Il Forex Trading è un’attività complicata, che offre grandi opportunità di guadagno ma, al contempo, nasconde molte insidie. I trader meno esperti, spesso principianti, cercano scorciatoie che possano portarli al successo in breve tempo. Insomma, qualche trucco. Va detto, però, che di trucchi nel senso letterale nel termine non esistono, poiché non esistono strade facili verso la ricchezza. Se però intendiamo il concetto di trucco in senso lato, ossia come di tecniche e approcci “smart”, allora il Forex Trading abbonda. In questo articoli ne descriveremo quattro, per giunta immediatamente eseguibili anche dai meno esperti.
L’istinto
Secondo alcuni, seguire il proprio istinto quando si fa Forex Trading è un errore madornale. Ciò non è vero, non completamente almeno. Ovviamente, l’istinto non dovrebbe essere il motore principale della propria attività di trading, ci mancherebbe. Il rischio, in questo caso, è quello di considerare il Forex come il gioco d’azzardo, e quindi andare incontro alla perdita di capitale e al fallimento.
Ciò non toglie, però, che l’istinto debba avere un ruolo, seppur piccolo. D’altronde è questo ciò che distingue l’uomo dalla macchina: la capacità di interpretazione, anche istintuale, anche a un livello inconscio. Insomma, quando avvertite sensazioni particolari, quando la paura monta, è bene fermarsi un attimo e ragionare su quello che si sta facendo. Utilizzare le proprio emozioni come una sorta di segnale di avvertimento, o un allarme, è utile sì, ma solo in un caso: ossia quando si è raggiunto uno stato di equilibrio, nel quale si riesce a tenere a bada le emozioni e, lungi dall’esserne succubi, ci si approcci in un modo attivo.
L’istinto da solo non porta da nessuna parte. L’istinto accompagnato da senso di equilibro, solidità intellettuale, capacità analitiche, di contro, permette di compiere molta strada. Come si evince, la riuscita di questo trucco, se così si può chiamare, non dipende dall’esperienza ma dalla propria personalità, dalle caratteristiche morali. E’ la persona a salire in cattedra in questo caso, non solo il trader.
Il trend
Un vecchio adagio, molto diffuso tra gli investitori, recita: “Il trend è tuo amico”. Può sembrare una massima esagerata, addirittura dannosa in quanto appiattisce ogni approccio strategico e riduce il margine di discrezione a disposizione del trader. Eppure raramente tradisce. Seguire il trend, infatti, realmente si rivela, nel breve come nel lungo termine, una strategia se non vincente, almeno prudente, moderatamene conservativa. Insomma, se lo stile di trading è basato sulla prudenza, sulla politica dei piccoli passi (come è nella maggior parte dei casi), allora veramente il trend è amico del trader.
Il motivo è semplice: si incontrano molto meno difficoltà a leggere segnali di continuazione piuttosto che di inversione. Anche perché, se di inversione si tratta, è necessario anche trovare parametri importanti e ostici, che riguardano il tempismo. Se si segue il trend, l’unica elemento da scovare, in fondo, è “quanto” durerà il trend stesso, e per fare ciò vengono in aiuto supporti e resistenze, tutto sommato semplici da padroneggiare. Se si cerca l’inversione, non solo è necessario trovare prove a supporto di questa tesi, ma è obbligatorio conoscere quando questa inversione si verificherà. E non è affatto semplice, soprattutto se l’inversione è dettata da fattori emozionali, piuttosto che da un andamento del mercato lineare.
Va poi considerato un altro fenomeno. Il mercato è emotivo. Certo non sempre, e non in maniera decisiva, eppure è vero: l’emozione guida gli investitori. Il modello della razionalità, che vede l’investitore come un attore che agisce sempre in maniera razionale, ha fatto il suo tempo. Ora, si dà il caso che l’emozione più preponderante sia la paura. Ne consegue che la maggioranza dei trader segue l’andazzo, piuttosto che operare in aperta rottura, nel segno della discontinuità. In parole povere, segue il trend. Tutto ciò disegna palesemente un circolo virtuoso, nel quale l’inversione diventa più rara della continuazione e viene innescata solo da eventi di portata notevole. Tutto ciò, ovviamente, nel medio e nel lungo periodo. E’ evidente che nel breve periodo si verifichi una certa dosa di volatilità.
La pazienza
Ecco, questo è un trucco, anzi un consiglio, che pochi seguono, soprattutto se si è all’inizio e si è pervasi, magari a seguito di un trade vincenti, dall’euforia. Molto spesso, per tradare bene è meglio… Non tradare per nulla. Ciò può sembrare un controsenso, ma lo è solo dal punto di vista della sintassi, non della logica. Pensate un po’: chi cerca di cogliere qualsiasi occasione che si presenta nel mercato, ha, in termini assoluti, maggiori probabilità di sbagliare. Chi va troppo spesso al mulino, si infarina spesso. Questo, sia chiaro, è un detto della cultura popolare, non del mondo del trading, ma è comunque utile per comprendere il contesto.
Il consiglio, quindi, è di portare pazienza. Che si traduce in un semplice atteggiamento (almeno a parole): preferire la qualità alla quantità. Non è necessario rispondere sempre presente alla chiamata del mercato, anzi è dannoso, proprio per i motivi raccontati sopra. Ogni tanto, ci si può anzi ci si deve fermare. Certamente, non lo si può fare a caso. La stanchezza, o peggio la paura, non possono rappresentare la bussola. L’elemento da prendere in considerazione è squisitamente tecnico. A monte occorre redigere una strategia e un piano per l’operatività, che comprende la descrizione delle situazioni nelle quali intervenire, e nelle modalità dell’intervento stesso. Non è facile certo, ma è doveroso.
La disciplina
Questo è probabilmente il consiglio più difficile da seguire. La disciplina: una parola che in molti temono, poiché rimanda a situazioni niente affatto confortevoli. Eppure la disciplina è l’elemento fondamentale di ogni carriera di successo. Tutti i trader di successo, che sono diventati ricchi grazie al Forex Trading, sono disciplinati. Non ne esiste nemmeno uno che ha raggiunto i suoi traguardi privilegiando la creatività e la improvvisazione. Può essere una verità spiacevole, che cozza prepotentemente con l’idea romantica del Forex Trading che in fondo molti hanno, ma è così.
Ora, occorre spiegare verso chi questa disciplina è diretta e le modalità con la quale essa dovrebbe presentarsi. Ebbene, la disciplina va mantenuta nei confronti… Di se stessi. Esatto: ognuno deve rimanere fedele a se stesso, deve ubbidire a se stesso, deve fare ciò che dice… Se stesso. Può sembrare un ragionamento astruso, ma acquista una grande solidità se si considera il tipo di “sè” al quale occorre prestare obbedienza. Non il sé dell’operatività, emozionato, pauroso, vulnerabile; bensì il sé della strategia, freddo, efficace, inesorabile.
In parole povere, è necessario – anzi, assolutamente necessario – rispettare la propria strategia e attenersi scrupolosamente ad esso. I colpi di testa, le intuizioni e le improvvisazioni sono assolutamente da evitare, se non in specifiche situazioni come quelle, appunto, descritte nel primo paragrafo (quello dell’istintualità).