Quella tra Forex trading automatico e trading discrezionale è una bella sfida. Una sfida che, però, si gioca sulla pelle dei trader. Tutti, infatti, dai principianti ai meno esperti, sono chiamati a compiere una scelta a riguardo. Perché, questo è evidente, quando la tecnologia progredisce e pone in essere dinamiche o risorse del tutto nuove, che promettono una facilitazione delle attività quotidiane, è assolutamente necessario, se non addirittura obbligatorio, prendere in considerazione cosa c’è di nuovo.
Sia chiaro, il Forex Trading Automatico non è una invenzione recentissima. Tuttavia, è innegabile che negli ultimi anni abbia compiuto passi da gigante, riuscendo a risolvere alcune criticità che erano insite nella sua struttura. Insomma, il primato dell’uomo sulla macchina, almeno da un certo punto di vista (quello dell’operatività, di cui parleremo tra poco), è messo in discussione proprio dal Forex Trading Automatico.
In questo articolo parleremo diffusamente del Forex Trading Automatico e del trading discrezionale, illustrando vantaggi e svantaggi di ciascun approccio e fornendo alcuni consigli per una scelta che sia la più efficace possibile. Chiariamo fin da subito: la questione deve essere risolta, nel proprio intimo, dal singolo trader. Alla domanda “meglio il Forex Trading Automatico o il trading tradizionale” non c’è una risposta oggettiva e valida per tutti.
Forex Trading Automatico e trading discrezionale: cosa sono
Nel mondo del Forex e in quello del trading in generale, a dire il vero non vi è una netta contrapposizione tra i fautori dell’automatico e i fautori del tradizionale. Certo, si segnala una certa eterogeneità nelle valutazioni, ma niente in confronto alla spaccatura che, strutturalmente, si è venuta a formare tra i fautori dell’analisi tecnica e i fautori dell’analisi fondamentale. Ciononostante, è innegabile che la necessità di scegliere tra Forex Trading Automatico e trading discrezionale ponga il trader a un bivio. Una direzione porta a un approccio innovativo, che potrebbe rappresentare – senza comunque drammatizzare nulla – a un salto nel buio. L’altra direzione porta invece a una strada battuta da decenni e decenni, resa più comoda da una prassi ben consolidata e da una tradizione che, nonostante i cambiamenti che si verificano nel mercato, risulta sempre valida e foriera di profitti.
Per chiarire la questione e porre le basi per una scelta serena e consapevole, è necessario capire realmente cosa siano il trading discrezionale e il Forex Trading Automatico.
Possiamo iniziare con un definizione esaustiva, per poi approfondire i concetti.
Il trading discrezionale è un approccio che si basa sulle conoscenze personali e sull’esperienza, nonché sulla capacità di giudizio del singolo trader. Questi raccoglie tutte le informazioni che riguardano l’asset mediante l’attività di analisi tecnica e analisi fondamentale, ricava egli stesso, in prima persona e soggettivamente i segnali, e di conseguenza decidere quando (e come) aprire e chiudere una posizione.
Il Forex Trading Automatico, noto anche con il termine “trading meccanico” consente nell’utilizzo di un software che rileva automaticamente dei segnali e, sempre automaticamente, apre e chiude le posizioni per conto del trader. Questi mantiene ovviamente il massimo controllo sulle operazioni, ma non presenzia alla fase operativa, che è quindi appannaggio del software.
Da queste semplici e brevi definizioni si evince la più importante differenza tra i due approcci: l’operatività. A prescindere dalla strategia e dagli obiettivi di fondo, che possono anche essere gli stessi, l’operatività viene stravolta nelle sue dinamiche e nei suoi tempi. Nel trading discrezionale, il trader materialmente apre e chiude le posizioni. E’ lui a mettere i soldi sul piatto. Nel trading automatico, la fase operativa è presidiata dal software. E’ questo che materialmente “investe”. Tutto ciò pone in essere conseguenze a tutti i livelli: psicologici, pratici, finanziari.
Se da un lato l’assenza dalla fase operativa fa immaginare una perdita di controllo, dall’altro consente al trader di affrancarsi dal convitato di pietra di tutte le operazioni di trading: le emozioni. Nel trading automatico, le emozioni hanno uno spazio ristrettissimo. E questo, vista la portata potenzialmente distruttiva e autolimitante delle emozioni, è senz’altro un bene.
