L’analisi tecnica è una delle discipline che non possono mancare nell’agenda del trader. Anzi, deve essere svolta all’interno di una routine, quanto più possibile giornaliera per giunta. Purtroppo, oltre a essere importantissima, l’analisi tecnica è anche complessa, ricca di insidie, niente affatto facile da mettere a frutto.

Uno dei motivi per cui la pratica dell’analisi tecnica si rivela meno efficace del previsto riguarda l’approccio mentale. Se non si agisce con quello corretto, vi è il concreto rischio di profondere sforzi vani, e dunque rimanere con il classico pugno di mosche in mano e il conto più leggero.

In questo articolo proponiamo una breve panoramica sull’analisi tecnica e qualche indicazione circa il giusto approccio mentale da applicare all’analisi tecnica.

Perché l’analisi tecnica è importante

Innanzitutto, è bene fare una panoramica sull’analisi tecnica e descrivere i motivi che la rendono una delle attività più importanti per un trader. L’analisi tecnica è lo studio del grafico finalizzato all’individuazione di uno “schema”, il quale a sua volta può aiutare a comprendere in che modo si muoveranno i prezzi. Lo schema è in realtà frutto di modelli statistici, basati appunto sui dati storici.

Il principio dell’analisi tecnica è che un asset tende a comportarsi sempre secondo le dinamiche, e che quindi reagirà in modo simile a eventi simili. Gli strumenti per individuare il perpetrarsi di questi modelli, o schemi, sono gli indicatori.

Un indicatore non vale l’altro, ma anzi consente di comprendere una pezzo del mercato. Sta al trader, in base al momento, alla fase del mercato ma anche alla sua strategia, decidere quali indicatori utilizzare.

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In linea teorica, e per fortuna spesso pratica, l’analisi tecnica è efficace in quanto consente di fare luce in un mercato formalmente e sostanzialmente dominato dall’interfaccia. E’ lo strumento che i trader utilizzano per orientarsi.

Non esiste trader che non pratichi l’analisi tecnica. Chi non pratica l’analisi tecnica, magari nelle sue varianti più semplice, non può frequentare il mercato, e certo può dirsi può vicino al gioco d’azzardo che all’investimento speculativo.

Perché l’analisi tecnica non funziona

Questo nella teoria. Nella pratica le cose possono andare piuttosto male. Anzi, spesso i trader lamentano un’analisi tecnica non efficace, sebbene abbiano l’impressione di aver agito secondo buon senso e in modo sostanzialmente corretto. La verità è che l’analisi tecnica è una disciplina molteplice e variegata, a tal punto che alcuni considerano questo termine come un semplice “cappello” per indicare un insieme di tecniche analitiche e che non sempre hanno qualcosa a che fare tra di loro.

Dunque può capitare che il trader svolga la variante di analisi tecnica sbagliata, o semplicemente non idonea né alla fase di mercato, né alla sua strategia né tantomeno al suo stile di trading.

Spesso, però, si compiono errori tecnici senza accorgersi. La maggior parte di questi, essendo inconsapevoli, in realtà sono determinati da un cattivo approccio mentale, da percezioni errate, da pensieri controproducenti.

Nel paragrafo che segue, invece, daremo contezza dell’approccio giusto.

Il giusto approccio mentale all’analisi tecnica

Consapevolezza della fallacia

Uno degli errori di prospettiva che compiono molti trader è di considerare l’analisi tecnica come uno strumento infallibile, se usato con accortezza. In questo modo si ripone troppa fiducia e si tendono a ignorare i rischi, le discrepanze, i dettagli che possono fare la differenza.

L’approccio giusto consiste nell’essere pienamente consapevoli che l’analisi tecnica non è scienza, ma statistica, dunque anche nel migliore dei casi alla previsione potrebbero non corrispondere la realtà.

L’estensione dell’orizzonte

L’approccio mentale corretto è anche quello più aperto. Ovvero, aperto ad altre attività di analisi. Infatti, non esiste solo l’analisi tecnica. Una volta appurato che questa è tutt’altro che fallibile, è necessario trovare altri strumenti che possano integrarla, ed intervenire nel caso in cui ceda il passo di fronte alla complessità e all’incertezza del mercato.

Questo strumento è l’analisi fondamentale, ovvero lo studio degli eventi esterni al mercato, quindi principalmente economici e politici, che incidono sui prezzi. Prevedendo l’esito di tali eventi, si prevedono i prezzi (anzi, si traggono indicazioni circa il futuro).

Per quanto analisi tecnica e analisi fondamentali siano oggetto di una certa polarizzazione della comunità dei trader, esse vanno realizzate assieme, a mo’ di integrazioni, quasi come se una fungesse da controprova per l’altra.

Il beneficio del dubbio

Adottare il giusto approccio mentale vuol dire anche trasformare i pensieri positivi in azione. In questo caso, significa mettere in campo attività e pratica tali da concretizzare i buoni propositi elencati in precedenza. Ciò si traduce essenzialmente in una buona abitudine: agire per mezzo di prove e controprove, non fidarsi mai del dato acquisito in sede di analisi, ma sottoporlo a verifiche attraverso altri strumenti.

Chi pratica prevalentemente l’analisi tecnica, dovrebbe usare più indicatori. Chi invece pratica anche l’analisi fondamentale… Lo stesso. Solo che in questo caso i meccanismi di controprova dovrebbero appunto coinvolgere anche l’analisi tecnica.