Il Forex Trading è un’attività complessa, rischiosa, difficile da imparare e da praticare. Sono in pochi a portare a casa i risultati. Certo è che, chi ce la fa, ha ottime possibilità di farne una professione e, perché no, diventare ricco. Per raggiungere questo obiettivo occorre però superare numerose prove, la maggior parte delle quali si posizionano all’inizio del percorso.
E’ proprio vero, la parte più difficile è proprio quella iniziale. A soffrire di più sono proprio i principianti. D’altronde il tasso di abbandono nei primi mesi è abbastanza alta. Una percentuale di chi inizia, comunque, riesce a continuare. Dunque la missione è possibile. E’ necessario “sapere come fare”. In questo articolo offriamo qualche consiglio utile proprio ai principianti che temono – non senza ragione – di non sopravvivere (finanziariamente, si intende) all’appuntamento con il mercato.
Studiate
E’ il miglior consiglio che si può dare. Lo abbiamo detto a inizio articolo: il Forex Trading è un’attività complicata. Ne consegue che l’improvvisazione è un approccia da evitare. Anche un percorso di studio fatto in maniera frettolosa o inefficace, per quanto in buona fede, può creare danni economici, persino a lungo termine.
Come dovrebbe essere un percorso di formazione? Non è semplice dare una risposta univoca, che valga per ogni caso. infatti, ciascun parte da un bagaglio di conoscenze diverso. Certamente, partire dalla teoria generale per poi specializzarsi sempre di più. Utilizzate qualsiasi canale possibile, dai manuali classici ai videocorsi, dai seminari a blog e ai forum.
Fate pratica con le Demo
In linea di massima, per fare pratica in una qualsiasi attività, è necessario mettersi in gioco nella realtà e assumersi fin da subito le debite responsabilità. Per fortuna, quando si parla di Forex Trading, ciò è vero solo in parte. Anche perché se non fosse vero, i principianti correrebbero dei rischi molto seri.
Per fortuna esistono degli strumenti che consentono di farsi le ossa… Senza rompersele. Sono gli account Demo. Essi consentono di fare trading nel mercato reale ma con soldi finti (anche i guadagni e le perdite sono finti, ovviamente). Grazie alle Demo un aspirante trader può completare in tutta sicurezza il suo percorso di formazione. C’è un ma: gli account Demo, dal momento che propongono il rischio zero, non insegnano nulla per ciò che concerne la tenuta mentale.
Specializzatevi in una o due coppie di valute
Questo è un consiglio che viene spesso disatteso. Da sempre, efficacia e specializzazione vanno di pari passo. Una conoscenza vasta ma superficiale è spesso non spendibile. Questa è una verità (più o meno) universale, che riguarda la vita quotidiana, la vita professionale etc. Riguarda, ovviamente, anche il Forex Trading.
Dunque, a mano a mano che studiate, che formate il vostro bagaglio tecnico, specializzatevi in poche coppie di valute e insistete su quelle. Ci sarà tempo per spostare le proprie competenze verso altri asset, per quanto la “riconversione” sia un concetto da prendere con le pinze.
Conoscete voi stessi
Questo è chiaramente un consiglio che riguarda il rapporto – molto complesso e variegato – tra Forex Trading e psicologia. Un rapporto che non si indaga mai abbastanza, visto il ruolo preponderante che gioca la sfera psichica nell’attività di trading. Non c’è da stupirsi: il trading è un’attività stressante, e l’unico modo resistere a un’attività stressante è mettere in campo una personalità non necessariamente forte, ma adeguata.
Conoscere se stessi vuol dire conoscere i propri limiti. Forse non sarà il trading a permettervi di superarli, ma almeno sarete in grado di riconoscere quegli elementi e quegli eventi in grado di stimolare pericolosamente i vostri punti deboli. Di conseguenza, se possibile, sarete anche in grado di evitarli.
Imparate a controllare le vostre emozioni
Molto facile a dirsi, molto difficile a farsi. Ci dovete comunque provare se non a controllarle, almeno a limitarne gli effetti. Le emozioni, infatti, sono nemiche del trader, a prescindere dal loro segno: l’euforia può fare più male del panico. Anzi, spesso lo fa, anche perché l’euforia spinge il trader all’imprudenza, il panico nella maggior parte dei casi paralizza.
Tutti i trader lottano con le proprie emozioni, persino i più esperti. La differenza sta nell’efficacia di questa lotta. Come fare? Il percorso è lungo, ma inizia con l’abitudine. Una volta che avete provato un ampio spettro di emozioni durante la vostra attività di trading, potete iniziare – proprio perché vi sono note – a domarle. Nel frattempo, provate a maturare un approccio quanto mai impassibile, atarassico.
Preparatevi mentalmente a vivere momenti molto stressanti
Che il Forex Trading sia una fonte quasi inesauribile di stress non c’è dubbio. Lo stress è dovuto principalmente a due elementi: l’imprevedibilità del mercato e la paura di perdere il denaro.
Il mercato è imprevedibile per un semplice motivo: è “governato” da essere umani (che per natura sono imprevedibili) e soprattutto da tanti essere umani. E’ anche e soprattutto il numero a generare imprevedibilità.
La paura di perdere il denaro accompagna sempre il trader, anche perché è una paura legittima. Non si sta investendo su un conto deposito e nemmeno su una banca, ma in un’attività – appunto – potenzialmente imprevedibile.
Preparatevi mentalmente a perdere
Questo è uno strano consiglio da dare. Più che un consiglio, sembra un tentativo di mettere le mani avanti, o una professione di… Sfiducia. Eppure, è importantissimo prepararsi mentalmente alla perdita. Anche perché la perdita è semplicemente inevitabile. Tutti perdono, dal principiante all’esperto. Il problema, il vero elemento dirimente, sta nel “quanto”.