Sbaglia però chi pensa che il Forex Trading Automatico sia totalmente automatico. O meglio, lo è, ma solo nella fase operativa. L’intelligenza artificiale sta senz’alto facendo passi da gigante ma per adesso, almeno in riferimento al mondo del trading, i software non fanno altro che obbedire alle indicazioni del “padrone” umano. Dunque, la parte strategica è ancora appannaggio dell’uomo. Anzi, proprio nel Forex Trading Automatico assume una importanza ancora maggiore. Il perché è evidente: nella variante classica, quella discrezionale, il trader ha – emozioni a parte – il controllo della situazione sempre e comunque. Nell’automatico, almeno di default, la macchina procede per la sua strada, quindi l’intervento umano, in caso di errore, è più lento. Dunque, assume un ruolo di fondamentale importanza l’attività di setting. Insomma, affinché il Forex Trading Automatico sia efficace e non si trasformi in un’arma a doppio taglio, il trader deve dedicare tempo, concentrazione e risorse mentali alla fase di programmazione.
Ora, vale anche per i trader discrezionale il consiglio secondo cui una buona programmazione è alla base di una esperienza profittevole, e che quindi per guadagnare occorre pianificare. Tuttavia, un software è pur sempre un software, poco o nulla dotato di capacità di interpretazione, molto in difficoltà quando si tratta di leggere non un messaggio ma un contesto. La quantità di elementi da prevedere e di azioni da programmare è quindi, nel Forex Trading Automatico, assai elevata.
Vantaggi e svantaggi del Forex Trading Automatico
Alla luce dell’approfondita descrizione che abbiamo operata nel precedente paragrafo, possiamo procedere con l’elenco dei vantaggi e degli svantaggi connessi al Forex Trading Automatico.
I vantaggi principali sono i seguenti.
- Lo spazio per le emozioni si riduce. Lo abbiamo già detto. Le emozioni prendono il sopravvento al momento dell’operatività, quando fattivamente si investe il denaro (e si rischia di perderlo). Questa fase è interamente coperta dal software. Niente (o quasi) emozioni, nessun pericolo che una perdita di lucidità provochi gesti avventati.
- E’ oggettivo e, almeno nella fase operativa, a prova di errore umano. Questo punto si ricollega a quello precedente. Un trader può aver studiato efficacemente il mercato e preparato con cura le sue mosse. Ma quando si trova a tu per tu con il rischio di perdere, l’emozione può giocargli brutti scherzi e farlo sbagliare. Il software non fa niente di tutto questo: apre una data posizione quando si verificano determinate condizioni, e basta.
- Offre importanti opportunità di backtesting. Questa è una opportunità di cui non abbiamo ancora parlato. Il software macina operatività. Questa potenza di fuoco può essere utilizzata, però, anche per provare i trading system su fasi passate del mercato. Applicando al software un ambiente di mercato pregresso (i cui dati vengono forniti dal broker), il trader può capire se il sistema avrebbe funzionato in passato e se quindi può funzionare in futuro. Questa possibilità è appannaggio anche del trading discrezionale, che però deve esperirla manualmente. Con il trading automatico si possono aprire e chiudere posizioni (anche fittizie, come in questo caso) in tutta tranquillità e senza sforzo, per giunta ricevendo un campione statisticamente rilevante.
- Consente di cogliere tutte le opportunità del mercato. L’uomo si stanca, la macchina no. L’utilizzodi software per il trading automatico consente al trader di investire, potenzialmente, 24 ore su 24 e cogliere tutte le opportunità che il mercato pone davanti, e che il trader discrezionale – per mancanza di tempo, per stanchezza o anche solo perché ha una vita al di fuori del trading – perderebbe per strada.
Questi, invece, sono gli svantaggi.
- E’ poco flessibile, non segue i cambiamenti del mercato. La mancanza di flessibilità è frutto di due evidenze, quindi è duplice. Da un lato, il software non è in grado di cambiare in corsa, a meno che non sia il trader a “prevedere l’imprevisto” e imporre una reazione X a un fatto Y. Per il resto non può in alcun modo improvvisare. E tutti i trader sanno che, di tanto in tanto, quando nel mercato accade qualcosa di imponderabile, è necessario prendere decisioni su due piedi. Dall’altro lato, ogni software è sviluppato per rispondere alle sfide del presente. Ciò vuol dire che anche il miglior software, prima o poi, subirà gli effetti dell’obsolescenza.
