Il trading è un’opportunità da cogliere, per chi è disposto a studiare e a impegnarsi. Per chi ha iniziato da poco, tuttavia, i rischi sono elevati. L’errore è dietro l’angolo, con tutto ciò che ne consegue per la difesa del capitale. La questione centrale, tuttavia, non è la capacità di evitare gli errori, quanto la capacità di imparare da essi.

Per fortuna, esiste uno strumento di facile implementazione il cui scopo è proprio questo: consentire ai trader di fare tesoro dei propri errori, riconoscerli e analizzarli, in modo da non ripeterli mai più. Stiamo parlando del trading journal. Se impiegato bene, può trasformarsi in un’arma per trasformarsi, in un tempo relativamente breve, in un trader efficiente e competente.

In questa breve ma esaustiva guida parliamo del trading journal, fornendo una definizione chiara e offrendo consigli per utilizzarlo al meglio e per evitarne l’abuso.

Trading Journal, una definizione chiara

L’espressione journal richiama al mondo dell’informazione, ai giornali. In realtà, la tradizione corretta è “diario”. In effetti, il trading journal è esattamente questo: un diario di trading. È una sorta di registro in cui il trader annota i suoi trade, i risultati che essi hanno conseguito, ma anche il percorso che ha portato alla loro elaborazione. È anche una sorta di blocco appunti, in quanto può essere impiegato per riportare considerazioni personali e persino ragionamento sul proprio stato emotivo, in una prospettiva di auto-analisi.

Il trading journal è uno strumento efficiente – se impiegato con perizia – per tutta una serie di motivi.

  • Mette in risalto gli errori. Tenere nota di quanto si fa e si pensa, significa mettere in evidenza cosa è andato storto. Soprattutto, significa ricordarselo. È il passaggio propedeutico per evitare di compiere i medesimi errori in futuro.
  • Mostra plasticamente l’evoluzione dell’attività di trading. I trader che tengono un diario maturano una spiccata consapevolezza del proprio percorso e sono in grado di capire se questo sta esaudendo le proprie aspettative o, se di contro, sta procedendo lentamente.
  • Incrementa il senso di disciplina. Tenere un diario, che sia di trading piuttosto che personale/professionale, è un impegno non da poco. Soprattutto, è un impegno routinario (o che almeno dovrebbe essere tale). Da qui, la sua capacità di aumentare il senso di disciplina, risorsa inestimabile per qualsiasi trader.

Come tenere un trading journal

Non è sufficiente prendere carta e penna (o aprire un documento di Word) e scrivere tutto ciò che passa per la propria testa. È bene seguire un metodo, adottare un approccio sistematico e di conseguenza efficace. Dunque, ecco qualche consiglio per tenere e gestire correttamente un trading journal.

  • Separare i fatti dalle opinioni. Dev’essere sempre chiaro il momento in cui si riportano semplicemente i fatti e il momento in cui ci si lascia andare alle considerazioni personali. Il consiglio è di distinguere queste fasi nel tempo e nello spazio. Si può iniziare con un resoconto dell’attività di trading, tirare una riga, e procedere successivamente con le considerazioni personali. Il primo dovrebbe essere realizzato con uno stile asciutto e asettico, le secondo potrebbero essere riportate con uno stile più libero e discorsivo.
  • Riportare tutto. In particolare, è necessario riportare le evidenze raccolte in fase di analisi e da cui è scaturita l’idea medesima del trade. È bene riportare le tecniche impiegate, le somme allocate, gli indicatori utilizzati e ovviamente i risultati conseguenti.
  • Creare uno schema. Ovvero, un modello che permette di menzionare dati in maniera rapida, e quindi di consultarli in un secondo momento in maniera altrettanto veloce. Ciò permette in primis di abbreviare i tempi, e in secondo luogo di creare un set di dati facili da analizzare.
  • Elaborare report regolari. Ogni tot di tempo (che può variare in base al proprio approccio al trading) è bene stilare una sorta di resoconto della propria attività di trading, una specie di riassunto di quanto è avvenuto.
  • Dedicare un momento specifico della giornata alla redazione del trading journal. La redazione del trading journal dovrebbe diventare una sorta di routine. Il consiglio è di ritagliare un momento della giornata specifico e un tempo circoscritto. La maggior parte dei trader, o almeno di opera in modalità daily, aggiorna il diario nelle ore serali.

Trading Journal, i rischi da neutralizzare

Gestire un trading journal è meno semplice di quanto si possa immaginare. Lo si evince dagli accorgimenti che abbiamo menzionato nel paragrafo precedente.

Inoltre, la redazione continuativa del trading journal espone ad alcuni rischi, delle vere e proprie deriva da evitare.

  • La prima consiste nell’over-analysis. È vero, va riportato tutto, ma è necessario comunque stabilire a priori un certo livello di dettaglio. Il rischio, se si opera altrimenti, è di perdere troppo tempo, di avvilupparsi su se stessi e quindi perdere di vista il vero obiettivo: fare trading e guadagnare.
  • Un’altra deriva consiste nell’impiego del journal come strumento di conferma dei propri bias, di auto-giustificazione. In questa prospettiva, il diario diventa un’arma non già per fixare i propri comportamenti, ma per perseverare. Il consiglio è di praticare la massima onestà quando si tiene il journal, per giunta il tipo di onestà più complicata in assoluto: quella verso se stessi.
  • Infine, vi è il rischio di trasformare il diario in una fonte di paura. Mettere nero su bianco i propri errori significa mettere in risalto i propri fallimenti. Per alcuni si tratta di una dinamica ansiogena, che rischia di compromettere il mindset e di peggiorare la condizione emotiva. Il consiglio, in questo caso, è di tenere a mente una piccola grande verità: sbagliare è normale, è fisiologico, soprattutto agli inizi. Insomma, siate indulgenti con voi stessi.

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