Se il tuo scopo è imparare il trading, dovresti porre la massima attenzione al percorso di formazione. Infatti, il trading non è la più semplice delle attività, anzi è molto complessa anche per chi ha alle spalle un bagaglio di conoscenze all’apparenza sufficiente.

Nel corso degli ultimi anni, le possibilità per imparare il trading sono aumentate a dismisura. In merito va anche alla diffusione di contenuti didattici, in grado di risultare utili anche a chi non ha mai investito in vita sua, non in maniera speculativa almeno. Spesso, le risorse formative sono addirittura gratuite. Proprio su di esse vorremmo concentrare la nostra attenzione. Sono davvero utili? Consentono realmente di imparare il trading? Domande più che legittime, a cui cercheremo di dare risposta.

Il vantaggio delle risorse gratuite

Per risorse gratuite intendiamo e-book, video, webinar che in cambio della loro fruizione non chiedono alcuna contropartita. Può sembrare strano ma nel web abbondano. Molto spesso sono considerate un punto di riferimento per i profani meno attrezzati non solo dal punto di visto delle conoscenze ma anche economiche. Dunque, la richiesta è ancora oggi molto alta e non stupisce che molti abbiano scelto di basare il proprio percorso di formazione esattamente su questa tipologia di risorse.

Le risorse gratuite hanno un vantaggio, che è quasi pronostico riferire: sono gratis. In un mondo in cui il capitale ricopre una grande importanza, fa certamente piacere ritrovarsi con del materiale gratuito, che dunque non impone alcuna spesa o investimento prima ancora di iniziare.

A fronte di questo vantaggio, che è comunque da prendere in considerazione, le risorse gratuite si caratterizzano per alcuni difetti “strutturali”, insiti nella loro stessa natura. Ne parliamo nel prossimo paragrafo.

Gli svantaggi delle risorse gratuite

Tutti gli svantaggi connessi alle risorse gratuite dipendono dalla loro stessa gratuità, dunque rappresentano Il rovescio della medaglia di quello che è il loro vantaggio più grande. Inoltre, va preso in considerazione una dinamica, della quale molto spesso gli aspiranti trader sono completamente all’oscuro. Le risorse gratuite di tipo didattico, in buona parte dei casi, non sono altro che uno strumento di marketing. Certamente legittimo, potenzialmente utile, ma pur sempre un modo per attirare clientela, strappare un contatto o intraprendere  – ripetiamo, in maniera del tutto legittima – una qualche relazione di tipo fornitore utente.

In questa prospettiva, appare chiaro che le risorse gratuite non possono essere considerate delle risorse “complete”, in quanto non fanno altro che fungere da preludio a un qualcosa di più complesso, dunque costoso. Non è un caso che corsi, video e webinar gratis appaiano incompleti, quasi come se fossero delle anteprime. E’ una delle tante declinazioni del concetto di “contenuto di valore gratuito”, a cui sono tanto affezionati i marketer.

Anche qualora dietro la risorsa gratuita non si celasse un intento “commerciale”, o un secondo fine connesso alle esigenze di marketing, è molto probabile che esse si rivelino comunque insufficienti a garantire un percorso formativo completo. Se sono gratuite, allora chi le ha redatte non ha certamente prestato il massimo impegno alla sua realizzazione. Si tratta di una dinamica logica, che ha a che vedere con il buon senso.

Il rischio, che è veramente grande, è quello di ritrovarsi con una risorsa didattica sì gratuita, ma ma anche incompleta o superficiale, o entrambi.

Come usare le risorse gratuite

Tutto ciò significa che le risorse gratuite debbano essere ignorate? In realtà no, possono avere uno scopo e, alla fine dei conti, possono risultare davvero utili. Semplicemente, è necessario utilizzarle nel modo corretto, e inquadrarle per quello che sono realmente.

Dunque, a cosa servono le risorse didattiche gratuite? Per esempio, potrebbero risultare utili nella veste di “indice”. In quanto materiali per loro stessa natura superficiali, possono fornire un’idea di cosa studiare, di tutti quegli elementi e quelle conoscenze da approfondire in un’altra serie. non è un’applicazione da poco, anche perché la più grande difficoltà degli aspiranti Trader e “capire cosa studiare”, prima ancora che mettersi davanti al computer o con il naso sui libri.

Inoltre, le risorse gratuite potrebbero aiutare gli assoluti profani della materia a capire se il trading fa realmente al caso loro. Tutto ciò non è scontato, anche perché l’interesse avvertito dalla gente comune potrebbe rivelarsi effimero e transitorio. Le risorse gratuite consentono, senza costi, di sperimentare un primo contatto con la materia, e dunque verificare le proprie reali intenzioni nei confronti di essa. Anche questo è uno scopo più che nobile e una funzione davvero utile, in quanto non sono pochi coloro che, ammaliati da una qualche testimonianza o da una campagna pubblicitaria bene organizzata, aprono un conto per poi scoprire che il trading non fa per loro.

Come imparare a fare trading

Le due funzioni che abbiamo appena elencato intervengono In una fase precedente alla formazione vera e propria. Dunque, il dilemma rimane due. Come formarsi? Come imparare il trading? Ebbene, il consiglio è di affidarsi a realtà ben inserite nel contesto didattico e finanziario.

L’ideale è acquisire materiale didattico, a questo punto a pagamento, redatto da chi ha esperienza nella formazione e nel trading allo stesso tempo. Anche in questo caso, le risorse abbondano. Molto spesso sono messe a disposizione direttamente dai Broker, altre volte da formatori indipendenti.

Il consiglio comunque è di indagare a fondo sulla qualità dei contenuti ma anche sull’autorevolezza di chi li espone, a prescindere che si tratti di un corso strutturato, di un webinar, di un e-book o di un libro vero e proprio.

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