Ovviamente, i principianti perdono infinitamente più degli esperti. Dunque, preparatevi. Mentalmente, per attutire il colpo. Tecnicamente, per far sì che la perdita non comprometta il vostro cammino verso il successo.
Non copiate per intero le strategie altrui
Questo è un errore che fanno spesso i principianti, vuoi per la ricerca spasmodica della comodità, vuoi per l’insicurezza (sentimento condivisibile), vuoi di contro per la sopravvalutazione delle proprie competenze. Fatto sta che spesso si seguono strategie create da altri… E si perde. Non che prendere spunti da altri sia sbagliato. Ma, appunto, di “prendere spunti” dovrebbe trattarsi.
Anche perché ciascuna strategia funziona solo a determinate condizioni, solo se il trader segue un determinato approccio, possiede e opera con un certo stile. Anche le differenze di capitale rendono spesso le strategie non pienamente replicabili.
Dunque, cosa si dovrebbe fare? Semplice (a dirsi): create la vostra personale strategia. O, per lo meno, adattatela al vostro stile di trading.
Non forzate il vostro stile di trading
Per adattare una strategia altrui occorre conoscere il proprio stile, il proprio modo di fare. Quando si parla di Forex Trading, non è così scontato.
In ogni caso, e questo è un consiglio che fa il paio col precedente, non forzate la mano. Se una strategia vi impone di cambiare approccio (soprattutto per ciò che concerne il rischio), cambiate strategia.
Create una routine
La routine è uno strumento molto utile e relativamente a portata di mano. Vale per tutte le attività che richiedono impegno e concentrazione: la routine rende più efficienti in quanto consente di impiegare – nei limiti dell’attività che si sta compiendo – la memoria procedurale. Inoltre, la routine rassicura, e solo i trader sanno quanto ci sia bisogno di sicurezze (o senso di sicurezza) durante l’attività di investimento speculativo.
Dunque, se decidete di intraprendere la strada del Forex Trading, create una vostra routine. Per esempio, ritagliate per il trading un numero fisso di ore, e una porzione della giornata (che dovrà essere sempre la stessa)
Siate semplici nell’analisi tecnica
Questo è un consiglio che pochi, almeno all’inizio, seguono. Il motivo è quasi banale: è diffusa la percezione che semplicità faccia rima con inefficienza, e che la complessità sia sinonimo – al contrario – di efficienza. Nella stragrande maggioranza delle azioni quotidiane, ciò è falso. Nel Forex Trading, almeno quando si è all’inizio, è falso sempre.
Complicare le cose non vi aiutare a risolvere i problemi. Anzi, vi costringerà a perdere di vista la visione di insieme, riducendo l’efficacia della vostra analisi.
Dunque, non abbondate di indicatori, oscillatori e tecniche analitiche. Sceglietene poche, consolidate, efficaci.
Non affidatevi esclusivamente all’analisi tecnica
L’analisi tecnica è una risorsa insostituibile, essenziale, ma non certo l’unica. Eppure molti, specie agli inizi, manifestano una fiducia cieca nel grafico e nelle evidenze che è in grado di esprimere. In questo modo, però, perdono per strada l’altra “metà” dell’analisi, che è la cosiddetta “fondamentale”.
Per analisi fondamentale si intende lo studio, in una ottica di predizione, di quanto accade nell’ambiente economico e politico. Sono tantissimi gli eventi che possono influenzare il mercato, a volte repentinamente e in modo prevedibile. Su tutti, la pubblicazione dei dati macroeconomici.
Sapere come leggere questa incredibile mole di dati e, se possibile, anticiparli è essenziale per ottimizzare la propria attività di trading.
Ragionate sul capitale di partenza
Quello del capitale è un aspetto importantissimo. E’ necessario partire con tanto denaro o si può partire con un capitale ridotto? Dal punto di vista tecnico, bastano poche centinaia di euro per operare nel mercato. D’altronde i broker ormai da molti anni si sono aperti alla massa, e per farlo hanno abbassato drasticamente i depositi minimi.
Tuttavia, non è detto che sia consigliabile. Il motivo? Semplice: i guadagni (eventuali) sarebbero troppo risicati. Non c’è niente di male in questo, ma potrebbe generare una dinamica pericolosa, ovvero la ricerca dell’utile a tutti i costi. E qui si giunge direttamente al prossimo consiglio.
Non abusate della leva
Specie chi inizia con un capitale minimo, e vede utili molto bassi (se li vede), è tentato di forzare la mano, di accelerare il percorso che (dovrebbe) portarlo al successo. Per tale motivo, tende a impiegare una leva alta. La leva, sia chiaro, può essere uno strumento utile. Peccato che sia un’arma a doppio taglio che può, potenzialmente, portare all’azzeramento del conto.
Il consiglio è di pensarci cento volte prima di utilizzare una leva. In ogni caso, di scegliere una leva bassa, non certo in grado di fare a pezzi il proprio conto se le cose vanno male.
Ragionate sulle commissioni e sugli spread
Magari, nonostante il vostro status di principiante, riuscite già a macinare gli utili. Certo, agli inizi i guadagni potrebbero essere poca cosa ma le performance promettono bene. Salvo poi scoprire che buona parte dei guadagni è eroso dalle commissioni del broker. E’ un rischio niente affatto peregrino, anzi.
Il consiglio, quindi, è di ragionare sulle condizioni economiche prima di scegliere questo o quel broker. Per inciso, in genere i broker market maker non scontano le commissioni ma solo gli spread. Di contro, i broker ECN scontano quasi sempre le commissioni ma raramente prevedono degli spread.