Negli ultimi anni, il Forex Trading si è reso protagonista di una formidabile ascesa. Merito dei broker, che hanno deciso di aprire le porte dell’investimento speculativo online anche alla gente comune, predisponendo interfacce semplici e un servizio di assistenza all’avanguardia. Fare Forex perché “lo fanno tutti”, o almeno lo fanno in molti, non è però una motivazione sufficiente. Alla base, ce ne sono altre molto più importanti. Ecco 7 motivi per cui vale la pena imparare a fare Forex Trading.
Redditività
Sia chiaro, il Forex Trading non è un gioco da ragazzi o un’attività da intraprendere a cuor leggero, con spirito di osservazione. Anzi, è un’attività molto complicata che assorbe tempo, risorse materiali e risorse intellettuali. Per comprendere appieno le difficoltà che si possono incontrare è sufficiente tenere a mente un dato: alla fine dell’anno, l’85% dei trader conclude l’anno in perdita. Una percentuale molto alta, che in linea teorica dovrebbe spingere la gente comune a tenersi alla larga da questo tipo di pratica. Se è vero, però, che l’85% è perdente, vuol dire che c’è un buon 15% che porta a casa un guadagno, che è gioco forza mediamente soddisfacente o molto soddisfacente.
I risultati, infatti, quando ci sono (e come abbiamo visto non è per nulla scontato) sono in genere piuttosto interessanti. Già questa è una ragione per imparare a fare Forex Trading. D’altronde, lo scopo è guadagnare. Certo, ci si può divertire, si può provare adrenalina, ma dovrebbe essere un effetto collaterale, per giunta nemmeno auspicabile in quanto le emozioni possono compromettere la lucidità.
Percorso di formazione agevolato
Non c’è dubbio, lo abbiamo già accennato: improvvisarsi trader è una pessima scelta. Chi si approccia a questo complicato mondo con improvvisazione è destinato a perdere il capitale. Certo, la fortuna può girare dalla sua parte per un paio di trade, forse per qualche mese, ma prima o poi accade l’evento più spiacevole che può capitare a un investitore: perdere il denaro.
Dunque, occorre partecipare al mercato con cognizione di causa, solo dopo aver maturato un sufficiente bagaglio di conoscenze e competenze. Ora, grazie soprattutto alla fama che il Forex ha conquistato negli ultimi anni, il percorso di formazione – anche per chi è a digiuno di finanza – è molto agevolato. Non ci sono università dedicate al mercato valutario, sia chiaro. I canali formativi sono inseriti in ben altri contesti, ma sono ricchi e accessibili. Per esempio, ci si può formare direttamente presso i broker, che spesso mettono a disposizione materiale didattico. Ci si può formare sui manuali, che nella maggior parte dei casi – e sull’onda del successo del Forex – sono stati tradotti in italiano. Su internet sono presenti numerosi forum nel quale è possibile dialogare con i trader esperti o semplicemente prendere coscienza delle loro tecniche. Insomma, per chi vuole imparare, le risorse non solo sono più che sufficienti ma anche a portata di mano.
Varietà
Il senso comune tende a considerare il mercato valutario come poco variegato, quasi monolitico. D’altronde, c’è solo un tipo di asset in gioco: le valute. E invece, per chi si approccia al trading con uno sguardo attento, la varietà è proprio uno dei pregi del Forex Trading. Le valute, infatti, sono molto differenti tra di loro e ciascuna di esse reca in sé opportunità straordinarie. Ciò vale per le “major”, ossia per il dollaro, l’euro, la sterlina, il franco svizzero, ma anche per quelle “esotiche”, come il dollaro australiano, il dollaro canadese, la lira turca etc. Questa varietà di caratteristiche, che si traduce in varietà di opportunità, deriva dalla diversità delle economie sottostanti, quindi dall’eterogeneità dei market mover. Il risultato sono condizioni di liquidità e di volatilità mutevoli, che si addicono a tutti i profili di trader esistenti.
