Nonostante alcuni messaggi pubblicitari dal taglio eccessivamente ottimista, il Forex trading è un’esperienza faticosa, potenzialmente ricca di soddisfazioni ma anche di pericoli. Il rischio di compiere qualche passo azzardato e quindi di perdere il proprio capitale in poco tempo, è sempre presente.
Le guide spesso si focalizzano sulle cose da fare, danno consigli, suggeriscono tecniche e così via. Poche però si incentrano sugli errori, ossia sulle cose da non fare. Questo articolo si incentra proprio su questo aspetto. Nella prima parte, parleremo degli errori di carattere generale, che riguardano l’atteggiamento e la psicologia del trader.
Essere impreparati. Il Forex non è un gioco d’azzardo. La fortuna, per quanto rilevante come in tutti gli aspetti della vita, non è una risorsa sulla quale è possibile fare affidamento. La conoscenza, però, sì. Peccato che molti aspiranti trader, attirati da campagne pubblicitarie facilone, iniziano a investire senza un solido bagaglio di competenze. E’ il più grave degli errori, che porta nel 100% dei casi al fallimento. E’ necessario quindi studiare. Le fonti non mancano: ebook, testi cartacei, forum, blog, corsi online, video tutorial.
I problemi, da questo punto di vista, sono due. Il primo consiste nell’organizzazione del percorso di formazione. Non esistono scuole di trading ufficiali, quindi non rimane che la strada dell’autodidatta. In realtà, alcuni broker lungimiranti mettono a disposizione programmi di studio abbastanza completi che possono essere presi come punti di riferimento. Il secondo problema consiste nella pratica. Si può risolvere facilmente iscrivendosi a un account demo.
Aspettarsi facili guadagni. E’ un altro errore tipico, potenzialmente foriero di sventure. E’ bene che i principianti sappiano subito, anzi prima di partire, che il Forex trading è un’attività irta di difficoltà e ostacoli. Non esistono pasti facili, nella vita come nel mercato. E’ un ambiente competitivo, nel quale nessuno regala nulla. Credere il contrario porta automaticamente a compiere gesti imprudenti, quindi a perdere il proprio capitale.
Farsi coinvolgere. Il trader migliore è il trader freddo, razionale, determinato. Non c’è spazio per le emozioni nel trading. Le emozioni rappresentano una forza in grado di compromettere la lucidità, di impedire all’investitore di fare scelte logiche, di fermarsi quando deve fermarsi, di andare avanti quando deve andare avanti. Per emozioni, sia chiaro, si intendono sia quelle negative che quelle positive. La paura ferisce più dell’euforia. La prima paralizza, e costringe il trader a perdere numerosi treni. La seconda favorisce un atteggiamento imprudente, che trasforma l’attività di trading in un gioco d’azzardo.
Non pianificare. La strategia è una risorsa fondamentale per tutti i trader per almeno due motivi. Il primo, consente di respingere gli assalti… Delle emozioni. Se è tutto pianificato, se a ogni imprevisto è già stata assegnata una reazione, se il trader sa cosa deve fare e quando farlo allora lo spazio decisionale si restringe. Ma si restringe esattamente quando è bene che lo faccia: nel momento della operatività, quando la lucidità può venire meno. Il secondo motivo consiste in un semplice fatto: l’approccio strategico consente di rimanere focalizzati sui propri obiettivi, di costruire la strada verso il profitto e percorrerla agevolmente.
Non fare money e risk management. Tradare senza sapere quanto ci si può permettere di perdere e di rischiare è un errore madornale. Il Forex trading non è tutto rose e fiori, anzi. Bisogna mettere in conto che “qualche euro”, come minimo, lo si lascerà per strada. E allora è meglio quantificare, individuare i propri limiti e creare una strategia su queste informazioni. Non esiste strategia senza money management, non una strategia che possa definirsi efficace almeno.
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