L’espressione “money management” è traducine in italiano come “gestione del denaro”. Questa disciplina è però onnicomprensiva e riguarda non solo il modo con cui si ottimiza il capitale ma anche le tecniche di controllo del rischio. In quest’ultimo caso, si parla di “risk management”, che può essere definita come una branca del money management.
Lo scopo del money management è ottimizzare il profitto, consentendo al trader, inoltre, di ridurre le perdite potenziali.
Gli ambiti principali del money management sono essenzialmente due: gestione del rischio e position sizing.
La gestione del rischio, ossia la già citata risk management, può essere praticata per mezzo numerose tecnichee. La più efficace, nonché semplice, ha a che fare con gli stop loss. Con il termine stop loss si intende il livello del prezzo raggiunto il quale il trade viene chiuso in automatico. Serve per impedire che le perdite raggiungano cifre insostenibili oppure per uscire dal mercato quando, secondo analisi effettuate in precedenza, è ragionevolmente certo che il trade non si riprenderà in tempi brevi. Per posizionare lo stop loss si fa spesso riferimento ai supporti e alle resistenze, nonché ai minimi e ai massimi di sessione.
Il position sizing è un argomento più complesso. Il suo scopo è suggerire al trader la quantità di denaro che deve investire nel singolo trade. Nel corso degli anni sono emerse numerose teorie, e addirittura formule, in grado di offrire al trader questa preziosa informazione. La più famosa è la formula di Kelly, che si basa sui dati raccolti dall’investitore stesso e che riguardano trade simili a quello oggetto di analisi. In alternativa si può utilizzare una regola convenzionalmente accettata, che suggerisce di non investire in un singolo trade massimo il 2% del proprio capitale.
Il money management non è solo un campionario di tecniche, bensì una disciplina che si fonda su una data mentalità. Essa spinge con forza alla prudenza, mette in guardia il trader dalle spese troppo pretenziose, dalla tendenza a compiere il passo più lunga della gamba, lo stimola ad analizzare con attenzione i rischi e i benefici.
E’ grazie al money management che il trader riesce a tenere sotto controllo un elemento che nel Forex trading risulta alla lunga imperante: il rischio. Si può considerare il money management con un punto di riferimento sia nelle situazioni di tranquillità che in quelle più caotiche.