Le elezioni europee si stanno avvicinando. Un evento, ovviamente, di natura prettamente politica. Eppure, in quanto tale, importante anche per i Forex trader. Anzi, chi commercia in valute dovrebbe stare più che attento ai verdetti delle urne, in quanto potrebbero esercitare un impatto profondo, addirittura drammatico, sul mercato.

Nell’articolo che segue parleremo delle elezioni europee, presentandole come fatto politico e come fatto di trading. Offriremo, infine, alcune indicazioni circa il possibile impatto che potrebbero esercitare sui rapporti tra le valute, soprattutto nel caso in cui si avverasse un preciso scenario.

Lo scenario delle Elezioni Europee

Quelle del 26 maggio 2019 si preannunciano come alcune delle elezioni europee più importanti della storia. Infatti, sono foriere di cambiamento politico. Un cambiamento che, tra le altre cose, sta già verificandosi a livello nazionale. Inoltre, rappresentano l’apice di un periodo ricco di criticità dell’Unione Europea, criticità che da certi punti di vista potrebbero annunciare persino la fine del progetto europeo.

Per la prima volta nella storia delle elezioni europee, gli schieramenti di centrosinistra e centrodestra, approssimativamente coincidenti con le compagini popolare e socialista, potrebbero non avere la maggioranza in Parlamento, nemmeno se si unissero tra di loro. Il motivo di ciò è evidente a chiunque abbia aperto un giornale o visto un tg negli ultimi mesi: i partiti anti-establishment sono in grande spolvero.

I partiti tradizionali hanno affrontato con poca efficacia le crisi sociali ed economiche, sicché hanno perso consenso in seno alla popolazione. Da qui la crescente fiducia in chi si oppone all’assetto attuale. Opposizione che, a seconda del contesto dei singoli paesi viene interpretata ora da partiti di estrema destra, ora (più raramente) da partiti di estrema sinistra, o da partiti che si pongono al di fuori della classica divisione destra-sinistra.

Ad ogni modo, lo scenario è il seguente: centrodestra e centrosinistra in calo, partiti antisistema, spesso interpreti di posizioni sovranista, in forte crescita.

Perché le elezioni impattano sul Forex Trading

Le elezioni, siano esse nazionali o comunitarie, rappresentano un fatto prettamente politico. E allora perché influenzano il mercato e in particolare il Forex? Una domanda legittima, a cui tutti i trader esperti sanno rispondere, almeno approssimativamente. E’ bene, comunque, fare un piccolo recap, ed elencare i due principali elementi di influenza delle elezioni politiche, europee in primis.

La questione delle scelte politiche

I partiti sono interpreti di una visione particolare del mondo (o dovrebbero esserlo). Questa coinvolge numerosi campi del vivere civile, non ultimo l’economia, la finanza, degli investimenti. Dunque, un partito – almeno in linea teorica – non vale l’altro.

E’ per questo motivo che quando a conquistare il potere è un partito che minaccia lo status quo o si pone in aperta contrapposizione al capitalismo finanziario, gli investitori reagiscono molto male. Ovvero, vendendo gli asset di quel paese e spostando il capitale in luoghi più sicuri.

Certo, in molti casi si tratta di manovre dettate più dal sentimento che dalla reale utilità, dal momento che i cambiamenti non vengono realizzati in un giorno, ma tant’è: è una dinamica dalla quale non si può prescindere.

La questione della stabilità politica

C’è anche un altro elemento che, a prescindere dai programmi e dai desiderata politici, caratterizza il rapporto tra elezioni e mercati. Tale elemento sono le considerazioni circa l’instabilità politica. La vittoria di alcune tipologie di partito è foriera – almeno secondo la maggioranza degli investitori – di instabilità interna ed esterna, di problemi e crisi nel rapporto con le parti sociali della nazionale di appartenenza e con le istituzioni di livello superiore.

Ora, l’instabilità è una delle condizioni che gli investitori odiano con più intensità, proprio perché rende più incerto il futuro, e un futuro incerto non può essere la base per investimenti a medio e lungo periodo.

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Dunque, le elezioni impattano sui mercati, Forex compreso, soprattutto quando tra i papabili vincitori figurano compagini che “minacciano” il cambiamento. Questo, infatti, è sempre foriero di instabilità. Paradossalmente, è proprio questo lo scenario che gli investitori temono in relazione alle elezioni europee del 2019. Come già anticipato, il tradizionale dominio dei partiti di ispirazione popolare e dei partiti di ispirazione socialista (o per meglio dire socialdemocratica) è minacciato dai partiti di estrema destra, estrema sinistra, anti-sistema.

Cosa aspettarsi dalle Elezioni Europee

Alla luce dell’attuale contesto politico, gli scenari che potrebbero venire fuori dalle elezioni politiche del 2019 sono due. Proviamo ad analizzarli separatamente.

Popolari e socialisti mantengono la maggioranza in Parlamento

E’ lo scenario preferito dagli investitori di ogni ordine e grado, Forex compreso. Alle tornate nazionali, infatti, il mercato ha dimostrato di apprezzare i risultati caratterizzati da una perpetuazione dello status quo, ovvero da situazioni o di alternanza o di comunione tra i partiti tradizionali di centrodestra e  partiti tradizionali di centrosinistra. Ne abbiamo descritto i motivi nel paragrafo precedente.

Questo scenario, a dire il vero, non è il più probabile. Dunque, nel caso in cui avverasse, certamente sarebbe certamente motivo di euforia per gli investitori. Molto probabilmente, l’euro subirebbe una forte spinta al rialzo.

Popolari e socialisti perdono la maggioranza in Parlamento a favore degli antisistema

Anche questo non è lo scenario più probabile ma, sondaggi alla mano, potrebbe avere più chances rispetto più chance rispetto a quello analizzato nel paragrafo precedente. E’ una questione di analisi politica: è vero che i partiti tradizionali stanno affrontando una crisi di fiducia, ma è anche vero che il fenomeno non riguarda tutti i paesi. In alcuni, i partiti tradizionali tengono botta abbastanza bene.

Ad ogni modo, se i partiti antisistema riuscissero a formare una maggioranza in Parlamento, sarebbe lecito attendersi una reazione non molto positiva da parte dei mercati. Anzi, l’euro potrebbe essere trascinato al ribasso.

Nessun macro-schieramento ottiene la maggioranza politica

E’ il panorama peggiore, sia da un punto di vista politico che economico-finanziario, ma forse più probabile. Secondo gli ultimi sondaggi, ma anche guardando alle vicende politiche dei singoli stati, sembra improbabile che uno dei qualsiasi schieramenti riesca a ottenere una maggioranza tale da nominare un governo (anzi una commissione) solido.

In questo caso, si prospetterebbe una condizione di instabilità politica quasi cronica, che causerebbe, almeno nei primi giorni, un indebolimento dell’euro (come accade spesso in questi casi).

La situazione, sia chiaro, potrebbe essere risolta da alleanza inedite (scenario questo sì niente affatto da scartare), come un’alleanza tra popolari e sovranisti.