fisso. E’ possibile riscattarlo quando si vuole, benché gli interessi maturino solo alla scadenza dei 3 anni. Il rendimento massimo annuo è dello 0,40%.

Rispetto ai BFP degli anni passati, è evidente la direzione che Poste Italiane ha inteso prendere. Una direzione che punta tutto alla sicurezza, alla prevedibilità e alla semplificazione. I buoni con rendimenti variabili, come quello che faceva riferimento allo Stoxx 50, infatti, non vengono più emessi. L’idea di base è un ritorno alle origini, ovvero al periodo in cui i BFP rappresentavano un investimento sicuro e prevedibile, nonché a medio-lungo termine. Infatti, se escludiamo il Buono a 3 anni, tutti si caratterizzano per un orizzonte abbastanza poderoso.

Plus Post

Nella pagina ufficiale dei BFP è presente un interessante strumento, il quale permette di simulare la sottoscrizione dei buoni, in modo da conoscere in largo anticipo le possibilità di guadagno. Proviamo a calcolare la migliore e la peggiore delle ipotesi (posto il ritiro alla scadenza come condizione principale).

Buono 3×4, ritiro alla scadenza. Immaginiamo di sottoscrivere un buono 3×4 da 10.000 euro e di ritirarlo dopo 12 anni. Ebbene, stando alla simulazione di Poste Italiane, il montante liquidato sarebbe pari a 12.677,94. Insomma, si guadagnerebbe un bel 26,7%!

Buono 3 anni Plus, ritiro alla scadenza. Immaginiamo, anche in questo caso, di sottoscrivere un buono da 10.000 euro, ma di ritirarlo – come suggerisce il prodotto – dopo 3 anni. Ebbene, il montante liquidato sarebbe pari a 10.105 euro. Si guadagnerebbe circa l’1%, più o meno come un conto deposito libero.

Il risparmio assicurativo

Da qualche anno Poste Italiane è protagonista anche del mercato delle polizze assicurative, intese soprattutto come forme di investimento. L’istituto propone PostaFuturo Per Te, un prodotto che ingloba e riassume le numerose polizze che, fino due anni, venivano proposte ai contribuenti. Anche in questo caso, dunque, questo prodotto è frutto di un processo di semplificazione che da un lato ha inteso rendere più facile la scelta del risparmiatore, dall’altro ha inteso privilegiare l’elemento sicurezza.

Ad ogni modo, come la maggior parte dei prodotti assicurativi con carattere di investimento, PostaFuturo Per Te è un contratto di assicurazione sulla vita con partecipazione agli utili.

PostaFuturo Per Te si caratterizza per una rivalutazione annua, la quale procede dalle performance conseguite dalla Gestione Separata Posta ValorePiù, che in questo caso viene considerato quasi come se fosse un sottostante.

Uno dei punti di forza di PostaFuturo Per Te consiste nella piena riscattabilità. In caso di riscatto antecedente alla scadenza o ai termini previsti, infatti, non viene richiesta nessuna penale. Tuttavia, se l’uscita è parziale, ovvero effettuata in più tempi, dal secondo riscatto in poi è necessario versare una quota fissa di 26 euro.

Ovviamente, PostaFuturo Per Te è un’assicurazione sulla vita a tutti gli effetti. In caso di decesso del titolare, il capitale viene liquidato ai beneficiari designati in fase di sottoscrizione.

Un altro pregio i PostaFuturo Per Te consiste nella modularità. E’ infatti possibile versare l’intero capitale in un colpo solo, purché sia superiore a 2.500 euro, o procedere con un vero e proprio piano di accumulo. In quest’ultimo caso, è possibile programmare premi periodici, mensili o annuali. In ogni caso, è possibile, ovviamente, aumentare il capitale con versamenti una tantum. Questi devono essere pari o superiori a 500 euro se realizzati presso gli uffici postali. Se invece i versamenti vengono effettuati online, via Home Banking, la cifra minima è di 100 euro. Insomma, Poste Italiana offre la massima libertà.

La flessibilità di PostaFuturo Per Te si esplica attraverso una opzione sui generis, almeno relativamente alle peculiarità del prodotto (polizza assicurativa). E’ possibile, infatti, attivare l’opzione Cedola. Essa consente di beneficiare ogni anno del rendimento maturato dalla Gestione Separata Posta ValorePiù. Questo è un modo di godere fin da subito (o quasi) dei guadagni derivanti da questo interessante prodotto.

PostaFuturo Per Te è presente anche in una variante speciale, dedicata ai più piccoli: PostaFuturo Da Grande. Oltre a essere un contratto di assicurazione sulla vita in senso stretto, è anche un piano di accumulo di risparmio. E’ pensato per i bambini fino a 10 anni. Questi, al compimento del ventesimo anno di età, potranno riscattare il capitale, compreso degli interessi maturati.

Proprio come PostaFuturo Per Te, è possibile accantonare il capitale in maniera molto graduale, piuttosto che in modalità una tantum. La flessibilità, in questo caso, raggiunge il suo picco: infatti, è possibile versare anche solo 50 euro al mese. Il premio annuo, nel suo complesso, non può essere comunque inferiore a 600 euro e superiore a 6000 euro. I versamenti aggiuntivi, o effettuati al di fuori del piano, devono essere compresi tra 250 e 2500 euro.

Anche in questo caso, il prodotto è legato alle performance della Gestione Separata Posta ValorePiù. La rivalutazione è annuale, esattamente come per PostaFuturo Per Te.

La sottoscrizione può essere effettuata da genitori, nonni, parenti e amici, purché non abbiano superato i 70 anni di età.

Altri pregi di PostaFuturo Da Grande sono:

  • La possibilità di riscatto a partire dal secondo anno, ovviamente secondo le condizioni riportate nel contratto. E’ comunque una opportunità da sfruttare solo in caso di emergenza;
  • Il Premio Diploma. E’ previsto un premio aggiuntivo all’acquisizione, da parte del piccolo beneficiario, del diploma di scuola media superiore. L’entità di questo premio dipende dal voto conseguito all’Esame di Stato.