L’approccio Contrarian è molto interessante, per chi intende il trading in modo diverso dalla massa e ama introdurre nella sua attività di investimento l’elemento “coraggio”, anche a costo di aumentare – pur nei limiti della propria razionalità – la propensione al rischio.

Anche perché, è bene metterlo in chiaro fin da subito, l’approccio Contrarian è per definizione difficile e rischioso. Ovviamente, per chi lo sa mettere in pratica, si tratta di un rischio che si ripaga da solo, e con gli interessi. Per tutti gli altri potrebbe essere considerato un pericolo.

Nell’articolo che segue parleremo in maniera approfondita dell’approccio Contrarian, elencando i suoi principi base, le tecniche che sottende, i rischi e altro.

I principi base dell’approccio Contrarian

Cosa si intende, precisamente, con approccio Contrarian? Spiegarne la definizione non è molto difficile. Mettere in pratica l’approccio Contrarian vuol dire agire sulle inversioni di trend, anzi… Anticiparle (seppur di poco). E’ un approccio radicalmente diverso dal trend following e anche molto difficile. Occorre, infatti, capacità di analisi e tempismo.

Di conseguenza, i principi basi sono i seguenti.

  • L’attesa dell’inversione. L’idea di base è sfruttare le inversioni di trend, anzi puntare tutto su di esse. Rispetto al trend following, questo approccio richiede una capacità di lettura e interpretazione del mercato semplicemente perfetta, che dunque sottende a un’analisi (tecnica ma non solo) che non può lasciare nulla al caso.
  • Anticipare il mercato. E’ evidente che questo approccio, per funzionare, deve basarsi su un elemento in particolare: il tempismo. Ciò pone in un essere una difficoltà ulteriore, in quanto il trader non solo deve individuare una futura o probabile inversione di tendenza, ma deve anche conoscere, grosso modo, il momento in cui questa inversione avrà luogo.
  • Supporti e resistenze. Analisi e tempismo, due skill complicate da acquisire se si pratica il Contrarian. Per questo motivo, occorre leggere il grafico in maniera corretta. Nello specifico, studiando e sfruttano supporti e resistenze.

In cosa consiste veramente l’approccio Contrarian

Come si segue l’approccio Contrarian? Quali sono le azioni da mettere in campo? Fornire una guida sul Contrarian in questa sede è impossibile, ma possiamo comunque elencare le azioni principali, quelle che consentono di produrre utili.

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  • Acquisto sui supporti. E’ ovvio, se ci si aspetta una inversione di tendenza, e anzi si basa la propria speranza di generare utili su questo fenomeno, occorre fare leva sui punti pivot. In questo caso, il prezzo anziché sfondare il livello, semplicemente vi rimbalza. Alla luce di ciò, è ovvio che se il trend è apparentemente discendente, l’acquisto dovrebbe avvenire sul supporto.
  • Vendite sulle resistenze. Per lo stesso motivo, ovvero l’attesa del “rimbalzo”, chi pratica il Contrarian – e se le condizioni lo consentono – vende sulla resistenza. Ciò accade quando il trend è apparentemente ascendente ma il prezzo rimbalza sulla resistenza.
  • Acquisto quando gli indicatori segnalano un ipervenduto. Questo è un punto molto importante. Quali segnali lancia una inversione di tendenza prima di irrompere nel mercato? Il raggiungimento di una condizione estrema da parte del volume. Se il prezzo sta scendendo e allo stesso tempo si verifica un ipervenduto, quindi un aumento dei volumi, vuol dire che il trend si sta esaurendo.
  • Vendita quando gli indicatori segnalano un ipercomprato. Allo stesso modo, ma in senso inverso, chi pratica il Contrarian vende quando c’è un ipercomprato, quindi un aumento spropositato del volume.

Rischi dell’approccio Contarian

L’approccio Contrarian è molto complicato. Come abbiamo visto, presuppone il possesso di competenze specifiche e superiori alla media dei trader (anche di quelli esperti). Analisi, intuito, tempismo e coraggio sono le doti necessarie. Anche perché sono numerosi i rischi che si corrono, soprattutto rispetto al trend following.

  • Perdite potenzialmente più alte rispetto al trend following. Questo è un rischio fisiologico, peraltro abbastanza intuibile. Se il Contrarian è più complicato del trend following, è più probabile che porti maggiori perdite. Inoltre, dal momento che l’evento base si verifica o non si verifica quasi nell’immediato, si rischia di perdere velocemente (se se il trend non si inverte).
  • Guadagni bassi. E’ un rischio, questo, niente affatto scontato. In genere si pensa che a seguito di un rimbalzo sui livelli, il prezzo inverta sempre e comunque. E invece può muoversi in laterale, o giù di lì, riducendo enormemente lo spazio per la realizzazione di buoni utili, anche qualora si fosse agito con tempismo.
  • Difficoltà strutturale. E’ bene ripeterlo: per fare del buon Contrarian è necessario avere capacità al di sopra della media sia per ciò che concerne l’analisi che la decisione del punto di entrata. Capacità non proprio diffuse, che rendono veramente difficile mettere in pratica con profitto questo approccio.
  • Predominanza dello stop loss. Se c’è il rischio che si perda subito, è ovvio che una grande importanza venga ricoperta proprio dallo stop loss. Chi pratica il Contrarian, e lo fa bene, trascorre molto tempo per impostare lo stop loss, nel timore che il trend non si inverta. Evenienza che, come abbiamo già specificato, è molto frequente.

Consigli per un buon Contrarian

In questa sede, è logico, è impossibile fornire una guida passo passo su come praticare il Contrarian. Possiamo però avanzare qualche consiglio di massima, in modo da scongiurare almeno gli errori più frequenti.

  • Evitare le fasi che minacciano la lateralità. La lateralità è spesso un male, ma quando si pratica il Contrarian lo è sempre. Il rischio è di vanificare gli sforzi di analisi, comprensione e scelta della tempistica. Dunque, il consiglio è di passare oltre se si subodora una fase laterale, o anche solo vi sia un timido segnale a riguardo.
  • Impostare stop loss stretti. Se è alto il rischio di andare subito in perdita, se le perdite possono essere ingenti in caso di continuazione del trend, allora non rimane che difendersi come si può. Ovvero con gli stop particolarmente stretti. Questo degli stop loss stretti è un problema solo a metà, dal momento che – appunto – ci si accorge quasi subito se il prezzo invertirà a breve oppure no.
  • Non dimenticare l’analisi fondamentale. Se si parla di resistenze e supporti, di ipercomprati e di ipervenduti, il pensiero corre subito all’analisi tecnica. Certi elementi possono essere individuati e utilizzati solo per mezzo dell’analisi tecnica. Tuttavia, limitarsi ad essa è sbagliato Anche perché ci sono molti altri fattori che possono determinare una inversione di tendenza, anche al di là dei volumi di partenza. Per esempio, quelli economici, politici e sociali. L’unico modo per indagarli è proprio l’analisi fondamentale.
  • Evitare l’over-trading. L’approccio Contrarian non è propriamente fatto per il day trading. Anche perché nell’arco di un giorno è più probabile individuare dei ritracciamenti, piuttosto che delle vere e proprie inversioni di tendenza. Dunque non mischiate l’intraday con il Contrarian: non vanno molto d’accordo.