Il trading online, questa è una verità che i novizi imparano presto, non è un gioco. Non è una facile opportunità per fare denaro. Di certo, non è il paese dei balocchi. Ovviamente, alcuni broker o presunti formatori hanno gioco facile a proporre il trading online in questi termini, ma questo posizionamento scorretto (al limite della truffa) va a tutto svantaggio dei novelli trader.

Dunque, se state iniziando a fare trading online, o avete in cantiere di intraprendere una carriera in questo senso, interiorizzate prima possibile questa verità: il trading online è un’attività faticosa sotto molti punti di vista, e va affrontata come tale.

In questo articolo affrontiamo l’argomento da diverse angolature, spiegando perché il trading online è faticoso e proponendo qualche soluzione per renderlo meno agevole, in una prospettiva di aumento delle performance (in primo luogo psicofisiche) e quindi dei guadagni.

Perché il trading è faticoso

Il trading è faticoso da molti punti di vista: mentale, fisico, emotivo.

Il perché sia stancante mentalmente è ovvio. E’ un’attività in primo luogo cerebrale, se non addirittura intellettuale. Occorre studiare, analizzare, decidere. Tutte azioni che mettono a dura prova la mente, e in misura maggiore rispetto a qualsiasi lavoro “da desk”. Se siete dei classici impiegati e vi sentite stanchi mentalmente, a prescindere dal lavoro che fate, sappiate che un trader se la passa molto peggio di voi.

Il trading online è stancante anche fisicamente. Questo è già meno intuitivo. Perché mai un’attività intellettuale dovrebbe interessare il corpo? D’altronde, si rimane immobili davanti allo schermo. Ebbene, è una conclusione raffazzonata. Prima di tutto, perché mente e corpo sono interdipendenti, e in un certo senso chi si stanca mentalmente alla lunga prova una certa spossatezza fisica. Secondariamente, per la questione della concentrazione e del tempo trascorso. Un trader medio che voglia cogliere al volo tutte le occasioni della giornata si ritrova a dover stare concentrato quasi al limite delle sue capacità per parecchie ore. Questo alla lunga logora, e parecchio.

Infine, il trading online logora dal punto di vista emotivo. Questo è un aspetto che sta emergendo anche nei confronti delle masse, ma che ancora non ha conquistato il debito spazio. Il trader è un uomo, a prescindere dal suo grado di competenza. In quanto tale, deve fare i conti con la sua sfera psicologica, che durante l’attività di trading, specie alcune fasi, viene completamente scombussolata. E’ un problema vero e proprio, che necessita di una gestione attenta, con un grado di attenzione simile se non superiore a quello prestato per le questioni tecniche.

Il trading online è faticoso mentalmente, fisicamente, emotivamente. Ma… Perché? Quali sono le caratteristiche del mercato che rendono tale l’attività di investimento? Eccone alcune.

Il mercato è complesso. Il trading, anche nelle sue fasi primordiali, è sempre stato complicato. Figuriamoci oggi, che è frequentato da centinaia di migliaia, se non milioni, di persone ed organizzazioni. Ciò ha portato a una complicazione delle dinamiche che necessariamente vanno gestite.

Il mercato è solo in parte razionale. Questa è una verità interiorizzata anche dall’immaginario collettivo. Fenomeni come il celebre “panico nei mercati” fanno parte ormai del senso comune. Per quanto la narrazione giornalistica esasperi certi avvenimenti, la realtà è proprio questa: gli investitori spesso agiscono per paura, e quando lo fanno “tutti assieme” le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

La competizione è altissima. Il trading online è frequentato da una tale varietà e quantità di investitori da rendere la competizione difficilmente gestibile. Tra trader retail, bancari e istituzionali il filo da torcere non manca mai. Il rischio è che i pesci piccoli vengano sbranati dai pesci grandi… O anche solo dai pesci medi.

Il mercato è asimmetrico. Questa è una diretta conseguenza. I trader non partono tutti dalle medesime condizioni. Ciò è ovvio, se si considera il lato economico. E’ un po’ meno scontato se si considera la questione delle informazioni. Senza addentrarci nel campo dell’Inside Trading, alcuni investitori “grossi” hanno una visione ben più estesa e profonda dal piccolo trader retail. Dunque, giocano con parecchie armi in più, al netto delle (volte) colossali disparità economiche.

Gli stili di trading più faticosi

Il trading online è faticoso, questo è ormai assodato. Tuttavia, non tutti i trader “soffrono” allo stesso modo. Se una certa dose di stress (mentale, fisico, emotivo) non risparmia nessuno, alcune categorie di investitori sono costretti a sopportare un carico ben più gravoso. Di seguito elenchiamo gli stili e gli approcci di trading dal meno faticoso al più faticoso.

Trading a lungo termine. E’ semplicemente lo stile che, a prescindere dall’approccio alla direzione, prevede la conservazione delle posizione anche per settimane o mesi. In genere è preceduto da un’attenta analisi, che può durare anche molto tempo, a cui segue l’apertura della posizione e la chiusura secondo dei termini previsti. Il grado di stress è comunque elevato, ma viene mitigato dalla dilatazione delle operatività.

Swing trading. Questo approccio è simile al precedente, con una importante differenza: l’orizzonte temporale è determinato dal trend. Dunque i vincoli sono maggiori, da qui un carico di stress maggiore.

