Il rischio è un evento che può influenzare sia in modo positivo che in negativo il raggiungimento degli obbiettivi. Nel trading diventa fondamentale perché se non sappiamo gestire il rischio molto probabilmente nel lungo periodo bruceremo il nostro capitale. L’aspettativa di vita di un conto di trading con un operatore alle prime armi è di circa 3 mesi. Per avere una gestione del rischio perfetta è necessario associare il trading systema agli argomenti che tratteremo in questo articolo.

La prima cosa che dobbiamo definire è il rischio giornaliero che vogliamo assumerci sul nostro conto di trading. Vi consiglio di non superare lo 0,3% se si tratta di conticini da 1.000€ che servono per imparare. Questa percentuale vi risulterà molto bassa, e sicuramente proverete difficoltà a lavorare con essa. I conti sotto capitalizzati servono principalmente per apprendere le tecniche, esercitarsi e migliorarsi. Quindi essendo un capitale piccolo dovreste rischiate al massimo 10/15€ al giorno cioè 1/1,5%. Ma fate attenzione, più il capitale è grande e meno dovrete rischiare.

Come suddividere il rischio

Sui mercati bisogna essere molto dinamici ma allo stesso tempo bisogna saper rispettare le regole. Se avete un rischio di 15 euro avrete diverse possibilità. Potrete fare o 3 operazioni da 5€ o 2 da 7,50€ o una da 15,00€, ma nessuno vi impedisce di rischiare su una 10,00 € e sull’altra 5,00 € o non rischiare nulla. Non è obbligatorio inviare operazioni a mercato, anzi alcune volte non fare trading e osservare è il miglior guadagno che si possa fare. La suddivisione del rischio dipende dalla vostra strategia e dai suoi punti di forza se avete un pattern, che è più profittevole di un altro o, magari avete una situazione grafica che vi piace di più, allocate la maggior parte del rischio su quella operazione.

Stop Loss

In ogni operazione che andrete a fare ci dovrà essere sempre lo stop loss in macchina per evitare di incorrere in errori e di bruciare il conto con una sola operazione. Entrerebbero in gioco fattori psicologici e da quelli è difficile scappare. Quindi è di vitale importanza non dimenticarlo.

Floating

Il floating è l’oscillazione del conto mentre si è a mercato. Non deve mai superare il massimo rischio giornaliero. Per farvi capire vi faccio un esempio: siete a mercato e avete un rischio di 30 euro; a mercato ci sono 3 operazioni con un rischio imposto per ciascuna operazione di 10€; il mercato vi sta andando contro e state perdendo 28 euro; vi accorgete che avete messo male lo stop su un’operazione e lo volete spostare, ma per spostare lo stop vi serve un margine di 4 euro. Quindi spostando lo stop arriverete a 34 euro di stop totale, ma il mercato continua ad andarvi contro e prendete tutti gli stop. Ecco quell’oscillazione è il floating che in quel caso ha superato di 4 euro il rischio giornaliero. Mai e dico mai il floating deve superare il rischio giornaliero. Se farete questi errori non diventerete mai dei Trader vincenti.

Rischio massimo sull’intero capitale

Dopo aver impostato un rischio giornaliero, ovviamente dovrete impostare anche un rischio totale sull’intero capitale per evitare di bruciare tutto e di avere la possibilità di recuperare la perdita senza particolari condizionamenti. Ovviamente, quando si crea un conto non si devono mai mettere soldi che ci servono o risparmi messi da parte per imprevisti. Poiché questo vi influenzerà molto e vi porterà a fare molti errori; nella foga di voler recuperare la perdita perderete tutto. Il rischio totale non deve mai superare il 10% se si tratta di conti sotto capitalizzati, mentre se si tratta di conti importanti il rischio totale non deve superare il 3/5% (dipende da voi e dalle vostre risorse economiche); se arrivate a questo punto dovrete prendere dei provvedimenti.

Plus Post
  • Come prima cosa prendetevi una pausa dai mercati, non accendete il PC e non leggete argomenti di trading o finanza per un po di giorni fin quando non sentirete che la perdita è stata metabolizzata.
  • Analizzate lo storico dal momento in cui avete cominciato a perdere.
  • Controllate se le operazioni sono state fatte sotto news.
  • I condizionamenti esterni al trading.
  • La vostra tecnica e che avete rispettato le regole in tutto e per tutto.
  • Guardate i grafici e cercate di capire se ci possono essere state delle situazione che magari dovrete tenere in considerazione in futuro.

Un Trader vincente analizza quello che fa e non pensa solo a fare trading, al contrario quella è l’ultima cosa.

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Articolo pubblicato da Entony Geluardi – Trader professionista e collaboratore de La Piccola Wall Street.