2019, anno di disastri economici? Ecco come posizionare il tuo trading

Il 2017 è trascorso senza grossi problemi per i trader mentre Il 2018 si è rivelato molto più problematico. E il 2019? La tendenza verso un peggioramento toccherà il suo apice? Le probabilità che ciò accada non sono basse, almeno a giudicare da alcuni disastri economici, finanziari e sociali che potrebbero verificarsi proprio quest’anno.

La speranza è che anche quest’anno scorra liscio. Se ciò non dovesse accadere, i trader di ogni ordine e grado si troverebbero in una situazione di pericolo. E’ bene, quindi, che si preparino al peggio. Come fare? XTB ha creato un report sui disastri economici del 2019, ricco di consigli per i trader che scelgono la strada della prevenzione.

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Nel frattempo, ecco qualche anticipazione. Ecco i 7 rischi che i trader potrebbero affrontare nell’anno corrente.

Italexit

Come certificato dal Fondo Monetario Internazionale a metà gennaio, l’Italia rappresenta un fattore di rischio per l’economia globale. Il riferimento, in particolare, è all’ipotesi recessione, che per il Bel Paese non è affatto remota.

In sordina, però, si affaccia un altro rischio, ben più grave e capace di scardinare gli equilibri continentali ed internazionali: l’uscita dell’Italia dall’Unione Europea. Per adesso, questi timori sono stati messi a tacere da una politica nazionale più accomodante ed equilibrata rispetto a quanto sostenuto in campagna elettorale. Tuttavia, è impossibile negarlo: se il debito italiano diventasse insostenibile, l’Italia non potrà essere salvata (com’è invece avvenuto per la Grecia), dunque potrebbe essere forzata a lasciare l’Eurozona.

Trade Wars

Secondo Donald Trump le trade wars “sono giuste e facili da vincere”. Nei fatti, l’applicazione di dazi potrebbe rappresentare un boomerang per gli Stati Uniti dal momento che entrambe le economie nazionali sono fortemente dipendenti le une dalle altre. D’altronde, si sono già registrate le prime reazioni, ovvero dei veri e propri “dazi di rappresaglia”.

Questo potrebbe innescare un pericolosissimo circolo vizioso il cui unico risultato sarebbe la contrazione degli scambi commerciali a livello mondiale. Le conseguenze sarebbero disastrose, tanto per l’economia reale quanto per i mercati finanziari.