Orari flessibili
I mercati tradizionali sono regolati da un orario abbastanza circoscritto. Per esempio, le borse sono aperte dalle ore 9 alle 17, cinque giorni su sette. Nel weekend sono chiuse. Per il Forex è in parte diverso. La chiusura nel fine settimana è presente anche nel mercato valutario, ma non quella serale e notturna. In definitiva, il Forex è sì aperto cinque giorni su sette, ma anche “acca ventiquattro”. Certo, chi mantiene aperte le posizioni anche dopo la mezzanotte deve fare i conti con i tassi overnight, ma questo elemento, lungi dal rappresentare un qualcosa di sempre negativo, può diventare una risorsa.
Inoltre, poter investire attivamente ventiquattro ore su ventiquattro pone in essere dinamiche particolari, che consentono al trader, potenzialmente, di sfruttare un gran numero di occasioni. Il trader, infatti, può investire su valute diverse a seconda dell’ora del giorno e della notte, approcciandosi al trader secondo il principio del carpe diem.
Ovviamente, prima di raggiungere una preparazione tale da occupare più segmenti di mercato contemporaneamente, è necessario fare molta strada.
Investire ovunque
Un altro motivo per imparare a fare Forex è la possibilità di tradare dovunque, in qualsiasi luogo. A dire il vero, questa è una possibilità concessa agli investitori di molti altri mercati, ma ha nel mercato valutario la sua espressione più pura. Il merito va ai broker, che mettono a disposizione piattaforme in grado di operare sostanzialmente in cloud, semplicemente accedendo a un account su internet, o dal proprio smartphone.
La possibilità di utilizzare il proprio conto di trading da qualsiasi parte del mondo pone in essere un vantaggio fondamentale: poter sfruttare tutte, ma proprio tutte le occasioni che il mercato pone davanti. Può accadere, per esempio, che un segnale raggiunga il trader quando questi è lontano dal PC. Grazie alle piattaforme che girano direttamente sul browser, sulle piattaforme mobile o addirittura su un Forex VPS è possibile sfruttare le occasioni anche mentre si è da tutt’altra parte.
Ovviamente, tutto ciò può provocare stress, in quanto dà la sensazione di non poter mai staccare la spina. Il consiglio è di utilizzare il buon senso: se grazie alle nuove tecnologie è possibile fare trading sempre, non è detto che lo si debba fare per forza.
Bassi costi
Questo è un capitolo interessante. Di norma, non si dovrebbe fare di tutta l’erba un faccio: alcuni broker sono molto costosi, altri meno, altri ancora non lo sono per nulla. Per esempio, alcune realtà impongono un deposito minimo di 100 euro, che è alla portata per chiunque, altre lo impongono di 1.000 euro o più. C’è però un comune denominatore che tutti i broker condividono: le commissioni di transazione basse. In alcuni casi, come i broker market maker, le commissioni semplicemente non vengono applicate. Queste sono sostituite dagli spread, ossia delle porzioni di prezzo, espresso un PIP, che il broker sconta rispetto ai prezzi reali, e dai quali ne traggono un legittimo guadagno.
Se si sceglie di fare Forex Trading con una banca, però, è molto probabile che le commissioni vengano applicate.
Leggibilità
Il mercato valutario è tra i più leggibili in assoluto. Ciò vuol dire che giornalmente vengono diffuse notizie, dati, dichiarazioni in grado di orientare il trading, soprattutto in sede di analisi fondamentale. La quantità di news e di analisi qualificate presenti in rete è impressionante, ma non deve stupire: d’altronde si parla di valute, un asset naturalmente fondamentale per il funzionamento del sistema economico. La leggibilità è data soprattutto dalla quantità incredibile di market mover che riguardano l’economia e la politica monetaria sottostante. In assoluto, il market mover più decisivo è la decisione del tasso di interesse da parte della banca centrale.
Trading automatico
I Forex broker, a differenza di molti broker attivi su altri mercati, offrono o consentono risorse per il trading automatico. Si tratta di software che investono al posto dell’utente umano. Ovviamente l’apertura e la chiusura dei trader non avviene a discrezione della macchina, ma procede da un attento (si spera) lavoro di pianificazione e di impostazione dei parametri. Il trading automatico, per chi è in grado realmente di usarlo, è una soluzione ingegnosa per risparmiare energie, presenziare il mercato per molte ore al giorno e ridurre l’effetto delle emozioni le quali, come abbiamo già accennato, sono molto dannose.