Il Bitcoin ha visto un notevole rialzo nelle ultime ore, superando i 57.000 dollari, dopo un calo del 9% la settimana scorsa. Questo calo aveva segnato la peggiore performance settimanale dal agosto 2023. Durante l’anno, il Bitcoin ha mostrato un comportamento altalenante, scendendo brevemente sotto i 55.000 dollari la scorsa settimana. Gli esperti avvertono che, senza fattori scatenanti significativi per le criptovalute, i prezzi potrebbero restare volatili e sensibili agli sviluppi macroeconomici, con settembre che storicamente rappresenta un periodo debole per gli asset a rischio.
Elezioni USA e Implicazioni sul Bitcoin
Un recente studio di Bernstein suggerisce che l’esito delle prossime elezioni presidenziali negli Stati Uniti potrebbe influenzare notevolmente il valore del Bitcoin. Secondo l’analisi condotta da Gautam Chhugani, si prospettano due scenari principali:
- Vittoria di Donald Trump: Se Trump vincesse, il prezzo del Bitcoin potrebbe salire tra 80.000 e 90.000 dollari entro la fine del 2024. Questo grazie al crescente supporto di Trump per il settore delle criptovalute e alla sua proposta di trasformare gli Stati Uniti nella “capitale mondiale delle criptovalute.”
- Vittoria di Kamala Harris: Al contrario, se Kamala Harris prevalesse, il valore del Bitcoin potrebbe scendere a un intervallo tra 30.000 e 40.000 dollari. La sua posizione sulle criptovalute è ancora incerta e non ha affrontato esplicitamente il tema, lasciando dubbi sulle potenziali politiche future.
Il rapporto sottolinea che un contesto normativo più favorevole, come quello ipotizzato con una vittoria di Trump, potrebbe facilitare la crescita delle criptovalute, attirare maggiore partecipazione istituzionale e bancaria, e ridurre i rischi politici per gli investitori in prodotti basati su blockchain.
Aumento delle Frodi in Criptovalute
Nonostante il crescente interesse per le criptovalute, si registra un incremento delle frodi nel settore. Il report 2023 dell’Internet Crime Complaint Center (IC3) del Federal Bureau of Investigation (FBI) ha rivelato che le perdite dovute a frodi legate alle criptovalute hanno raggiunto i 5,6 miliardi di dollari, con un aumento del 45% rispetto al 2022. Queste frodi hanno rappresentato il 10% delle segnalazioni complessive all’FBI, ma hanno costituito quasi metà delle perdite economiche totali.
Le vittime più colpite sono state principalmente persone di età superiore ai 60 anni, con perdite totali di 1,6 miliardi di dollari. Le frodi legate alle criptovalute si sono principalmente concentrate su schemi di investimento (71% dei casi), con una percentuale minore riguardante truffe di call center e impersonificazione del governo.
Tra le frodi comuni si trova il “pig butchering,” un tipo di truffa realizzata tramite call center che sfruttano lavoratori esteri con false promesse di lavoro. Questi call center utilizzano schemi di fiducia per convincere le vittime a investire denaro promettendo alti rendimenti, senza che gli investitori incontrino fisicamente i truffatori.
Il report evidenzia anche altre tipologie di frodi, come quelle relative ai giochi “play-to-earn,” dove gli utenti acquistano token per partecipare e vedono successivamente i loro fondi bloccati nei portafogli, e le truffe di aziende che dichiarano di poter recuperare criptovalute perse, ma in realtà truffano ulteriormente i clienti.