Quanto guadagna un trader professionista? E’ la classica domanda da un milione di dollari. Non solo, è la domanda che tutti gli aspiranti trader si pongono, in quanto la risposta, qualora fosse corretta, darebbe un’idea delle prospettive di guadagno.
La cattiva notizia è che una risposta in termini assoluti non esiste. Non è possibile in alcun modo fornire una cifra che valga per tutti e per tutte le situazioni. Sono troppe le variabili in gioco. Dunque, è più utile parlare di queste variabili e di come esse incidono sull’entità del guadagno e, in generale, sulle speranze di successo del trader.
Esperienza. Il guadagno è direttamente proporzionale all’esperienza. Questo è vero perché l’esperienza porta competenze e capacità di trading. Il consiglio, quindi, è quello di costruire un bagaglio di conoscenze e iniziare a tradare. I guadagni arriveranno con il tempo, quindi è bene non scoraggiarsi se i risultati non arrivano subito.
Supporto. Un trader non è mai solo, o almeno non dovrebbe esserlo. Di base, almeno nel Forex Trading, un trader può godere dell’assistenza messa a disposizione del broker. Se sceglie account più costosi potrebbe avere dalla sua un account manager personale. Certo, il broker non è l’unica fonte di supporto che un trader professionista può sfruttare. Anche la comunity può fare al caso suo. Il consiglio, quindi, è quello di frequentare forum e frequentare comunità (in rete ce ne sono parecchie).
Rischio. L’attitudine al rischio influisce sui guadagni. E’ chiaramente un’arma a doppio taglio. Se si scelgono mercati rischiosi, gli utili in caso di vittoria sono alti, ma anche le perdite. Il concetto di rischio è incarnato alla perfezione dalla leva finanziaria, che è uno strumento che solo un trader professionista è in grado di maneggiare senza rimetterci il capitale.
Capitale. E’ forse la variabile che più di ogni altra incide sul guadagno. Il motivo è semplice, e per giunta matematico. I rendimenti, gli utili, vengono rappresentati in percentuale sul volume degli investimenti. Ed è ovvio: chi ha un capitale maggiore può effettuare investimenti maggiori. Guadagnare il 2% di 100 è una cosa, guadagnato il 2% di 10.000 è tutt’altra cosa. Il consiglio, quindi, è quello di racimolare un bel po’ di denaro – nell’ordine delle migliaia – prima di intraprendere la strada del trading.
Frequenza. Anche la frequenza con il quale si investe incide notevolmente sul guadagno. D’altronde, è questo ciò che distingue un professionista da un amatore, a prescindere dall’ambito in cui opera. Un buon compromesso è dato dal trading automatico, che consente di presenziare il mercato ininterrottamente, senza per questo richiedere una presenza concreta durante la fase operativa.
Infine, va fatta una precisazione. E’ caldamente consigliato diffidare da chi parla di cifre assolute, da chi dice che, grazie al trading e, soprattutto, grazie al servizio di trading che vi sta offrendo, è possibile “guadagnare tot in tot tempo”. Chi fornisce numeri, e in particolare chi fornisce numeri elevati, mente sapendo di mentire. In parole povere, sta cercando di truffarvi.