Se state pensando di intraprendere un’attività di trading online sarete chiamati giocoforza ad effettuare alcune scelte. Buona parte di queste sono così importanti da incidere in maniera significativa sulle speranze di profitto e, in generale, sulle modalità di investimento. Tra le scelte da compiere spicca quella relativa al mercato. Il contesto del trading online, anche dal punto di vista del trader retail e addirittura del profano che si approccia per la prima a questo genere di attività, è davvero complesso. Le possibilità sono numerose. Dunque, su quale mercato puntare?
Non esiste una risposta univoca per questa domanda. Sotto certi aspetti, è addirittura soggettiva. Ciò non toglie, però, che vada compiuto con metodo, prendendo in considerazione alcuni stringenti criteri. Buona parte di questi presentano una natura tecnica, dunque non possono essere affrontati senza una riflessione a monte, magari preceduta da un intenso lavoro di raccolta delle informazioni.
In questo articolo forniremo strumenti affinché tutti possano rispondere alla domanda: quale mercato per il trading online? Lo faremo, appunto, elencando i criteri della scelta e offrendo consigli specifici.
Volatilità
I mercati si differenziano per moltissimi aspetti. Uno dei più importanti è proprio la volatilità. Esistono mercati volatili e mercati meno volatili. Mercati in cui i prezzi oscillano più spesso e più profondamente, e mercati relativamente calmi da questo punto di vista. Ovviamente, sono le oscillazione, spesso in entrambe le direzioni, a offrire le migliori occasioni di guadagno, specie se si pratica un trading veloce. Ma è indubbio che un mercato volatile sia anche abbastanza imprevedibile, o rischi di esserlo spesso e volentieri.
Dunque, il concetto di volatilità è connesso a quello di rischio. Partecipare a un mercato volatile vuol dire poter sfruttare occasioni di guadagno migliori, ma anche esporsi a maggiori rischi. Dunque, prima di scegliere questo o quel mercato, valutate la vostra propensione al rischio, che dipende sia dalle risorse economia sia da pattern psicologici (ed emotivi).
Da un punto di vista prettamente tecnico, il mercato più volatile in assoluto è quello delle criptovalute. E’ primo in questa speciale classifica e lo è per distacco. Il secondo è quello azionario, a seguire il valutario e quello delle materie prime. L’obbligazionario, invece, è relativamente tranquillo, a tal punto da essere preso in considerazione in misura preponderante anche da chi vuole investire i suoi risparmi, senza praticare l’investimento speculativo.
Leggibilità
Anche questo è un criterio importante, per giunta spesso trascurato dai principianti, da chi sta pensando di entrare nel mondo del trading online e magari sta studiando per diventare trader. Con leggibilità si intende il grado di difficoltà nell’individuare il trend e, se possibile, conoscere con un certo anticipo la direzione che prenderanno i prezzi. La leggibilità dipende da molti fattori: la liquidità, la struttura del parco investitori (quelli molto grossi hanno peso discrezionale enorme) e il rapporto che lega l’asset al contesto economico, finanziario, sociale e politico. Anzi, è forse quest’ultimo il fattore più importante. Gli asset, e quindi i mercati, che hanno con l’esterno uno stretto rapporto di interdipendenza (spesso di dipendenza) sono molto leggibili. Da questo punto di vista, è relativamente semplice fare una classifica.
Sicuramente ai primi posti troviamo il Forex. Il valore delle varie monete dipende molto dalle performance dell’economia a esse correlate. Non solo, dipende in maniera quasi assoluta dalle iniziativa di politica monetaria delle rispettive banche centrali. Il motivo è innanzitutto tecnico: attraverso la modifica dei tassi, e non raramente i programmi di allentamento quantitativo, le banche centrali intervengono sull’offerta di moneta. Un altro fattore che va a tutto vantaggio della liquidità è il fatto che, proprio per evitare forte oscillazioni “non volute”, le banche centrali avvertono in anticipo dei cambiamenti di politica monetaria.
Di norma, visto il legame stretto con l’economia reale, anche il mercato azionario dovrebbe essere considerato leggibile. Tuttavia, tale leggibilità di default è sporcata dall’elemento emotivo e psicologico, che nell’azionario a volte è dominante. Fateci caso: quando sentite la locuzione “panico nei mercati”, le maggiori oscillazioni si ravvisano in borsa.
