Bill Lipschutz è uno dei trader più famosi del mondo. La fama è meritata, viste le sue performance sia come trader indipendente che come stratega nelle banche d’affari. La sua esperienza può essere utile ai trader che intendano conoscere i segreti del trading, con esplicito riferimento al Forex. La sua storia, infatti, è molto particolare, ed è costellata di sconfitte (poche) e di vittorie (tantissime).
In questo articolo presentiamo la figura di Bill Lipschutz e cerchiamo di trarre qualche insegnamento dalla sua storia e dalle dichiarazioni che reso nel corso di questi anni.
Chi è Bill Lipschutz
Bill Lipschutz nasce e cresce a New York in una famiglia che non vanta investitori speculativi. Si è dunque “fatto da sé”. La sua prima avventura nel trading ha luogo durante gli anni dell’università, quando riceve in eredità 12.000 euro in azioni e nel giro di qualche anno li rivende a una cifra 20 volte superiore. Denaro che però perde a causa di alcuni trade fallimentari. Bill Lipschutz si rimbocca le maniche e, ancora prima di laurearsi (in architettura) recupera il capitale.
A questo punto, viste anche le performance di cui è protagonista, decide di fare carriera come trader. Viene ingaggiato dalla Salomon Brother (una banca d’affari di Wall Street), in cui opera per parecchi anni come punto di riferimento per il dipartimento Forex. Già dopo un anno dalla firma del contratto, inizia a macinare prestazioni eccellenti e continua: la media dei profitti da lui generati si attesta sui 300 milioni di dollari all’anno.
Nel 1995, insieme a un vecchio compagno di università, fonda la Hathersage Capital Management, società che opera nel trading. Bill Lipschutz prende fin da subito le redini del dipartimento Forex, per mezzo del quale si occupa delle dieci valute più importanti.
Bill Lipschutz fa parte ancora oggi della Hathersage Capital Management. Proprio da questa posizione, ha acquisita una certa fama non solo come trader, ma anche come formatore. Nel corso di questi anni, tra l’altro, si è lanciato in alcune dichiarazioni molto utili, dalle quali trarre insegnamento.
Gli insegnamenti di Bill Lipschutz
Il tempo come fattore di rischio
Tra le citazioni più famose di Bill Lipschutz spicca la seguente: “Se i trader imparassero a lavorare per il 50% del tempo cui sono attualmente abituati, farebbero un sacco di soldi”.
Cosa significa questa frase? In realtà ha due significati. Uno: più tempo si trascorre con una posizione aperta, maggiore è la propria esposizione e quindi più elevato è il rischio. Due: è sempre bene lavorare su una posizione alla volta, in quanto più posizioni vuol dire più tempo da trascorrere davanti al computer, a tradare, e ciò aumenta la fatica e riduce la lucidità.
Insomma, Bill Lipschutz è uno dei sostenitori del detto inglese “less is more”, che è molto in voga tra i trader.
Il denaro come elemento collaterale
Questa è una delle citazioni più disruptive (e meno scontate) di Bill Lipschutz: “Se il trader è motivato dal denaro, allora è motivato dalla cosa sbagliata. Un trader veramente di successo deve sentirsi coinvolto dal trading, e considerare il denaro come un aspetto collaterale”.
Si tratta evidentemente di un cambio di paradigma, per altro difficile da mandare giù dai principianti. Eppure sono parole di buon senso: il desiderio di generare profitti rischia di creare un circolo vizioso, a tutto detrimento dell’efficacia. Dunque, tanto vale conferire importanza a processi, al modo di fare trading, e cercare semplicemente di fare del proprio meglio. L’ansia da prestazione, infatti, non è uno degli ingredienti per conferire efficacia alla propria attività di trading.
La consapevolezza della sconfitta
Bill Lipschutz è un trader di successo, anche molto ricco, ma ciò non significa che sia vincente sempre e comunque. Nessuno lo è, né può sperare di esserlo. La sconfitta, infatti, è un elemento portante della condizione umana, e il trading non fa eccezione. Da questo punto di vista, è illuminante una citazione di Bill Lipschutz: “Quando il trader affronta un trade perdente, c’è il rischio che si faccia cogliere dal dubbio di non valere abbastanza. Da qui, la paura di fare la mossa successiva. Non ci si può fare niente, se non cercare di controllare la paura. Il trader deve riconoscere la paura, accettarla e andare avanti per la sua strada”.
Questo è uno splendido consiglio, in quanto offre uno spaccato del trader in quanto uomo. Del trader in quanto persona sofferente, in preda alle paura ma che ciononostante riesce ad andare avanti.
L’importanza di alzare l’asticella
“Se la gente ti considera un ‘fissato del trading’ vuol dire che sei sulla strada giusta”. E’ facile fraintendere questa citazione, magari motivandola con la semplice volontà di emergere dalla massa, di vantare un certo grado di anticonformismo. In realtà, questa citazione di Bill Lipschutz ha a che vedere con il concetto di perfezionismo.
Con queste parole Bill Lipschutz invita il trader a perfezionarsi, a non accontentarsi mai, ad ottimizzare i processi di trading in maniera frequente e pervasiva. Inevitabilmente, questo significa sacrificare parte della propria vita privata, ma non c’è scampo: fare trading, e soprattutto farlo a certi livelli, vuol dire diventare dei veri professionisti, e l’unica strada per il professionismo (nel trading come in tutti gli altri ambiti della vita) è il duro lavoro.
Concentrare gli sforzi nella preparazione
“Il grosso del lavoro, nel trading, riguarda la fase di preparazione. Il trading vero e proprio dovrebbe essere poco faticoso”.
Questo, più che un consiglio, è una constatazione, o almeno un invito a gestire in maniera intelligente le energie. La parte più importante, secondo Bill Lipschutz, risiede nella preparazione e non nell’operatività. Anzi, questa deve essere conseguente, come se fosse una semplice appendice, una fase meccanica in cui il grado di imprevedibilità è ridotto all’osso.
A ben vedere, si tratta di un buon approccio. Il trading deve essere programmazione, ovvero strategia, analisi, gestione del rischio. Queste fasi rappresentano la parte più importante del processo di trading, quelle dove si giocano le speranze di profitto. Inoltre, questo approccio consente anche di gestire l’emotività, in quanto conferisce alla fase di esposizione un alone di sicurezza determinato proprio dal lavoro analitico-strategico che la precede.