Il Bitcoin sembra aver ritrovato lo smalto dei vecchi tempi. Dopo un 2018 complicato e un 2019 all’insegna dell’incertezza, il Bitcoin ha intrapreso un percorso ascendente, interrotto solo a causa della pandemia, e per giunta di breve durata.

Molti si stanno interrogando sulle ragioni di un apprezzamento così stabile, all’apparenza inesorabile. La risposta è molto più semplice di quanto si possa immaginare. Allo stesso tempo, però, è… Duplice. Ne parliamo in questo articolo.

Un autunno esagerato

E’ da gennaio 2020 che il Bitcoin sembra essere tornato quello di prima, scrollandosi tutti i dubbi e le incertezze di un 2018 a tratti tragico e di un 2019 comunque altalenante.

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Tuttavia, è proprio a partire da metà settembre che la criptovaluta ha iniziato a incamerare performance positive su performance positive, fino a generare stupore anche presso i più ottimisti.

E’ sufficiente dare un’occhiata al grafico per comprendere la dimensione del fenomeno. Il 4 settembre il Bitcoin valeva 10.168 dollari. Il 1° novembre sfiorava già i 14.000, al 17 novembre aveva superato i 17.000.

Una crescita del 70% in poco più di due mesi che appare strabiliante, e che ricorda i fasti del 2017.

Senza contare che questo aumento repentino e costante si è innescato in un trend ascendente ben consolidato (seppur tra qualche ritracciamento di troppo), e che è iniziato a dicembre 2019 (all’epoca il Bitcoin viaggiava sui 7.000 dollari).

Sono in molti a intravedere il picco di dicembre 2017, quando il Bitcoin, a coronamento di un anno pazzesco, ha fatto segnare ben 19.338 dollari.

In pochi scommettevano una ripresa così brillante, dopo il minimo del 2018. Anzi, c’era chi credeva che la bolla stesse per scoppiare da un momento all’altro. Ciò non è accaduto, anzi è successo l’esatto contrario. Non rimane dunque che chiedersi il motivo.

Le ragioni di un rally così imponente

Una crescita così significativa deve avere un motivo che vada oltre la semplice dinamica speculativa. Anche perché il trend ascendente si è rivelato costante, solido, privo di grosse oscillazioni e soprattutto “realistico”. Certo, l’aumento è sostenuto, ma è comunque nella fisiologia degli asset volatili (es. le azioni). Ciò depone a favore di una genuinità del dato, e rende meno consistenti le interpretazioni dei detrattori, secondo cui saremmo alle porte di una nuova bolla.

Ebbene, le motivazioni dietro a questo trend ascendente sono due: le incertezze delle valute rifugio tradizionali e l’acquisizione di una certa autorevolezza da parte del Bitcoin.

Partiamo dal primo punto. I vari euro, dollaro, franco svizzero, ovviamente, non sono in pericolo. Stanno però subendo gli effetti delle manovre delle banche centrali, le quali vantano ora connotati di assoluta novità.

E’ sostanzialmente la prima volta che le banche centrali mettono in campo misure così aggressive. Anche qui, siamo nella fisiologia, dal momento che tali misure hanno lo scopo di contenere gli effetti negativi della pandemia: ma tant’è, i mercati e i sistemi economici sono inondati di liquidità e ciò incide sulle prospettive delle valute rifugio. Ecco, dunque, che Bitcoin appare a molti come un’alternativa preferibile, e ciò non ha fatto altro che aumentare domanda e prezzo.

Per quanto concerne la questione dell’autorevolezza, fanno fede le notizie ufficiali che sono emerse nell’ultimo periodo. Non ultima l’integrazione di Bitcoin all’interno del sistema di pagamenti elettronici più grande del mondo: Paypal. In buona sostanza, si potranno effettuare pagamenti con Bitcoin, che verrà gestita alla stregua di una valuta straniera. Sia chiaro, per ora l’opportunità sarà concessa solo agli utenti americani, ma ciò si è rivelato sufficiente a determinare un miglioramento della reputazione del Bitcoin, che oggi è sempre meno visto come un “dark asset”.

E che dire del progetto delle istituzioni europee di creare una propria criptovaluta? Dal punto di vista tecnico il Bitcoin non c’entra, e siamo ancora alle analisi preliminari, ma tant’è: da questa notizie le criptovalute, e in particolare Bitcoin, ha tratto un miglioramento della propria immagine

Insomma, sembra proprio che il mondo crypto stia emergendo dalle tenebre, con le criptovalute che appaiono asset degni di questo nome, se non addirittura futuribili mezzi di pagamento.

Le prospettive future

Dove arriverà il Bitcoin? Non è dato saperlo, nessuno ha la sfera di cristallo. Tuttavia, va evidenziato che la prossima resistenza importante è proprio il massimo storico. Potrebbe sbatterci contro, e tornare indietro, o addirittura sfondarlo.

Se ciò accadesse, il Bitcoin, sulle ali del superamento della resistenza più ostica e dell’abbattimento di una formidabile soglia psicologica, potrebbe realmente spiccare il volo, e dare ragione alle opinioni dei più ottimisti.

Quale che sia il destino di Bitcoin, è possibile che esso dipenda proprio dalla resistenza “storica”, fissata a 19.338 dollari.

Aggiornato al 20 novembre 2020

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