Il Trading System è uno strumento di fondamentale importanza per i trader di ogni ordine e grado. Che sia gestito in maniera discrezionale o con l’ausilio di software, consente di conferire all’attività di trading quella componente di scientificità necessaria ad affrontare un ambiente così instabile come il mercato delle valute.

Tuttavia, magari dopo una fase iniziale caratterizzata da efficacia e buone performance, il trading system può rivelarsi uno strumento non più in grado di sostenere l’attività del trader. Dunque, potrebbe sorgere le necessità di modificarlo o cambiarlo di sana pianta. Certo è una decisione drastica, sulla quale è bene riflettere in maniera approfondita.

In questo articolo offriamo qualche consiglio per farlo e, nello specifico, qualche consiglio per capire quando sia giunta l’ora di cambiare il Trading System.

Cos’è un Trading System

Il Trading System, molto banalmente, è un insieme di regole che assiste il trader in tutte le fasi della sua attività. E’ una specie di libretto di istruzioni che ha essenzialmente due scopi.

Conferire scientificità al trading. Le regole di un trading system “fatto bene” non sono ovviamente stabilite a caso. Anzi, procedono dall’analisi, interpretazione e messa in pratica di modelli statistici. Tutte le azioni che si compiono nell’ambito di un Trading System hanno ragione di esistere in quanto, su base statistica, hanno dimostrato di funzionare.

Neutralizzare l’impatto dell’emotività. Seguire le istruzioni vuol dire limitare lo spazio per le decisioni affrettate, dettate dalla contingenza. Nel trading, questo significa ridurre l’impatto delle emozioni, che sono la principale cause di decisioni affrettate. E’ forse il vantaggio più importante del Trading System, dal momento che l’emotività rappresenta un ostacolo che può insorgere nell’attività di qualsiasi trader, anche di quelli più esperti.

Perché un Trading System può fallire

I Trading System, anche dopo una fase di buone performance, possono fallire. Il motivo principale riguarda la definizione stessa di Trading System, ovvero una sua componente strutturale: non esistono TS buoni per tutte le stagioni, per tutti i mercati, per tutti i trader. Questo è vero perché i Trading System, in quanto sistemi di regole, procedono necessariamente da una strategia, che è un elemento variabile per costituzione, e le cui fattezze dipendono da numerosi fattori.

Alla luce di questa piccola grande verità, possiamo elencare i due ordini di fattori che possono determinare il fallimento del Trading System.

Fattori esogeni. Ovvero, i fattori che non dipendono dal TS stesso. Per esempio, un comportamento non corretto da parte del trader. Il libretto delle istruzioni può anche essere redatto in maniera perfetta, ma se non viene seguito in maniera fedele o viene interpretato male, le performance saranno comunque pessime. E’ ciò che accade quando il trader, magari non consapevolmente, devia dalle indicazioni del Trading System. Questo non è un dettaglio da poco, dal momento che impone una verifica del proprio comportamento, prima di addossare la colpa direttamente al Trading System.

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Fattori endogeni. In questo caso, si parla di elementi che dipendono dal Trading System stesso. Per esempio, una ridotta capacità di rispondere agli stimoli del mercato. Ciò risulta visibile quando il mercato si evolve, quando si chiude una fase e ne apre un’altra. Ora, i Trading System sono sistemi di regole, e in quanto tali soffrono di una certa rigidità intrinseca. Tuttavia, allo stesso tempo dovrebbero essere caratterizzati da un margine di tolleranza che permette loro di adattarsi, quasi senza colpo ferire, ad alcuni cambiamenti del mercati. Se tale margine di tolleranza si rivela insufficiente, è ovvio: si deve procedere a una modifica (o un accantonamento) del Trading System.

Quando non cambiare un Trading System

Ovviamente, i dubbi circa il proprio Trading System emergono quando si segnala un calo delle prestazioni, quando si perde un trader dopo l’altro, a un ritmo superiore a quello solito (tutti perdono nel trading, l’importante è che le vincite superino le perdite). Occorre però capire quando è il momento di cambiare il Trading System, ovvero quando la colpa delle scarse performance è da imputare al Trading System.

Occorre capire anche quando non è ora di apportare modifiche. Infatti, cambiare un TS prima del tempo, o in maniera ingiustificata, non fa che peggiorare la situazione. Il vecchio proverbio “chi lascia la strada vecchia per la nuova sa cosa perde ma non sa cosa trova”, per quanto frutto di saggezza popolare, quasi contadina, ha una sua valenza anche nel trading.

In questa sede ci limitiamo a dare una sola indicazione, che dovrebbe essere sufficiente a evitare questa spiacevole evenienza: non cambiate fino a quando non siete sicuri che l’origine dei vostri problemi dipendano proprio dal Trading System. Ciò si traduce nella necessità di raccogliere una massa di dati statistici sufficiente per giungere a una prova.

Dunque, in estrema sintesi, evitate di apportare modifiche al Trading System quando avete perso tre o quattro trade consecutivi. Questi, infatti, rappresentano un campione troppo limitato per giungere a un giudizio definitivo.

Quando cambiare un Trading System

Va da sé: per decretare la necessità di cambiare un Trading System occorre avere dei dati tra le mani. Il dato più importante e più significativo in questo senso è rappresentato dal Win-Loss Ratio, ovvero dal rapporto tra i trade vinti e i trader persi. Sia chiaro, occorre scegliere con accortezza i termini di paragone.

Per decretare l’opportunità di modificare un Trading System non è necessario paragonare il proprio Ratio con quello della media degli altri trader. In questo modo si otterrebbe un’immagine falsata, compromessa da alcuni fattori quali l’effettiva capacità del trader.

Il paragone andrebbe fatto tra il proprio ratio solito, ovvero quello registrato quando il TS non era fonte di dubbi, e il ratio recente, registrato quando il TS ha generato dubbi.

Occhio, soprattutto alla campionatura dei dati. I campioni (quello del “prima” e quello del “dopo”) dovrebbero essere simili in estensione. Soprattutto, dovrebbero essere estesi, e frutto di qualche decina di trade. Solo in questo modo il campione diventa statisticamente rilevante e in grado di produrre una immagine fedele della realtà. In caso contrario, la bontà del giudizio verrebbe compromessa da una alea eccessiva, e si rivelerebbe inutile allo scopo.

Dunque, se al paragone emerge una differenza tra i due periodi, sì: è giunto il momento di modificare o cambiare radicalmente il Trading System.