Il canale dei prezzi è una particolare conformazione grafica che emerge con una certa frequenza. Tuttavia, viene mediamente poco sfruttata dai trader se non a un livello basilare, non esattamente strategico.

Ne parliamo qui, fornendo una panoramica delle implicazioni del canale dei prezzi per l’attività di trading e offrendo qualche consiglio per sfruttarla a dovere.

Una definizione di canale dei prezzi

canale-dei-prezzi

Basta dare un’occhiata all’immagine di questa pagina per comprendere cosa sia un canale dei prezzi. In buona sostanza, si definisce canale dei prezzi quella conformazione grafica che emerge quando i prezzi si muovono all’interno di range “mobile”, che sale verso l’alto o verso il basso. In buona sostanza, quando il canale dei prezzi è attivo, può capitare che:

  • Tanto i massimi quanto i minimi siano sempre più alti
  • Tanto i massimi quando i minimi siano sempre più bassi

Un’altra caratteristica dei canali dei prezzi è che la distanza tra massimi e minimi tende a essere sempre la stessa. Ovviamente, si tratta di una figura ideale. Nella realtà, le distanze sono un po’ più variabili, mentre la velocità con cui si muovono i massimi e i minimi non è mai del tutto regolare.

E’ molto semplice accorgersi della comparsa di un canale dei prezzi. In alcuni casi, quando è piuttosto regolare e simile alla sua versione ideale, basta un colpo d’occhio. In genere, ce ne si accorge quando si tracciano le linee di supporto e di resistenza. D’altronde, un modo per tracciarle prevede proprio l’impiego di massimi e minimi più o meno recenti.

Come sfruttare il canale dei prezzi

Quale significato dare al canale dei prezzi? Come utilizzarlo a fini strategici e operativi? In primo luogo, è necessario comprendere o almeno stimare la sua solidità. Alcuni canali durano giorni, altre settimane, altri addirittura mesi (sono piuttosto rari però).

Quando il canale dei prezzi è solido, il canale può essere impiegato come uno strumento affidabile per tracciare resistenze/supporti. Per esempio, si potrebbe vendere al raggiungimento di una resistenza, acquistare al raggiungimento di un supporto, proprio perché il canale conferisce ai prezzi un minimo di prevedibilità. Da questo punto di vista, a fare molto sono le proiezioni delle linee che racchiudono il canale.

Vale la pena citare anche un piccolo trucchetto, ovvero un modo alternativo per leggere il canale, soprattutto quando mostra segni di regolarità. Come riporta Traderpedia (portale informativo di Trader Link), può capitare che un minimo o un  massimo non riescano a raggiungere il potenziale dato dal range, ovvero si fermino prima della linea del canale precedentemente proiettata.

In questo caso, il successivo massimo (se il problema coinvolge il minimo) o il successivo minimo (se il problema coinvolge il massimo) sforerà la linea, seppur di poco. Essere consapevoli di questa dinamica significa riuscire a guadagnare pip preziosi e agire con un tempismo ancora maggiore.

Un focus sull’analisi grafica

Lo studio e l’impiego dei canali a fini descrittivi, strategici e operativi sono collegati a doppio filo con l’analisi grafica. Molti confondono l’analisi grafica con l’analisi tecnica, vista che quest’ultima ha come “banco di lavoro” il grafico. In realtà, l’analisi grafica è semplicemente una branca della tecnica.

Nello specifica, quella che studia, al fine di un utilizzo strategico e operativo, le figure che si formano a grafico. Le figure, essendo espressione dei movimento di prezzo, sono spesso significanti, ovvero forniscono informazioni sul presente e qualche risorsa per stimare quello che accadrà nel futuro.

Ovviamente, l’analisi grafica può essere effettuata solo se si utilizza un determinato tipo di grafico, il candlestick, o grafico a candele. E’ infatti quello che fornisce il maggior numero di informazioni in assoluto, e che rende possibile la formazione delle figure.

Il consiglio, come al solito, è di non focalizzarsi solo su una disciplina. L’analisi grafica da sola può fare poco, come anche l’analisi tecnica in senso stretto. Il discorso vale ovviamente anche per l’analisi fondamentale. Lo scopo dovrebbe essere quello di recepire segnali affidabili, sulla base dei quali muoversi. L’approccio migliore, dunque, consiste nel far coesistere queste discipline, in modo che una fornisca la controprova dei segnali dell’altra.

ftmo