Nel mondo del Forex parlare di psicologia è di vitale importanza ed è uno dei fattori più importanti. La gestione delle nostre emozioni non è semplice e si dovrebbe fare uno studio approfondito, è qualcosa che non si impara da un giorno all’altro e richiede tanta pratica e disciplina. Se solo pensiamo che nel mondo solo il 5% dei Trader è profittevole e l’altro 95% non lo è mette paura a molti.
Ma perché esiste questo grande divario?
I motivi possono essere molti e diversi per ogni tipo di persona; quello principale riguarda la psicologia, personalmente conosco dei trader molto bravi che riescono a fare grandi profitti e ad essere costanti ma purtroppo, dopo un po’ di tempo però anche i loro mostri si presentano perché non riescono a gestire correttamente le emozioni. E non si tratta semplicemente di paura, avidità ecc. Ma fattori esterni al trading, magari problemi di famiglia, spese economiche e tanto altro.
Ora guardatevi e guardate la vostra piattaforma di trading, ecco quello che vedete è il mercato. Siete nervosi? Il mercato ve lo mostrerà. Avete paura? Vi mostrerà anche questo. Il mercato è lo specchio di voi stessi.
Il sistema nervoso autonomo nel Forex Trading
Il sistema nervoso autonomo è quella parte che non si può controllare, ossia quelle funzioni che generalmente sono al di fuori del controllo volontario, infatti ( “Auto” significa sé). E si divide in due parti sistema simpatico e sistema parasimpatico. Le differenze sono molte perché fanno cose opposte tra di loro.
In base a quali dei due sistemi sarà più attivato rispetto all’altro si avrà una reazione (ovviamente che non controlleremo perché autonoma) diversa. Il sistema nervoso simpatico serve a spendere energie e si attiva in condizioni di stress (lotta/fuga), per esempio quando siete a mercato e si presenta la paura di perdere soldi, mentre il parasimpatico incamera energie per riposo e digestione.
Ma cosa c’entra tutto questo? C’entra in quanto qui entra in gioco l’ego e il subconscio. Il nostro cervello è suddiviso in due emisferi celebrali distinti ma complementari. Uno è la nostra parte razionale il nostro “io” cosciente e l’altra è il subconscio, dove sono presenti i nostri ricordi e il nostro passato. Ogni giorno usiamo questi emisferi per relazionarci.
Uno dei maggiori problemi nel settore del trading online è l’ego, esso agisce secondo il principio della realtà e cerca di mediare con i bisogni istintivi, spingendo l’essere umano a posticipare l’immediata gratificazione dei propri istinti. L’ego comprende le strutture della personalità che include funzioni cognitive, difensive ed esecutive. Inoltre organizza i pensieri per dare senso al mondo sia esterno che interno.
Ci sono molti meccanismi difensivi, questi sono inconsci e servono a ridurre l’ansia e le tensioni tra le varie parti della personalità. Alcuni di questi meccanismi sono: formazione reattiva, repressione, soppressione, inversione, somatizzazione, negazione, compensazione ecc. Le parti della psiche si fondono tra di loro.
Ora cito le parole di uno dei migliori trader Marty Schwartz:
“Il cambiamento più importante nella mia carriera di trader avvenne quando imparai a separare il mio ego dalle operazioni di borsa. Il trading è psicologia. La gente pensa di giocare contro il mercato ma il mercato se ne infischia. In realtà sta giocando contro se stessa”
Questo ci fa capire che dobbiamo migliorare noi stessi prima di tutto, non è una sfida contro il mercato dove se fate profitto cominciate a pensare “ah ho vinto io, ti ho fregato ecc ecc.” , dovete separare l’ego dal lavoro del trader poiché potrebbe rovinarvi, siate umili e scendete dal piedistallo, non cercate di avere sempre ragione: si guadagna e si perde.
In qualsiasi tipo di attività ci sono dei costi da pagare, ad esempio, chi ha un negozio prima deve comprare la merce per fare magazzino e poi rivenderla con un surplus per averne un profitto, ma se la merce acquistata di seguito non viene rivenduta ecco che arriva uno stop loss, proprio come nel mercato del Forex. Un intermediario assicurativo deve mettere la benzina per andare a procacciare clienti, ma se non riesce a chiudere nessun contratto, avrà perso tempo e denaro ecco che arriva un altro stop loss.
Il trading deve essere ritenuto come una qualsiasi altra attività, quindi se in tutti i lavori c’è uno stop loss perchè non ci dovrebbe essere nel trading? E possiamo considerare il trading ancora come un’attività a basso rischio per la ragione che puoi decidere tu quanto rischiare in tutto e per tutto, quindi quando entreranno in gioco ansia, paura e nervosismo pensate che è normale prendere uno stop loss, è semplice rischio di impresa.
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Articolo pubblicato da Entony Geluardi – Trader professionista e collaboratore de La Piccola Wall Street.