Lo scambio di valute, altrimenti noto come Forex (Foreign Exchange Market), è considerato da alcuni come un gioco d’azzardo, come il poker o le scommesse, magari solo un filino più complesso. Questa “cattiva reputazione” è condivisa con tutte le attività che ruotano attorno al concetto di trading online. La verità è un’altra, ed è sufficiente approcciarsi al Forex con la necessaria consapevolezza per capirlo.

Il Forex non è gioco d’azzardo. Non ha in comune proprio nulla con il gioco d’azzardo. Al massimo, è possibile individuare qualche pallida somiglianza negli approcci peggiori, che solo i principianti possono adottare. Se si effettua lo scambio di valute con raziocinio, magari dopo aver  maturato specifiche competenze in merito, esso diventa un’attività di investimento speculativo degna di apprezzamento, alla stregua dell’azionario, del mercato delle commodity etc.

Sono almeno tre i motivi per cui il Forex non può essere considerato una forma di gioco d’azzardo.

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E’ necessario studiare. Nello specifico, è necessario studiare prima e dopo aver intrapreso la carriera da trader. Prima, per maturare un bagaglio di conoscenze sui mercati, sulle dinamiche degli asset, sui grafici e sugli indicatori (strumenti di analisi). Dopo, per comprendere in che direzione va il mercato, apprendere nuove strategie e affinare le proprie tecniche. Questa mole di studio è totalmente assente in qualsiasi attività d’azzardo, dal poker alle scommesse (sebbene in alcuni casi un po’ di studio sia richiesto).

E’ fondamentale pianificare. La pianificazione è un elemento importante nel Forex come anche, più in generale, nel trading online. Avere e seguire un piano è necessario in modo da non soccombere quando il “gioco si fa duro”, ossia non cedere alle sirene dell’impulsività. Il “piano” consente al trader di svincolarsi proprio dalle dinamiche del gioco d’azzardo, caratterizzate dal concetto di rilancio, rivincita e così via. Questa attenzione alla pianificazione è sconosciuta ai giocatori d’azzardo di qualsiasi tipo.

Per guadagnare bisogna praticare il money management. Il corollario di tutto ciò risiede nella pratica del money management, ossia nella programmazione delle spese, nella preventivazione del rischio inteso come probabilità di perdere del denaro. Grazie al money management il trader sa quanto può guadagnare e quanto può perdere. Anzi, è lui a decidere la massima perdita possibile e, in base alle sue decisione, pianifica i trader. E’ inutile specificare che questa attenzione al denaro non riguarda il gioco d’azzardo, come non riguarda il giocatori d’azzardo il completo controllo sul proprio capitale.