Lo stress da trading è uno dei fattori interni che ostacolano il cammino del trader verso il successo. Esso ha un’incidenza piuttosto alta nei casi di fallimento. Nondimeno, è una presenza insostituibile. Lo stress accomuna tutti i trader: esperti e principianti, vincenti e perdenti. Ciò che cambia è il rapporto che ciascuno ha con il “suo stress”. Chi lo contiene, lo gestisce e addirittura riesce a convogliarlo in una prospettiva di utilità, è in grado di fare bene e continuare a guadagnare. Tutti gli altri ne risultano limitati. In questo articolo parliamo dello stress e in particolare dello stress da trading, offrendo qualche consiglio per gestirlo al meglio.

Che cos’è lo stress

Dal punto di vista chimico e fisico, lo stress da trading è semplicemente… Stress. Non presenta particolari differenze con lo stress che si prova nella vita quotidiana o nella vita professionale. Tutti sanno più o meno cosa sia lo stress proprio perché tutti lo provano. D’altronde, è una reazione naturale dell’organismo. Tuttavia, capire cosa sia organicamente è fondamentale per riuscire a sconfiggerlo.

Dal punto di vista scientifico, lo stress è la pressione psicologica che un individuo avverte quando è messo alla prova, quando è chiamato a svolgere una attività impegnativa e che, se non portata a termine, può causare danni. Lo stress, però, è soprattutto la reazione il corpo produce a una tale pressione, reazione appunto finalizzata a migliorare le prestazioni. Non a caso il corpo, quando è sotto stress, tende a produrre più cortisolo.

Detta così, sembra che lo stress sia un qualcosa di positivo. E in effetti lo è. Certo, non è piacevole ma almeno è funzionale. E’ uno strumento per riuscire nei propri compiti. Il problema insorge quando lo stress degenera e diventa stress “cattivo”. Molto banalmente, quando la reazione eccessiva. In questo caso si registra l’effetto inverso: lo stress anziché aiutare, compromette. In particolare compromette la lucidità, la capacità di concentrazione. Soprattutto, modifica la risposta emotiva. Ecco che, come uno spettro che piano piano si materializza, compare la paura. Una paura che è paralizzante, che può tendere al panico.

Lo stress, quindi, quando è presente nella misura giusta fa bene. Quando è “troppo” fa male, molto male. Questo accade nella vita di tutti i giorni e accade nel trading. Dall’adrenalina si rischia di passare all’incapacità di reagire.

Come abbiamo già detto, tutti provano lo stress. Alcuni però sono predisposti a sviluppare quello cattivo, eccessivo. Dipende un po’ dalla genetica ma anche dalla propria storia personale, dal carattere, dalle forze cognitive mentali e morali di cui si è in possesso.

Come funziona lo stress da trading

Lo stress nel trading funziona esattamente come lo stress in tutte le altre attività. Si manifesta, però, con effetti e conseguenze abbastanza diverse, che ovviamente sono correlate alle specifiche dinamiche dell’attività di investimento. E’ dunque utile ricapitolare le azioni che in genere un trader stressato compie. Se vi ci ritrovate, accendete il vostro personale campanello d’allarme.

Rallenta o rinvia le decisioni. Chi è stressato tende alla paura. Non sempre ma molto spesso è così. Qualora emergesse questo sintomo, il trader avrebbe molta difficoltà a prendere una decisione, proprio a causa della paura di sbagliare. Peccato che nel trading, soprattutto quando si verificano imprevisti, la velocità di pensiero e decisionale sia fondamentale.

Manca di disciplina. Chi è stressato è molto probabile che faccia fatica a mantenere la barra a dritta, ossia a conservare la lucidità sufficiente a leggere le situazioni e a capire cosa fare. Spesso, quindi, non riesce a seguire fedelmente il suo piano di trading. E, si sa, quando si esce dal seminato i guai sono dietro l’angolo…

Smette di tradare. In realtà, ciò accade quando lo stress ha raggiunto il suo culmine e anzi è passata allo stadio successivo: l’ansia. Questo è un disturbo che deriva in parte dallo stress ma che è in realtà un’altra cosa, e per giunta ben più grave. Ad ogni modo, il trader molto stressato potrebbe smettere di tradare per evitare l’agente che causa lo stress, ossia il trading stesso. Salvo poi rammaricarsi, e stressarsi ancora di più, per aver perso occasioni.

Una soluzione allo stress

Il problema dello stress non è esattamente facile da risolvere. Tuttavia, c’è sicuramente qualche possibilità, se si prendono alcuni accorgimenti concreti, almeno da placarne gli effetti. Sono azioni che chiunque è in grado di mettere in campo. Basta un po’ di pazienza.

Smettere di fare trading. Non per sempre, ovvio. Semplicemente, staccare la spina per un po’. Come minimo, una pausa è utile per fare ordine dentro se stessi, per ricaricare le energie emotive.

Ridurre la frequenza. Molto banalmente, tradare… Un po’ meno velocemente. Diradate la frequenza del trading, se vi sentite stressati, e l’affatticamento emotivo probabilmente passerà. Certo, questo consiglio è più difficile da seguire per chi fa trading intraday o addirittura scalping.

Ridimensionare l’importanza dei trader. E’ il consiglio più difficile da adottare. Anche perché coinvolge, più che la mera operatività, l’intero approccio che si adotta nei confronti del trading. Si tratta di interiorizzare alcuni concetti, i quali hanno la funzione di alleggerire la mente. Il primo concetto da interiorizzare è che la sconfitta fa parte del trading, quindi non occorre farne un dramma. Il secondo, sempre su questa falsariga, è che nessuna sconfitta è irrimediabile, soprattutto se si adotta un buon management. Il terzo è che la propria autostima non dipende dal trading. Molti, e lo stress deriva anche da questo, si identificano con la propria attività di investimento. E’ un processo mentale sbagliato, a cui è bene rinunciare il prima possibile.

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