Guadagnare con il Forex trading non è facile. Una statistica aggiornata rileva infatti che solo il 15% dei trader conclude l’anno in attivo. Vale comunque la pena di provare e impegnarsi, anche perché chi guadagna fa veramente cifre notevoli. Quando la propria attività di trading non dà i risultati sperati, è necessario fermarsi e capire dove si sta sbagliando. E’ utile, quindi, sapere i motivi per cui un trader non riesce a guadagnare. Eccone dieci.
Over-trading. Con questo termine si indica la tendenza a “tradare troppo”, ossia piazzare un numero eccessivo di ordini. E’ ovvio che più si trada più ci si espone ai rischi. Ma il vero pericolo non è questo, bensì il “vizio” di non seguire una strategia. Chi fa over-trading è troppo coinvolto dal punto di vista emotivo. Magari è dispiaciuto per il denaro perso, quindi come un giocatore incallito cerca di rifarsi alla prima occasione, senza pensare alle conseguenze. Magari è euforico per un trade vincente, quindi cerca di cavalcare l’onda e si fa prendere dall’entusiasmo. Sono atteggiamenti molto pericolosi, perché comportano una perdita progressiva di lucidità e sono figli di una scarsa attitudine alla disciplina.
Cattiva gestione del rischio. La gestione del rischio è una risorsa fondamentale per riuscire a sopravvivere nel Forex trading, quindi per capire quando il gioco non vale più la candela ed è il momento di ritirarsi. Una buona gestione del rischio, che vuol dire sostanzialmente, programmazione del rischio, mette al riparo dalle perdite eccessive e quindi pone le basi per la creazione del profitto. Chi non gestire il rischio, semplicemente non sa quanto può perdere e investe anche quando non dovrebbe.
Scarsa pazienza. Il senso comune restituisce una immagine del trader come un investitore coraggioso, sempre pronto a cogliere le opportunità, iperattivo. La realtà è ben diversa. Il trader, quello di successo almeno, è una figura che sa aspettare, che ama la riflessione e che pondera sempre le sue mosse. La sua virtù non il coraggio, ma la pazienza. Questo vuol dire attendere l’occasione giusta, stare fermo anche per un tempo lungo, se il mercato è troppo rischioso. Ecco, chi non riesce a guadagnare è spesso una persona priva della necessaria pazienza, che si butta a capofitto nei trade e non pondera le sue scelte.
Basso livello attenzione. Il riferimento è all’ambiente economico. Un trader dovrebbe essere sempre al corrente degli eventi che avranno luogo nell’arco della settimana. Questo perché gli effetti possono essere notevoli e vanificare il lavoro di analisi. Un’analisi può essere giusta, ma il mercato può prendere una direzione imprevedibile a ridosso o in seguito a un evento. Un errore molto comune, quindi, è non prendere in considerazione questo aspetto, tradare come se nulla fosse.
Eccesso di fiducia. In particolare, fiducia negli altri. I principianti spesso si affidano al parere altrui, danno ascolto a ciò che leggono sui forum, sui siti etc. Il problema risiede nella difficoltà di verificare l’autorevolezza di chi fornisce consigli. Non è raro, infatti, che a pontificare siano i meno capaci. Guai a prendere come oro colato le loro parole. E’ bene, quindi, conservare una certa prudenza e fidarsi soprattutto del proprio giudizio, avere fiducia delle proprie capacità di analisi.
Capitale infimo. Se il capitale è davvero ridotto, non si va da nessuna parte. Non è solo una questione di numeri, ma anche di psicologica. Chi ha un conto striminzito, tende a piazzare trade meno prudenti con la speranza, implicita ed esplicita, di vederlo crescere prima possibile. Il risultato? Il fallimento.
Stop loss errati. Questo è chiaramente un errore tecnico. Se lo stop loss è “troppo ottimista”, ossia si spinge troppo in là, non riesce a contenere le perdite come dovrebbe. E’ bene sapere che lo stop loss va posizionato in punti specifici, in corrispondenza di supporti importanti, mai dopo.
Scarsa disciplina. E’ un errore atavico, tipico dei principianti. Nel Forex trading è sempre meglio ubbidire. A chi? A se stessi ovviamente. Questo vuol dire essere fedeli alla propria strategia, non lasciarsi tentare dalla voglia di improvvisare, attenersi alle indicazioni frutto del proprio money management. Chi si rifiuta di fare tutto ciò, o semplicemente non ci riesce, esce dal seminato e si affida al caso o, peggio, alle proprie capacità intuitive.
Scarsa conoscenza di se stessi. Conoscere se stessi, nel Forex trading, non ha nullo di spirituale o di filosofico. E’ bene conoscere se stessi in quanto trader, quindi avere una chiara idea di quello che è il proprio stile di trading. E’ un elemento essenziale per creare una strategia che calzi a pennello e quindi valorizzi le proprie potenzialità.
Non avere una strategia. Il trading è strategia. Altrimenti sarebbe un gioco d’azzardo. Pianificare la strategia richiede tempo, abilità analitiche, capacità di interpretazione. Solo con un piano, però, è possibile guadagnare. Altrimenti si investe a casaccio e si lascia tutto all’improvvisazione.