La settimana appena conclusa è stata povera di spunti operativi significativi, e ultimamente è una notizia tutt’altro che originale.

Il dollaro non riesce a riprendere slancio e dare perciò una direzione ai mercati valutari, a causa anche di dati economici statunitensi deludenti. Non è quindi affatto semplice individuare opportunità di medio termine e dovremo piuttosto riconoscere delle “bande di oscillazione” entro le quali operare eventualmente in intraday. Utilizzando stop loss stretti e da mettere in pari appena possibile, in modo da ridurre i rischi.

Eur/Usd rappresenta la situazione sopra descritta in maniera esemplare, basti osservare il grafico. Nell’analisi di sette giorni fa individuavamo l’area compresa fra 1,151 e 1,153 come area di supporto e aggiungevamo: “non è improbabile un rimbalzo già lunedì“. Il cambio si è comportato esattamente come previsto, per poi dirigersi nuovamente verso la resistenza a 1,173 che lo ha prontamente stoppato. L’ultima candela daily è senz’altro ribassista come si può notare sul grafico.

Eur/Usd daily

Tuttavia, osservando il grafico settimanale, l’orientamento ribassista appare tutt’altro che deciso. Il prezzo si è fermato a metà del binario supporto-resistenza e l’ultima candela non ci è di aiuto nel definire un trend nemmeno di breve periodo.

Eur/Usd weekly

Di fronte a un quadro così confuso appare saggio rimanere fuori dal mercato. Si potrebbe al limite comprare in prossimità del supporto e vendere a ridosso della resistenza, confidando nella persistenza dell’oscillazione che tuttavia non è scontata. La raccomandazione è quella già specificata sopra: stop stretti e presto in pari.

La sterlina in queste ultime settimane si è rafforzata contro quasi tutte le altre valute, grazie alle voci di un preaccordo con la UE che va nella direzione di una soft brexit. Come per Eur/Usd, i grafici contro dollaro ci danno ben pochi spunti al momento. Qualche opportunità in più potrebbe offrirla il cross Eur/Gbp, in discesa da qualche settimana (dalla notizia del preaccordo).

Eur/Gbp weekly

Giunto sul primo supporto significativo, è probabile scenderà ancora, almeno fino al supporto successivo in area 0,877 – 0,875. Difficile, al momento, immaginare vada oltre.

Anche la coppia Aud/Usd, una delle più attive e “tecniche” nelle scorse settimane, ci lascia perplessi. Ha leggermente recuperato dai minimi annuali toccati martedì scorso e logica vuole che si valuti ogni ritracciamento come una nuova opportunità per mettersi short, visto che continua imperterrito a scendere all’interno di un canale ribassista formatosi a gennaio.

Aud/Usd weekly

Se vogliamo tuttavia considerare il time frame H4 (al di sotto del quale noi preferiamo non operare), notiamo la formazione di un supporto in area 0,713 – 0,708 sul quale potrebbe valere la pena puntare in ottica di un ritracciamento di più ampio respiro. Ciò non toglie che l’impostazione continui ad essere, al momento, chiaramente ribassista.

Aud/Usd H4

—–

Articolo pubblicato da Burf – Trader e fondatore di Ilmioforex.com.