Quello dei falsi segnali di trading è un problema grosso. Per giunta, è un problema che si verifica di frequente, anche se il trader è esperto e navigato. Tuttavia, è un problema che può essere almeno in parte aggirato, o perlomeno contenuto. Basta sapere come fare. I cinque consigli che illustreremo in questo articolo rappresentano un ottimo punto di partenza.

Cosa sono i falsi segnali

La definizione di falsi segnali di trading è tutto sommato semplice da comprendere. Si definisce falso segnale qualsiasi evidenza raccolta attraverso l’analisi tecnica circa lo stato attuale del mercato e il futuro prossimo che, nonostante le (apparenti) buone premesse, si rivela non veritiere e che, di conseguenza, viene smentita dalla realtà.

Affidarsi a un falso segnale è una evenienza negativa, gravida di pessime conseguenze. Se infatti di programma un trade in base a un falso segnale, lo si fa ipotizzando un movimento dei prezzi che non ha corrispondenza nella realtà. Il risultato è facilmente prevedibile: il trade si rivela fallimentare e si perde del capitale. 

I falsi segnali sono una evenienza frequente. Non c’è di che stupirsi: il mercato è un’entità complessa, che può portare al fraintendimento nonostante le buone intenzioni del trader, e una pratica – almeno teoricamente – corretta dell’analisi tecnica.

Tuttavia, è fondamentale cercare di evitarli. Come fare? Ecco qualche consiglio di buon senso.

Consigli per evitare falsi segnali

Prima di fornire i consigli, è bene fare una precisazione. Di seguito, infatti, abbiamo preso in considerazione anche l’analisi fondamentale. Da un punto di vista meramente formale e tassonomico, è improprio parlare di segnali di trading quando si affronta l’analisi fondamentale, dal momento che esso attiene all’analisi tecnica. Tuttavia, è bene prendere in considerazione l’analisi fondamentali, a patto di associare alle evenienze e alle stime prodotte da questa pratica al termine “segnali”.

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Diffida dai servizi automatici

Alcuni servizi prevedono la fornitura periodica di segnali. In alcuni casi tali servizi non vanno presi sul serio, soprattutto quando costano poco e vengono erogati a stretto giro, magari più volte al giorno. Il motivo è semplice: i segnali, in questo caso, non vengono ricavato dallo studio o anche solo da un software ben calibrato e progettato, bensì da bot poco efficienti. Dunque, spesso e volentieri tali segnali si rivelano fallaci, falsi.

Ciò, ovviamente, non significa che il trading automatico, soprattutto quello che interviene nella fase di analisi, non vada preso in considerazione… Anzi. Semplicemente non vanno presi in considerazioni servizi che per loro stessa natura non possono garantire un margine di errore sufficientemente ristretto.

Integra analisi tecnica e analisi fondamentale

La maggior parte dei falsi segnali viene ricavato attraverso l’utilizzo di un solo strumento. Dunque, occorre sempre eseguire una controprova, dunque utilizzare uno strumento a mo’ di verifica. L’approccio migliore, non certo l’unico, consiste nell’integrare l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale, ovvero di praticarle assieme in maniera organica, in modo che uno funga da controprova per l’altro.

In questo contesto, un segnale di trading merita la fiducia quando viene rilevato sia dall’analisi tecnica che dall’analisi fondamentale. Ovviamente, ciò allunga i tempi di analisi, tuttavia è un effetto collaterale che va considerato come tale e accettato.

Abbina gli indicatori

Purtroppo, non basta praticare contemporaneamente l’analisi tecnica e l’analisi fondamentale. Serve anche altro, soprattutto “lato analisi tecnica”. Il riferimento è all’uso che in genere si fa e che si dovrebbe fare degli indicatori. I trader poco esperti spesso impiegano un indicatore alla volta. Da questi estraggono i segnali e sulla basa di questi progettano i trader. Ebbene, questo approccio, per quanto teoricamente accettabile, non mette al riparo dai falsi segnali. Il motivo? Semplice, manca l’elemento di controprova che abbiamo presentato nel paragrafo precedente.

Dunque, integrate più indicatori (il numero ideale è due o tre). L’assetto ideale prevede l’uso in contemporanea di un indicatore di prezzo, come quelli a base di medie mobili, e un indicatore di volume (come l’RSI).

Contestualizza i market mover

Questo è ovviamente un consiglio che riguarda esclusivamente l’analisi fondamentale. La maggior parte dei falsi segnali dell’analisi tecnica scaturisce da una cattiva interpretazione dei market mover, o per meglio dire dei valori che scaturiscono dai market mover. Molto banalmente, si fraintendono gli effetti.

Il motivo è semplice: un valore può sembrare alto o basso in senso assoluto, ma può perdere di importanza se contestualizzato con i valori precedenti. In parole povere, è assolutamente necessario analizzare lo storico, in modo da individuare il contesto attraverso cui giudicare un valore. Solo in questo motivo è possibile stimare con ragionevole certezza gli effetti, o almeno con un margine di errore accettabile.

Assicura che non siano stati già scontati

Questa è un’evenienza che si verifica più spesso di quanto si possa pensare. Ovviamente, siamo ancora nel campo dell’analisi fondamentale.

Può capitare che il valore espresso da un market mover sia notevole, e che lo sia anche in seguito alla contestualizzazione. A questo punto il trader si aspetta una reazione da parte del mercato, e trada di conseguenza, salvo poi scoprire che la reazione non c’è. Cosa è successo? Semplice: gli investitori avevano già scontato tale valore. Ciò accade quando il market mover è preceduto da pesanti indizi circa il suo esito, magari forniti ad hoc dai policy maker. Capita soprattutto con i market mover legati alla politica monetaria.

Dunque, verificate che il dato non sia stato già scontato. Per farlo, tenetevi sempre aggiornati e seguite ciò che accade al di fuori dell’ambito del mercato.

Un’indicazione fatalista

Seguire questi consigli, che sono di assoluto buon senso, vi aiuterà a evitare i falsi segnali di trading. Tuttavia, è bene presentare un’amara verità: evitare del tutto i falsi segnali è davvero difficile. In alcuni casi è praticamente impossibile, come nel caso delle fasi particolarmente concitate, caotiche, contrassegnate da una volatilità esigenza, ovvero causata da fattori esterni.

Il consiglio più importante, dunque, è un altro: accettate l’evenienza dei falsi segnali. Dunque, accettare che il trade possa rivelarsi fallimentare. Per quanto possa suonare strano, la sconfitta fa parte del trading. Il corollario di questa dinamica è l’assoluta e inderogabile necessità di praticare del buon money management e dell’altrettanto efficace risk management. Solo se si mettono in pratica queste due attività è possibile proteggere il proprio capitale e, di fatto, continuare a fare trading, anche in caso di sconfitta o di sconfitte ripetute nel tempo.

Dunque difendetevi dai falsi segnali, fate di tutto per evitarli, ma copritevi le spalle pensando alla peggiore delle ipotesi, ovvero l’affidamento inconsapevole a falsi segnali e conseguente fallimento del trade.