L’analisi tecnica è un mondo sconfinato nel quale è possibile trovare innumerevoli strategie di trading, in grado di rapportarci al mercato da un punto di vista operativo. Per creare una strategia vincente sul Forex non è necessario soltanto scegliere con cura una o più tecniche di trading e poi applicarle semplicemente sul mercato. E’ fondamentale creare un complesso di decisioni (metodo) che vanno dalla tecnica al Money Management fino alla gestione dei propri stati d’animo.
Iniziamo a studiare la parte tecnica. Esistono una miriade di sistemi di trading basati su indicatori, oscillatori, incroci di medie mobili e altre tipologie di ingressi. Il modo migliore per trovare un buon setup di entrata sul mercato è partire dalla ricerca di pattern oggettivamente identificabili. I pattern di prezzo, cioè quelli formati da una sola candela, sono le figure di analisi tecnica più adatte per costruire un sistema di trading, sia esso discrezionale o automatico. Così facendo otterremo sempre segnali molto precisi e concettualmente validi.
La scelta dei pattern di prezzo deve essere effettuata dopo aver capito quale stile operativo si intende adottare nell’ambito della propria attività di trading. E’ importante decidere se fare gli scalper, i day-trader oppure i position trader. Ciò influirà tantissimo sulla costruzione del metodo, sugli orari di lavoro, sulle modalità di analisi e sulla gestione del rischio. Nell’80% dei casi è meglio dotarsi di strategie trend-following piuttosto che di inversione del trend, infatti le probabilità di successo aumentano tantissimo anche quando il nostro timing di ingresso non è molto preciso. Non dimentichiamoci che i pattern non sono infallibili, non sono il “Sacro Graal”: bisogna accettare che sui mercati finanziari esiste pur sempre un grado di casualità, per cui è assolutamente necessario fare attenzione al prossimo step nella costruzione della strategia.
Il secondo passo per creare una buona strategia è dotarsi di un valido sistema di gestione del rischio, tenendo conto della nostra capacità di sopportare le perdite soprattutto quando un trade è ancora in portafoglio e non accenna a prendere la direzione sperata. Entrare con una leva eccessivamente elevata rispetto alla nostra percezione del rischio potrebbe facilmente creare problemi nella gestione del trade, in quanto rischieremo di non essere lucidi nei momenti cruciali del mercato. Per il resto, una volta deciso ex ante una strategia d’uscita credibile in base al capitale disponibile sul nostro conto trading, è necessario semplicemente rispettare il piano ed evitare qualsiasi coinvolgimento emotivo.
Infatti, il grande nemico di un trader vive proprio dentro di lui ed è in grado in ogni momento di sabotare l’attività di trading: la paura. Esistono diverse tipologie di paure: sbagliare la strategia, perdere denaro, perdere un movimento di mercato spettacolare, non raccogliere gran parte dei profitti accumulati sulla carta (paper profit). Come combattere queste paure e sconfiggerle definitivamente nel tempo? La risposta è lavorare sulla nostra psicologia e conoscere sempre meglio noi stessi. Per lavorare bene sulla gestione degli stati d’animo estremi – come la paura, l’avidità, la depressione, l’euforia – cercando il più possibile di contenerne gli effetti negativi, è necessario esporsi gradualmente sul mercato evitando così di creare una condizione potenzialmente in grado di generare paura. Il nostro viaggio nella creazione di una strategia vincente dovrà, quindi, necessariamente affrontare questi aspetti psicologici per produrre risultati positivi. Volendo schematizzare un percorso ottimale, nell’ambito della gestione degli stati d’animo rapportati all’attività di trading, bisognerà rispettare i seguenti paletti:
- mettere per iscritto il proprio sistema di trading;
- rispettare il piano d’azione senza alcuna esitazione;
- accettare le perdite come costi fisiologici di gestione;
- lasciar correre i profitti e tagliare le perdite;
- aumentare l’esposizione quando siamo in periodi positivi.