Patrick Bet-David è il protagonista di un video che ha suscitato molto interesse. Certamente per gli insegnamenti che si propone di impartire ma anche e soprattutto perché è capace di emozionare. Non è un caso che conti, ad oggi, migliaia e migliaia di visualizzazioni (lo potete visionare qui sotto). Il video dura poco più di un minuto, nel quale racconta la sua storia, come ha fatto ha diventare ricco (molto ricco). La cosa strana è che non ha fatto riferimenti alla sua vita personale ma si è mantenuto sul vago, descrivendo semplicemente il suo approccio di fronte alle sconfitte. Il suo mantra, in definitiva, è “rialzarsi, sempre”.
Insomma, un insegnamento valido per tutti. Non rimane che rispondere a una domanda: da che pulpito? Chi è realmente Patrick Bet-David? Come ha fatto “i soldi”?
La sua storia è rocambolesca ma dimostra la cifra, la tempra di quest’uomo che si è fatto da solo. Patrick Bet-David è nato in Iran nel 1978. A soli 9 anni scappa in Europa, precisamente in Germania, e trascorre due anni da rifugiato. Poi, insieme alla sua famiglia, emigra negli Stati Uniti. A 26 anni si arruola nell’esercito poi, non si sa come, diventa un agente di Morgan Stanley per il recupero credito. Annoiato dal posto fisso e dal lavoro di ufficio, si licenzia e si mette in proprio. Parte da una idea: aiutare le persone a rimettere i propri debiti. Apre quella che a tutti gli effetti è una società di consulenza, che però offre un servizio di pianificazione economica. Poi, a partire dagli anni 2000, si dà alla formazione, scrivendo libri dai contenuti spiazzanti e diventando un guru per chi, come lui, partendo dal nulla vuole arrivare al successo.
Quali insegnamenti si possono trarre dalla storia di Patrick Bet-David? Sicuramente si evince una forte ambizione in lui, a tal punto da spingerlo a licenziarsi dalla Morgan Stanley. L’ambizione, però, da sola non è sufficiente: è necessaria un’idea, che parte da un bisogno del cliente.
Un insegnamento controverso riguarda lo studio. Secondo Parick Bet-David, lo studio accademico non deve essere al centro del percorso di formazione. Il suo consiglio è di iniziare a lavorare presto e imparare sul campo. Un altro insegnamento, questo certamente più canonico, è di agire anche in presenza di una crisi, che può riguardare se stessi o l’ambiente esterno. Le crisi sono uno strumento del cambiamento, che vuol dire anche “cambiamento in meglio”, per chi è abbastanza bravo da cavalcare l’onda.