Negli ultimi anni, il Forex è andato incontro a una diffusione capillare. Ha di fatti conquistato la massa, rendendosi accessibili anche ai profani (previo percorso di formazione da autodidatta). Chi inizia a fare Forex è spinto dalla curiosità, dalle promesse che immancabilmente affollano gli annunci pubblicitari. In realtà, esistono tanti buoni motivi per fare Forex, oltre al fatto che “lo fanno tutti” (o quasi). In questo articolo tratteremo tutti quegli elementi che rendono il Forex la prima scelta in termini di investimento speculativo.

Dimensioni

Il Forex è il mercato più grande del mondo. Lo è innanzitutto per la sua liquidità. E’ estremamente liquido. E’ sufficiente menzionare una cifra per dimostrare questo assioma: solo la coppia euro-dollaro, che comunque è la più importante, muove qualcosa come 3.000 miliardi di dollari al giorno, una quantità di denaro superiore al debito pubblico italiano, che è pure il terzo più grande del mondo.

Il Forex è “grande” anche perché consente, di fatti, un’attività di trading “quasi” no-stop. E’ aperto infatti ventiquattro ore su ventiquattro, cinque giorni su sette. In qualsiasi momento della giornata è possibile fare trading e guadagnare, magari inseguendo le varie sessioni borsistiche, da quella europea a quella asiatiche.

La dimensioni del Forex, poi, lo mettono al riparo dalle manipolazioni dei singoli. I prezzi non possono essere influenzati come, invece, accade per altri mercati (es. le criptovalute, le obbligazioni).

Costi

Sia chiaro, il Forex non è affatto gratis. Certo è che, rispetto agli altri mercati, i costi sono molto più bassi. Per esempio, le commissioni sono rare e quando ci sono non compromettono affatto gli eventuali guadagni. Il segreto sta nel modello di business che muove l’attività dei broker. Gli intermediari del Forex, nella maggior parte dei casi, ossia quando agiscono in modalità market maker, non guadagnano con le commissioni, ossia con gli spread. Per inciso, lo spread è la differenza tra il prezzo reale e il prezzo imposto dal broker. Lo spread è sempre dichiarato in anticipo dal broker.

Sono bassi persino i costi di entrata. Per fare trading sugli altri mercati, pensiamo ai Future, sono necessari capitali ingenti. Molti broker, invece, consentono di aprire un conto con poche centinaia di euro. E’ possibile investire anche piccole somme, grazie al meccanismo della leva (che tratteremo nei prossimi paragrafi) e all’esistenza di mini-lotti e dei micro-lotti.

Opportunità di guadagno

Il Forex, su questo punto occorre essere chiari, non è il palese dei balocchi. Guadagnare non è affatto semplice: il mercato è complesso, e lo stesso si può dire delle dinamiche che lo muovono. Ciononostante, le opportunità di guadagno ci sono e sono anche molto ingenti. Il merito va a numerosi fattori, tra cui quello della leva.

La leva è uno strumento che consente di riprodurre gli effetti di un investimento superiore a quello reale. Per esempio, potete impegnare “10” e guadagnare come se aveste investito “100”. Il rapporto tra quanto si investe realmente e quanto si investe a leva applicata è chiamato “rapporto di leva”. Esso può essere di 1:10, 1:50, 1:100 e via discorrendo. La leva, ovviamente, è un’arma a doppio taglio: aumentano gli eventuali profitti e aumentano anche le eventuali perdite. Per questo motivo, occorre andarci piano e non andare oltre la leva 1:500.

Leggibilità

Il Forex è un mercato leggibile. Attenzione, non prevedibile… Solo leggibile. La sua imprevedibilità è data dalla volatilità delle quotazioni, che è significativa come e più che negli altri mercati. La sua leggibilità è data invece dalla quantità di strumenti analitici e informativi a disposizione di chi vuole prevedere la direzione dei prezzi (o, se è bravo, i prezzi stessi).

Il Forex è infatti al centro dell’attività di studio degli analisti. I rapporti tra le valute, ovvero i tassi di cambio, sono oggetto di articoli, rapporti, relazioni. Ciò determina la possibilità di usufruire di una vera e propria cassetta degli attrezzi, a uso e consumo dei trader esperti come di quelli principianti.

Il Forex, poi, è argomento di guide, tutorial, manuali. Insomma, dal punto di vista informativo e analitico il mercato del Forex non ha nulla da invidiare alla borsa.

Accessibilità

Il Forex ha basse barriera all’entrata. Non è solo una questione di costi. E’ proprio il modo in cui gli intermediari, ovvero i già citati broker, si pongono nei confronto degli utenti a determinare una tale accessibilità. I broker da qualche anno hanno imbastito interfacce semplici, user-friendly, che possono essere utilizzati, previo studio e pratica, da chiunque.

I broker hanno utilizzato questo approccio anche dal punto di vista formativo. Quasi tutti i broker, infatti, offrono contenuti formativi in grado, con un po’ di pazienza, di preparare i neofiti all’appuntamento con il mercato.

Sicurezza

Checché ne dicano i detrattori, il Forex è sicuro. C’è stato un tempo in cui, sull’onda dello sdoganamento generale, le mele marce affollavano il mercato delle valute, vanificano il lavoro degli operatori onesti e gettando ombre sull’intero comparto. Oggi, il panorama è molto più pulito. In primo luogo, perché gli organismi di vigilanza sono intervenuti in fretta e bene. Secondariamente, perché anche i neofiti, grazie a un lavoro di divulgazione a più livelli, sono stati dotati degli strumenti teorici finalizzati a distinguere i broker onesti dai broker disonesti.

Nello specifico, per capire se un broker è onesto occorre verificare il possesso di una licenza, la quale deve essere erogata da un ente di controllo riconosciuto, che può essere la Cysec, la FCA, la ASIC etc. Il miglior assetto prevede una o più licenze di caratura internazionale (come quelle appena citate) e una o più licenza erogata da un ente locale (come può essere la Consob).

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