Swing Trading e Scalping… Due tra le strategie più chiacchierate. Sono anche strategie contrapposte nei principi e nei meccanismi, a tal punto che una parte dei trader parteggia per l’una, e una parte di trader parteggia per l’altra.
Ma se si dovesse decidere quale adottare, quale sarebbe la scelta giusta? Dipende dai gusti, dalle abitudini, dalla forma mentale e dalle competenze del singolo trader, ovviamente. Tuttavia, non esiste scelta efficace senza conoscenza. Da qui, la necessità di un’analisi, possibilmente comparata, di queste due strategie. La facciamo in questo articolo.
Una panoramica sulle strategie di trading
Prima di analizzare dettagliatamente le due strategie è bene fare il punto sull’importanza del concetto di strategia nel trading. Un concetto che tutti i trader di ogni ordine e grado farebbero bene ad assimilare nella sua interezza. Anche perché può impattare in maniera drammatica sull’attività di trading e sulle prospettive di guadagno.
Dunque cosa si intende precisamente per strategia di trading? Possiamo considerare una strategia di trading come un insieme di regole e tecniche finalizzate a offrire al trader tutte le indicazioni necessarie per un’attività di trading efficace in tutte le situazioni.
Una strategia per essere considerata tale deve prendere in considerazione e contemplare vari elementi dell’attività di trading e allo stesso tempo tutte le fasi della stessa.
Per esempio una strategia deve necessariamente offrire indicazioni precise sul corretto modo di analizzare i mercati come anche sulle corrette modalità di gestione dell’imprevisto, dei trend discendenti, dei trend ascendenti e delle fasi di volatilità o lateralità.
Le strategie di trading sono numerose, potenzialmente infinite, in quanto esse dipendono da fattori fluidi quali l’orizzonte temporale, la propensione al rischio, finanche le competenze del singolo trader.
Ovviamente una strategia deve fornire un pratico vademecum per gestire quella che è la fase più importante dell’attività di trading: l’operatività, quindi la chiusura e l’apertura delle varie posizioni.
Un esempio della grande varietà che coinvolge lo strumento “strategia di trading” è appunto la compresenza nel medesimo contesto di due approcci radicalmente differenti come sono appunto lo Swing Trading e lo Scalping.
Ne parliamo nei prossimi paragrafi.
Lo Swing Trading
Che cosa si intende per Swing Trading? In un certo senso è lo stesso nome a suggerire il significato. “Swing” significa altalena e infatti lo Swing Trading concepisce il mercato come una successione di trend ascendenti e trend discendenti, quasi come se i prezzi fossero posizionati su un’altalena.
Se questa concezione del mercato è vera, allora il trader può sfruttare questo particolare assetto per decidere quando entrare e quando uscire, ovvero quando comprare e quando vendere.
La particolarità di questa strategia di trading è dunque l’assoluta coincidenza dell’orizzonte temporale di una posizione con il trend stesso. Si tratta pertanto di una strategia che si pone a metà strada tra il breve e lungo periodo. Un trend infatti può durare pochi giorni come poche settimane. Raramente però si parla di mesi. Il trader Swing e dunque a metà del guado tra un trader intraday è un trader a lungo termine. E’ infatti impossibile che un trend si esaurisca in un giorno solo ma è anche altamente improbabile che un trend si esaurisca in molti mesi.
Come funziona
Ma come funziona nello specifico lo Swing Trading? come in tante altre strategie si tratta di individuare i corretti punti di entrata e di uscita, attività che in questo caso risulta facilitata dalla necessità di porre i confini del trade a ridosso o in coincidenza con i confini temporali del trend.
Una delle fasi cruciali dello Swing Trading è quindi l’identificazione del trend in maniera quanto più possibile precisa, con esplicito riferimento al momento di inizio del trend, ai minimi e ai massimi.
Detto questo è necessario fare menzione dei due approcci principali in cui lo Swing Trading si declina. Ne parliamo nel prossimo paragrafo.
I due approcci
Il primo approccio è quello classico ed è anche quello più diffuso tra i trader che praticano lo Swing. Esso prende il nome di Catch the Trend. E’ un approccio spiccatamente Trend follower, e infatti segue il trend non solo nella determinazione dei punti di entrata e di uscita ma anche per quanto riguarda il tenore della posizione, ovvero la direzione del Trade.
In estrema sintesi, e ponendo come esempio un trend ascendente, il trader aprirà una posizione long in corrispondenza dell’inizio di questo trend. Posizione che verrà chiusa quando il trend si è appena esaurito, se possibile (ma è molto complicato) un attimo prima.
Questo ragionamento vale ovviamente anche per un’eventuale ipotesi opposta, ovvero in caso di trend discendente. In questo caso, se lo strumento lo consente, il trader aprirà una posizione short all’inizio del trend e la chiuderà alla fine del trend.
Il secondo approccio è meno intuitivo e più difficile da mettere in pratica. Tuttavia può essere redditizio quanto il primo. Esso prende il nome di Fade the trend. Come suggerisce il nome, si tratta di un approccio che va contro il trend. In estrema sintesi, il trader agisce di anticipo e punta dritto al Breakout, all’inversione di trend. Per riuscire nell’intento, deve dare il massimo in fase di analisi, soprattutto dei volumi, poiché sono questi ultimi a offrire i segnali anticipatori più affidabili.