- Si basa troppo sul dogma del “mercato che ripete se stesso”. Le stesse dinamiche di impostazione, secondo cui la macchina reagisce in maniera X allo stimolo Y, dove sia X che Y devono essere impostati preventivamente (gestione automatica dei segnali a parte) dal trader, si basano su un assunto: il mercato si ripete. Ciò vuol dire che a parità di eventi, si verificano sempre le stesse conseguenze. Ma è proprio vero? Secondo i fautori dell’analisi tecnica sì, però noi lasciamo il beneficio del dubbio e poniamo questo punto nella categoria degli svantaggi.
- E’ troppo facile da usare. Sia chiaro, è facile usare un software, è difficile – molto difficile – usarlo bene. Questa apparente semplicità porta i più sprovveduti a consumare una grande quantità di trading system, anche senza averli testati e aver compreso se fanno al caso loro. Le conseguenze dal punto di vista dei risultati sono ben intuibili.
Vantaggi e svantaggi del trading discrezionale
Questi, invece, i vantaggi connessi al trading discrezionale.
- Si adatta a quanto accade nel mercato. Ok, l’improvvisazione è sempre un male nel Forex. La flessibilità, però, è una dote da tenersi stretta e sfoderare al momento del bisogno. Per esempio, quando le condizioni del mercato mutano in maniera repentina e si deve cambiare in corsa. Bene, l’uomo è capace di farlo, un software no (se non è imbeccato in maniera precisa). All’occorrenza, il trader può persino mutare il suo approccio, se le condizioni di mercato sono mutate stabilmente.
- Consente un controllo ferreo sui trade. Se qualcosa non va, il trader che utilizza l’automatico deve prima di tutto accorgersene e poi intervenire sulla macchina. Il trader discrezionale, invece, vivendo l’operatività in prima persona, ha tempi di reazione molto stretti.
- Migliora il trader. Il trading discrezionale è difficile, manuale per l’appunto. E’ ovvio che consente di maturare competenze molto più in fretta e in maniera più profonda. Questo è un vantaggio perché arricchisce il bagaglio del trader.
E questi gli svantaggi…
- E’ stancante a livello emotivo. Sempre loro, le emozioni. La fase operativa, che è il vero tratto di discontinuità tra i due approcci, nel trading discrezione è esclusivo appannaggio “dell’uomo”. Questo provoca stress, tensione, paura, e se le cose vanno bene… Euforia. In ogni caso, il rischio è una riduzione della lucidità.
- E’ stancante a livello fisico. Tradare è faticoso, si consumano molte energie mentali. Ora, è ovvio che è impossibile rimanere incollati davanti al monitor tutto il giorno. E’ questo, forse, il più grande limite del trading discrezionale rispetto a quello automatico. Un software può tradare 24 ore su 24, una persona reale, fisica, no…
Come scegliere tra Forex Trading Automatico e trading discrezionale
Ora che abbiamo visto i vantaggi e gli svantaggi dei due approcci possiamo dare qualche consiglio per scegliere bene. Ecco alcuni elementi da prendere in considerazione.
Velocità di trading. Se si è abituati a un trading veloce, magari al limite dello scalper, la scelta dovrebbe ricadere sul trading automatico. Con questo, è possibile aprire e chiudere un grande numero di posizioni in un arco limitato di tempo senza soffrire di problemi emotivi, senza accusare il colpo, senza soffrire lo stress.
Tempo a disposizione. Se un trader non ha un’altra attività e può dedicare molte ore al trading, allora potrebbe preferire il trading discrezionale. Se invece la sua giornata è “piena” dovrebbe fare riferimento al trading automatico.
Conoscenze. Se il trader ha un buon bagaglio di esperienza, potrebbe tentare con il trading discrezionale: ha gli strumenti per farlo. Se invece non è molto sicuro delle sue conoscenze, dovrebbe affidarsi al trading automatico. Altrimenti, non riuscirebbe a leggere con efficacia e autonomia i segnali che gli giungono dal mercato e dall’ambiente economico, e la cui interpretazione sarebbe esclusivo appannaggio suo.