L’analisi tecnica e l’analisi fondamentale sono due pratiche molto diffuse nel trading, Forex compreso. Anzi, sono da un certo punto di vista obbligatorie, in quanto consentono di eliminare o comunque mitigare l’elemento casuale, che nei mercati rischia di essere sempre dominante. In questo articolo parleremo sia di analisi tecnica che di analisi fondamentale, cercando di capire – se è possibile farlo – quale delle due pratiche meriti la maggiore considerazione.

Perché l’analisi nel trading

Prima di affrontare separatamente ciascuna delle due discipline, possiamo descrivere l’analisi nel trading come un modo per sottrarre l’attività di investimento all’elemento casuale. Un modo per operare, per quanto possibile, in maniera scientifica, attraverso una stima non tanto dei prezzi quanto della direzione dei prezzi – e della durata dei trend.

Ovviamente, analisi tecnica e analisi fondamentale procedono da diversi principi (in parte) e da diverse metodologie. Questa diversità ha alimentato negli anni una rivalità, la quale in alcuni ambienti si è tramutata in scontro. Questo scontro ha ragione di esistere? E se sì, chi dovrebbe avere la meglio? Per scoprirlo dobbiamo analizzare… Le due analisi.

Come funziona l’analisi tecnica

L’analisi tecnica è quella disciplina che consente di stimare la direzione dei prezzi, di ricavare orientamenti per il trading a partire da uno studio oggettivo, tecnico appunto, del mercato. Si basa su alcune regole generali, da alcune definitivi dogmi. I più importanti sono due: la storia si ripete, e i prezzi scontano tutto.

La storia si ripete” significa che il mercato attraversa fasi sempre uguali a se stesse, per giunta con una certa ciclicità. Tutto ciò che accade è in un certo già accaduto. Ciò consente di procedere all’individuazione di pattern, di modelli comportamentali di investitori e asset, che sta poi alla basa dell’intera analisi tecnica.

I prezzi scontano tutto” vuol dire invece che tutti gli “indizi” che capire come e per quanto i prezzi si muoveranno si ricavano studiando i prezzi, una sineddoche che però sta a indicare il mercato in generale.

Gli strumenti attraverso cui si pratica l’analisi tecnica sono gli indicatori, ovvero dei modelli comportamentali di prezzo che, basandosi sulla statistica, offrono segnali di entrata e di uscita. Studiando come un dato indicatore, ovvero un modello, interagisce con il grafico è possibile quindi trarre informazioni importanti ai fini del trading. L’idea che sta alla base, dunque, è che dati certi elementi di base, il prezzo si muoverà sempre alla stessa maniera.

Come funziona l’analisi fondamentale

Tutt’altro discorso per ciò che concerne l’analisi fondamentale, per quanto condivida con quella tecnica un elemento, un principio di base (anche se non viene elevato a dogma). Il principio è quello della “storia si ripete”. Anche l’analisi fondamentale si basa, in un certo senso, su modellizzazioni, la cui ragion d’essere è determinata dalla convinzione che il mercato si muove in maniera ciclica, e che a certi elementi di base corrispondono dati effetti.

Con la grande, grandissima differenza, che qui, ad essere analizzato, non è il grafico bensì…. Tutto il resto. L’oggetto dell’analisi fondamentale è l’ambiente economico, ovvero le notizie che possono riguardare, direttamente o indirettamente, gli asset che si stanno tradando. E’ evidente, qui, il cambio di paradigma, che si muove in direzione opposta ai “prezzi che scontano tutto”. Anzi, il principio di base è che gli asset vengano influenzati pesantemente da quanto accade esternamente, e che lo studio del grafico da solo non sia affatto sufficiente.

Il tutto si traduce nella previsione e nello studio di quelli che vengono comunemente chiamati market mover, ovvero gli eventi in grado di influenzare i prezzi. Tali eventi possono avere una cadenza ben precisa (es. la pubblicazione dei dati macroeconomici, le riunioni delle banche centrali) o possono essere estemporanei, come le dichiarazione di policy maker.

E’ meglio l’analisi tecnica o l’analisi fondamentale?

La questione è sollevata soprattutto dai sostenitori dell’analisi tecnica. Da questo punto di vista, a rendere difficile una conciliazione delle opinioni, vi è proprio il dogma dei “prezzi che scontano tutto”. E’ ovvio che tale premessa attribuisce all’analisi tecnica un carattere di autosufficienza, svuotando, almeno teoricamente, l’analisi fondamentale della sua utilità.

A conti fatti, però, sono necessarie entrambe, ed entrambe hanno il medesimo grado di dignità. Che i prezzi scontino tutto, è al massimo una verità parziale, anche perché alcune dinamiche, molto banalmente, non dipendono da ciò che accade nel mercato, dagli scambi etc. Alcuni movimenti possono essere spiegati solo con una influenza esterna, endogena. E poi, buona parte dei market mover qualche pip lo muovono sempre (se non fosse così si chiamerebbero in un altro modo).

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Dunque, un approccio razionale al trading non può prescindere dall’analisi tecnica come dall’analisi fondamentale, che in questa prospettiva vanno intese come due discipline complementari. Certo, è più faticoso praticarle entrambe, ma tant’è.

Si può discutere su quale delle due sia più facile praticare. A uno sguardo superficiale, è l’analisi tecnica a essere più ostica. D’altronde, la sua pratica impone al trader di lavorare con i numeri, e per giunta di saperne, almeno a un livello parziale, di statistica. Anche visivamente l’analisi tecnica è complicata, visto che – di mezzo – ci sono elementi a grafico certo non immediati da comprendere.

In realtà, è più difficile l’analisi fondamentale. Se quella tecnica è dominata da regole chiare, sempre uguale a se stesse; la fondamentale è più… Imprevedibile. Chi pratica l’analisi tecnica deve imparare a leggere gli indicatori; chi pratica l’analisi fondamentale deve imparare a interpretare l’esistente. Interpretare, ovviamente, è più difficile che leggere.

Per padroneggiare l’analisi tecnica è necessario quindi impegno, e una certa dose di intelligenza. Per padroneggiare l’analisi fondamentale, invece, sono necessari impegno, esperienza e una grande dose di intelligenza, persino di intuito.