Lo Scalping
Discorso radicalmente diverso per lo Scalping. Se lo Swing abbraccia un orizzonte temporale certamente superiore al giorno, per lo scalping un giorno è paragonabile a una eternità. Questa strategia vive di attimi, di spazi temporali incredibilmente ristretti. Infatti consiste nell’apertura e nella chiusura di posizioni nell’arco di pochissimo tempo: Si parla di minuti, non di rado di decine di secondi.
Lo scopo dello scalping è abbastanza intuibile. Esso punta a sfruttare al massimo le tantissime oscillazioni e micro oscillazioni che si verificano nel mercato. Chi fa Scalping, ammesso che riesca a praticarlo con profitto, si garantisce guadagni sempre di minima entità ma numerosi. Se tutto va bene, la ricchezza accumulata è paragonabile se non superiore a quella prodotta per mezzo di altre strategie.
Come funziona
Nello specifico, come funziona lo Scalping? Ebbene, se guardiamo ai meccanismi di base, non si discosta tantissimo dalle altre strategie di trading. Si tratta infatti di comprare basso e vendere alto in modo da generare un surplus. Ciò che cambia, ma l’abbiamo già detto, è che tutto ciò si verifica a un ritmo spaventosamente elevato. Ed è proprio questo il punto: il trader, per gestire questo ritmo, deve possedere competenze sia tecniche che personali notevoli.
Pensate di ridurre al minimo il tempo riservato all’analisi, e di fare lo stesso con l’attività puramente decisionale, di progettazione del Trade. Non stiamo parlando di un approccio semplice.
La questione delle competenze
E’ proprio quella delle competenze la questione principale dello Scalping. Un’attività di Scalping, per dirsi profittevole, deve reggersi su competenze così solide, così ben radicate, da poter essere espresse in pochissimo tempo, praticamente nell’immediato.
Ora, non tutti i trader possiedono le competenze adatte, molti imparano strada facendo. Sono ancora meno i trader che non solo vantano queste competenze, ma riescono a metterle in pratica con estrema naturalezza, senza dubbi, senza titubanze, nel più breve tempo possibile.
La conclusione, per quanto sconfortante, e quindi la seguente: lo Scalping non è per tutti, anzi è quasi esclusivamente per trader di grande esperienza. Nessuno però vi vieta di provare, magari in un ambiente controllato, sicuro, privo di pericoli, come può essere appunto un account demo.
La questione dello stress
Ma c’è un’altra questione importante e che riguarda da vicino lo Scalping. Una questione che a dire il vero coinvolge l’attività di trading in generale: la gestione dello stress. d’altronde la posta in palio è sempre elevata, che si stia trattando con l’approccio Swing piuttosto che un normale approccio multi Day, o un approccio tipicamente di lungo periodo. Questa posta in palio, ovviamente, è il denaro.
Ora, è palese che esista stress e stress. Esso aumenta e impatta con maggiore forza dipendentemente dal grado di rischio a cui ci si espone, è al grado di difficoltà dell’attività che si sta svolgendo. Ma se è vero che lo Scalping è tra le strategie più difficili in assoluto, ed è vero che lo scalping costringe il trader a entrare nel mercato svariate volte in un giorno, allora non ci sono dubbi: lo Scalping è l’attività più stressante tra quelle relative alla pratica del trading.
Ecco quindi un altro requisito importantissimo per poter praticare scalping con profitto: essere dotati di una spiccata freddezza, di una capacità di gestione dello stress fuori dal comune. Tutte competenze, queste , in una certa misura possono essere apprese ma che necessitano comunque di una qualche predisposizione.
Questo particolare restringe ulteriormente la platea di trader compatibili con lo Scalping. Quindi, se pensate di cimentarvi in questa strategia, sappiate che potreste fallire. Il consiglio, in ogni caso, è di procedere sempre con l’apertura di un account demo. In tal modo potrete verificare se le vostre capacità e le vostri doti personali sono compatibili con con lo scalping.
Swing vs Scalping: un’opinione
Eccoci dunque alla conclusione. Qui cercheremo di tirare le fila del discorso, di mettere in prospettiva le informazioni fornite sullo Scalping e sullo Swing.
In realtà non c’è molto da dire. Lo Scalping è sì potenzialmente molto redditizio, nella migliore delle ipotesi veramente molto redditizio. Tuttavia è anche una delle strategie più ostiche con cui andare a mercato. Se il trader non ha sufficiente esperienza potrebbe essere addirittura proibitiva.
Non rimane quindi che procedere con lo Swing Trading, al netto di tutte le altre strategie a disposizione di chi vuole guadagnare con investimento speculativo. E’ bene ricordare che il contesto offre numerose possibilità. Non è necessario che vi fossilizziate in una dicotomia tra Swing e Scalping, dicotomia che per molti trader è più teorica Che pratica.
In ogni caso lo Swing Trading fa per voi se odiate i ritmi elevati, le situazioni in cui è necessario decidere in fretta e sotto sforzo, ma allo stesso tempo mal sopportate le attese molto lunghe, come quelle che spesso i trader di lungo periodo, o cassettisti (come spesso vengono chiamati) sono costretti a gestire. che siate Trend follower o contro-trend poco importa: Lo Swing Trading concepisce entrambi gli approcci.