Nelle attività di trading online su mercati leggibili, una grande importanza ricopre l’analisi fondamentale, che è appunto lo studio dell’ambiente esterno in funzione analitica, per capire direzione presenta e futura dei prezzi. Dunque, se pensate di trovarvi a vostro agio con l’analisi fondamentale, con questo tipo di studio, prendete seriamente in considerazione il criterio della leggibilità.
Liquidità
La liquidità è un concetto molto importante, sicuramente è un criterio da tenere bene a mente quando si deve scegliere il mercato sul quale basare la propria attività di trading online. Un mercato è liquido quando riesce a muovere volumi di traffico alti, molto banalmente. Va detto, comunque, che vista la complessità del mondo della finanza e degli investimenti, tutti i mercati sono liquidi. Ciò non vuol dire, però, che siano liquidi allo stesso modo.
Alcuni, infatti, sono estremamente liquidi. Il riferimento è in particolare al Forex, che guida questa speciale classifica. Riesce infatti a muovere qualcosa come 5.000 miliardi di dollari al giorno, una cifra pari a più del doppio del debito pubblico italiano, che è il terzo al mondo. Tra l’altro, il 60% del traffico è generato dalla coppia euro dollaro, che non a caso fa riferimento alle due economie più ricche e importanti del pianeta (Stati Uniti e Unione Europea).
Tra i mercati meno liquidi, almeno per ora, spicca quello delle criptovalute. Il motivo è quasi banale: ancora non si è diffuso a macchia d’olio. Il numero di investitori, specie quelli istituzionali, è ancora basso.
La liquidità di un mercato incide sull’andamento del mercato stesso. Se un mercato è poco liquidi, è tendenzialmente manipolabile, proprio perché aumenta il peso dei trader grossi. Dunque, rischia di essere veramente imprevedibile. Tenete a mente questa dinamica, e i rischi che comporta, quando scegliete il mercato.
Conoscenze pregresse
Non esiste una università del trading online. I percorsi formativi vengono completati in modalità autodidatta, almeno in parte, nonostante l’abbondanza di materiale didattico offerto dai broker. In ogni caso, il percorso è spesso soggettivo. Se non altro perché ognuno parte da posizioni diverse, da background diversi. C’è chi ha studiato economia c’è chi non l’ha studiata; c’è chi ha già investito, magari da piccolo risparmiatore, c’è chi non l’ha mai fatto.
Ora, il percorso formativo è in genere lungo e complicato. Se avete la possibilità di abbreviarlo, senza per questo compromettere il risultato finale, fatelo. Il riferimento è appunto alle conoscenze pregresse. Se ad esempio, e per qualsiasi motivo, avete già una infarinatura sulle valute, prendete seriamente in considerazione il Forex, prima di avventurarvi e iniziare praticamente da zero sull’azionario.
Ovviamente, cercate di bilanciare questo criterio delle conoscenze pregresse con quelli che abbiamo descritto fin qui. La scelta del mercato, d’altronde, è un’attività molto complessa, per quanto preliminare.
Conclusione e consigli generali
Il consiglio principale, come appena accennato, è di prendere in considerazione tutti i criteri, dando occasionalmente peso maggiore a questo o a quell’altro, in base alle proprie esigenze e al proprio sentire. Infine, integrate il tutto con questi semplici consigli.
Prendete tutto il tempo necessario. Quella del mercato di riferimento non può e non deve essere una scelta da prendere a cuor leggero. Come abbiamo visto, incide sul modo di fare trading e, coerentemente con le caratteristiche del trader, sulle sue speranze di profitto. Dunque, prendetevi tutto il tempo necessario e non agite di fretta.
Sperimentate prima e specializzatevi dopo. L’idea di base è, almeno per un po’, esplorare più possibilità, anche perché solo provando è possibile capire veramente con quale approccio ci si sente a proprio agio. Tuttavia, una volta fatta la scelta, non tornate più indietro e anzi specializzatevi in quel determinato mercato.
Non fatevi coinvolgere dalle dinamiche di moda. Il rischio c’è. Regolamento un mercato, o più specificatamente un asset class, sale alla ribalta e conquista popolarità anche presso i profani, presso i non addetti ai lavori. Prima è stato il turno del Forex, adesso delle criptovalute. Ovviamente, quello della “moda” non è un criterio da prendere in considerazione.