Day Trading. Questo approccio è già molto faticoso sotto tutti i punti di vista. Si comincia a “soffrire” parecchio. Anche perché è tutto condensato in poche ore: analisi, raccolta dei segnali, decisioni, apertura e chiusura. In genere, si dovrebbero approcciare al Day Trading solo chi ha già un po’ di esperienza. Non tanto per una questione tecnica, che comunque ricopre un ruolo fondamentale, quanto per una questione di tenuta psicologica.

Scalping. E’ l’approccio più faticoso in assoluto. Con questo termine si intende lo stile di trading che consiste nell’apertura e nella chiusura frenetica di posizione. L’orizzonte si conta in minuti, molto spesso in decine di secondi. Punta a sfruttare anche la minima volatilità, e quindi a produrre piccoli ma numerosi guadagni. E’ stressante fino allo stremo per un motivo semplice: lo spazio decisionale è minimo. Insomma, gli scalper fanno trading sotto una pressione estrema. Dunque, è sconsigliati a chi non abbia alle spalle una lunga esperienza.

Come risolvere il problema della fatica

Una precisazione: per “risolvere il problema” non si deve intendere l’eliminazione dell’elemento “fatica”, o stress che dir si voglia. Purtroppo, vista la struttura e le dinamiche del trading online ciò non è possibile. Si intende, piuttosto, una gestione sapiente del carico di fatica, in modo che non infici eccessivamente i risultati. Di seguito, alcuni consigli facilmente attuabili.

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Ricaricarsi

La questione è molto semplice. Faticare va pure bene, l’uomo è fatto per sopportare. I problemi seri arrivano quando si sfiora il burnout o lo si raggiunge. Lì i pericoli, sia per la salute che per i risultati, si fanno molto grandi.

Dunque, adottate questo semplice consiglio: ogni tanto, staccate la spina. Certo, alcuni avvertono una certa difficoltà a sospendere l’attività. Capita soprattutto agli addictet, ma anche a chi semplicemente, facendo due calcoli, realizza quanto potrebbe perdere senza il trading. Dovreste però considerare le pause come un investimento: all’inizio è certo, perderete delle occasioni, ma ne guadagnerete in efficacia e quindi in risultati una volta ripresa l’attività.

Ricalibrare i ritmi

Se avvertite una fatica estrema, il problema potrebbe risiedere alla radice. Ovvero, è possibile che abbiate scelto un approccio che non si fa confà al vostro carattere, al vostro modo di lavorare. Anche in questo caso la soluzione, almeno in linea teorica, è a portata di mano: cambiate orizzonte.

Se siete Day Trader, potreste passare allo Swing, per esempio. Ciò comporta comunque uno sforzo iniziale non indifferente. D’altronde, si tratta di cambiare approccio, e quindi al strategia. Anche in questa fattispecie, però, i risultati nel medio periodo si vedono. Il consiglio è di provarci, se avvertite come innaturale il carico di stress che vi trovate a sopportare.

Ritagliare del tempo per se stessi

Questo è un consiglio che non dà mai nessuno. Anche perché, almeno in linea teorica, ha poco a che vedere con il trading. Il miglior modo per gestire la pressione, lo stress e la fatica da trading è confinare l’attività di analisi e investimento all’interno di uno spazio ben definito.

La dinamica è la stessa di ogni altra attività che richiede impegno, sia essa professionale, formativa, sportiva. Lo stress è anche mentale ed emotivo, dunque ricaricatevi giornalmente facendo ciò che vi piace, coltivando hobby, trascorrendo del tempo con persone che vi fanno stare bene. Può sembrare un consiglio banale, forse sdolcinato, è una delle poche vie per non andare a sbattere, per non finire nello stato di burnout.

Condurre uno stile di vita sano

Anche questo è un consiglio che non riguarda esplicitamente il trading. Se quello precedente aveva a che fare con la sfera sociale e con il rapporto con se stessi, questo ha a che vedere con il corpo. Come abbiamo visto, lo stress è anche fisico. Dunque, curate il vostro corpo. Non significa andare in palestra regolarmente (se lo fate, meglio ancora).

Significa, molto banalmente, mangiare bene e riposare bene. Soprattutto il sonno è importante. Sono numerosi gli studi che correlano la qualità del riposo con la produttività, d’altronde è un dato esperibile anche nella vita di tutti i giorni. Ovviamente, il trading non fa eccezione.

Valutare il trading automatico.

Con questo consiglio, cambiamo radicalmente paradigma. Anche perché è una indicazione che riguarda il trading da vicino, e persino nei suoi elementi più tecnici. Esiste un approccio che consente di ridurre drasticamente il carico mentale, psicologico ed emotivo. Questo approccio consiste nel trading automatico.

Fare trading automatico significa affidarsi a un software in grado di sostituire parzialmente l’uomo nell’attività di trading. Il contributo “umano”, sia chiaro, rimane imprescindibile. Semplicemente si riduce al minimo indispensabile e si concentra su una fase sempre importante, ma che si caratterizza per un carico emotivo e psicologico minimo. Ovvero, la programmazione del trader.

Il trader programma le condizioni di entrata, le condizioni di uscita e altre opzioni. Dopodiché, lascia che l’operatività venga gestita dal software. Sia chiaro, non è un approccio semplice, occorre studiare e formarsi, ma i risultati che permette di conseguire sono importanti.

Il trading automatico ha comunque dei rischi. Questi si concentrano nella scelta del software, che è di fondamentale importanza. Tra i migliori in circolazione spicca EvoForex, dategli un’occhiata qui.

Dunque, lo stress e la fatica nel trading online rappresentano un problema grosso, ma che può essere mitigato con questi semplici consigli. Ovviamente, non si escludono a vicenda quindi prendeteli tutti in considerazione.