La continuazione del periodo di alta inflazione dovuti al comparto energetico ed agli stimoli monetari delle Autorità monetarie sta provocando e provocherà danni economici enormi. Il problema sta nel rincaro dei prezzi che sta mettendo in difficoltà le famiglie che vedono prezzi di beni e servizi aumentare vertiginosamente. Il principale responsabile è il settore energetico, partendo dal gas naturale. La crisi energetica è stata scaturita dalla Russia che ha deciso di ridurre l’offerta di gas naturale in Europa e resto del mondo, causando un rally del prezzo del gas naturale.

A seguito di questo, i governi nazionali hanno stanziato ingenti somme di denaro per non far pesare il rincaro sui bilanci delle famiglie e delle imprese. In Italia il governo Draghi ha stanziato circa 3,8 miliardi di euro per affrontare i sovrapprezzi delle bollette energetiche. L’elevata inflazione sta inserendo nelle menti delle autorità monetarie la possibilità di aumentare i tassi per fronteggiare l’inflazione galoppante.

La FED Seriamente Preoccupata Dell’inflazione

Negli USA la FED qualche tempo fa affermava che l’inflazione fosse solo momentanea e che sarebbe rientrata nel corso del 2022. Powell si sta ricredendo sulle affermazioni precedenti e sta pensando di anticipare la mossa della FED contro l’inflazione. Nella riunione del 14 e 15 dicembre i verbali della FED danno segnali di una possibile azione sui tassi prima delle attese degli analisti.

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La stessa FED giustifica questa possibilità in quanto sta vedendo un generale miglioramento dell’economia USA, in particolare nel mercato del lavoro ed in generale nell’Outlook economico futuro. Il possibile mutamento dei tassi d’interesse potrebbe avvenire già da marzo di quest’anno.

Reazione Mercati Su Vicenda Tassi FED Ed Inflazione

L’ipotesi di un aumento dei tassi per combattere l’inflazione sta creando molta confusione sui mercati. I trader e gli investitori stanno cercando di riequilibrare le proprie posizioni sui mercati, con le aspettative di un rialzo dei tassi. A risentirne in primis il comparto azionario e comparto crypto. Per quanto riguarda il primo le risorse sull’equity si stanno spostando sulle obbligazioni di Stato USA ed europei, i quali vedono un aumento dei tassi d’interesse.

Le crypto hanno subito un forte calo, il quale va a peggiorare le quotazioni già al ribasso del settore. Bitcoin ed Ethereum stanno perdendo rispettivamente l’1,26% ed il 4,48% al memento della scrittura di quest’articolo. Nei prossimi mesi la volatilità sui mercati aumenterà vertiginosamente.