La settimana si è dimostrata piuttosto avara di opportunità operative e ha dominato una timida incertezza: il dollaro si è leggermente rinforzato verso alcune valute, mentre nel confronto con altre si è indebolito. I movimenti, in generale, non hanno mostrato alcuna chiara direzionalità e la loro ampiezza è stata contenuta. E se è vero che il dollaro è al centro dell’intero mondo dei cambi, quando le valute vanno in ordine sparso contro il biglietto verde il quadro si offusca e la prudenza è d’obbligo. Anche le borse, pur confermando una certa debolezza, hanno limitato i danni facendo registrare perdite minime.

La coppia Eur/Usd è andata ancora una volta a rimbalzare su 1,143 per poi recuperare posizioni sino a tornare al valore 1,151. Abbandonare questi livelli, sui quali oscilla da molto tempo, si sta dimostrando impresa velleitaria ed è ancora qui il campo di battaglia sul quale tori e orsi si fronteggiano. Al momento nessuno sta avendo la meglio e c’è poco altro da aggiungere.

Eur/Usd grafico settimanale

Quasi identiche le candele delle due ultime settimane, entrambe prive di direzionalità. Difficile avanzare previsioni in tali condizioni. Evidenziamo solamente il doppio minimo tracciato sul supporto 1,143 e il successivo ritorno all’interno della banda di oscillazione di comprovata fedeltà.

Eur/Usd grafico daily

La seduta giornaliera di fine settimana è certamente rialzista. Tuttavia, proprio perché si tratta della candela del venerdì è poco indicativa: gli speculatori spesso chiudono buona parte delle loro posizioni in vista del weekend “alleggerendo” la pressione sui cambi. In conclusione, non ce la sentiamo di sbilanciarci su questa coppia.

Neanche Eur/Gbp ha brillato. Il cross ha rispettato le nostre previsioni long, ma lo ha fatto piuttosto pigramente. Puntiamo ancora a un ritorno sul livello 0,889 anche se la configurazione disegnate dalle ultime 5 candele daily, onestamente, dice poco. Inoltre il risk/reward, per chi intendesse posizionarsi ora, non è più molto conveniente.

Eur/Gbp grafico daily

Più dubbi che certezze anche su Aud/Usd, che ha esitato sui valori massimi della settimana precedente senza prendere una direzione precisa. Confermiamo che il trend di fondo è short, tuttavia è andato a formarsi uno zoccolo di supporto che dovrebbe ostacolare, nell’immediato, un’ulteriore discesa.

Aud/Usd grafico daily

Com’è evidente, il prezzo si trova al di sotto delle resistenze sia statiche che dinamiche (inclusa la media a 21 periodi), perciò aprire posizioni long andrebbe contro la nostra filosofia di trading. Tuttavia non possiamo che sconsigliare anche l’apertura di posizioni short, almeno fin quando il prezzo resterà sopra il minimo a 0,704.

Chiudiamo con Xau/Usd, probabilmente il più promettente fra tutti: dopo la rottura della resistenza, si è mantenuto al di sopra del rettangolo di oscillazione. Le ultime cinque candele daily sono piuttosto insulse, ma possiamo considerare incoraggiante il fatto che non sia immediatamente rientrato all’interno dell’area confusa compresa fra 1183 e 1214, dove avremmo perduto i riferimenti.

Xau/Usd grafico daily

Ci sbilanciamo: l’area 1255 ci sembra un primo obiettivo ragionevole (stop-loss a 1213 -> risk/reward è maggiore di 2:1).

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Articolo pubblicato da Burf – Trader e fondatore di Ilmioforex.com