Ufficialmente, il Forex Trading non ha orari. Quello valutario, infatti, è uno dei pochi mercati aperti 24 ore su 24. Ovviamente, osserva dei periodi di chiusura, e specificatamente durante i weekend. In linea di massima, però, si può affermare che sia “sempre aperto”. Una opportunità non indifferente, questa, in quanto equivale a un numero maggiore di occasioni da sfruttare. Tuttavia, ciò non significa che un orario valga un’altro. In base alle sessioni borsistiche attive, e soprattutto alle sovrapposizioni, il Forex Trading può essere più o meno partecipato e soprattutto più o meno volatile.

Le tre sessioni

Il Forex Trading è pesantemente influenzato dalle borse, ovvero dagli scambi che avvengono nelle principali piazze mondiali. Dunque, quando una sessione è attiva, giungano da essi elementi in grado di spunto per i trader, che di conseguenza affollano con più o meno vigore il mercato valutario, causando una certa tendenza alla volatilità.

La sessione asiatica. Essa corrisponde alle piazze di Tokyo, Singapore, Sidney. A seconda dell’ora legale/solare italiana, può iniziare alle 23.00-00.00 e concludersi alle 10.00-11.00. In genere, in questa fascia oraria non accade granché, e tanto nel mercato azionario quando in quello valutario gli investitori cercano di consolidare le posizione. Inoltre, il numero dei partecipanti è basso. Il risultato è una volatilità minima e, a meno di notizie clamorose e improvvise da scontare, i prezzi variano sempre di poco.

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La sessione europea. Essa corrisponde alle piazze di Francoforte, Milano, Parigi, Madrid. A seconda dell’ora legale/solare, inizia alle 08.00-09.00 e si conclude alle 17.00-19.00. In questa fascia oraria, il gioco inizia a farsi interessante. I partecipanti ai rispettivi mercati aumentano, vengono rilasciate notizie economiche in grado di fungere da market mover, le azioni salgono e scendono. Tutto ciò, ovviamente, ha un pesante riflesso nel Forex e nello specifico un aumento della volatilità sensibile, almeno rispetto alla “tranquillità” asiatica.

La sessione americana. Essa corrisponde principalmente alla piazza di New York, che è considerata la più importante assoluta. A seconda dell’ora legale/solare può iniziare alle 14.00-15.00 e finire alle 22.00. E’ un momento cruciale per tutti i mercati, non solo per quello azionare. E’ in genere durante la sessione americana, infatti, che si “fanno i giochi”, ovvero vengono confermati i trend che devono essere confermati, e invertiti i trend che devono essere invertiti. Se la sessione asiatica è di consolidamento e quella europea è di posizionamento, quella americana può essere definita di definizione. Ovviamente, tutto ciò è vero da un punto di vista idealtipico. Nella realtà, tutto può accadere in qualsiasi momento. Ad ogni modo, la volatilità è molto alta all’inizio, fino a scemare verso la fine della sessione.

Volatilità e sovrapposizioni

Come abbiamo visto, a ogni sessione corrisponde il suo grado di volatilità. Tuttavia, se si intende fare un discorso sulla volatilità nel Forex, occorre parlare necessariamente delle sovrapposizioni. Infatti, è in corrispondenza delle sovrapposizioni di sessione che avvengono i movimenti più interessanti, e gli aumenti di volatilità più significativi.

La sovrapposizione Asia-Europa. Questa sovrapposizione, che di fatto si verifica all’apertura della borsa europea, quando i due continenti si incrociano, si caratterizza per movimenti sui generis. Si apprezza, infatti, un aumento improvviso del numero dei partecipanti, e si passa dalla calma piatta alla frenesia. Il mercato valutario (così come gli altri) diventa, almeno per un’ora, molto volatile. Tuttavia, il numero dei partecipanti non è così alto da “sostenere” gli spostamenti dei prezzi. Il risultato è un maggiore rischio di falsi segnali. Proprio di questi devono tenere conto gli investitori che intendono fare trading sull’onda della sovrapposizione Asia-Europa.

La sovrapposizione Europa-USA. In questo lasso di tempo, che dura almeno un paio d’ore, il mercato raggiunge il suo massimo, ovvero il picco sia nel volume degli scambi sia nel numero dei partecipanti. La volatilità, almeno nelle fasi iniziali della sovrapposizione, è estremamente alta. Parallelamente, però, essa è sostenuta appunto dal tasso di partecipazione. Il rischio di falsi segnali, dunque, almeno da un punto di vista ideal-tipico, è minore rispetto all’incrocio Asia-Europa. Inoltre, i segnali sono sostenuto dai market mover che, a partire dalla mattina, dirigono gli scambi e offrono punti concreti.

In linea di massima, dunque, si può affermare che i momenti di massima volatilità nel Forex Trading si verificano sempre all’apertura delle borse europee, quando le sessioni Europa-Asia si incrociano; e all’apertura della borsa di New York, quando si incrociano le sessioni europee e asiatiche. Tuttavia, affinché si eviti i rischi di falsi segnali, è bene propendere per quest’ultima sovrapposizione.